Nonostante una prova positiva e un primo tempo di grande livello, la nazionale islandese guidata dal commissario tecnico Geir Sveinsson, impegnata agli Europei di pallamano maschile in Croazia, viene sconfitta alla Spaladium Arena di Spalato 22-29 proprio dalla formazione padrona di casa, nella seconda gara del Gruppo A.

Gli “Strakarnir Okkar” ringraziano i sostenitori islandesi per il supporto durante il match (Sportið á Vísi).

Mancato l’accesso alla seconda fase della manifestazione con una giornata d’anticipo, ma nulla è perduto.

Bisogna assolutamente ripartire dalla prestazione, dalle tante cose positive viste nel primo tempo, dallo spirito con il quale è iniziato, o sembrava che potesse iniziare, il secondo e capitalizzare al meglio tutte le occasioni create nei 25 minuti finali.

Gli “Strakarnir Okkar”, come dicevamo, sono partiti molto bene anche nel primo tempo di ieri, con la differenza che la Croazia ha saputo tenere lo stesso ritmo degli uomini di Sveinsson, nonostante l’assenza dell’infortunato Domagoj Duvnjak, al contrario della Svezia nella gara inaugurale.

Intorno al 20°, l’Islanda era in vantaggio 8 – 7, era stata davanti in altre due circostanze, nel momentaneo 3 – 2 e 4 – 3, ma più volte il match è stato in equilibrio con una Croazia sopra, al massimo, solo di un goal.

Non a caso, Lino Červar, commissario tecnico della nazionale croata, dai suoi sguardi faceva intravedere di non essere pienamente soddisfatto dei suoi fino a quel momento.

Successivamente, complice qualche errore nella scelta finale, i padroni di casa hanno tirato fuori non solo il fisico dei loro terzini, ma anche l’enorme qualità tecnica sulle corsie.

Luka Stepančić, terzino destro in forza ai francesi del Paris Saint-Germain, e Luka Cindrić, terzino sinistro dei macedoni del Vardar, hanno disputato una gara sontuosa, ai loro livelli, prendendosi la squadra sulle spalle dopo l’assenza di Duvnjak.

Geir Sveinsson, invece, ha trasformato le parole della vigilia in fatti. Ha piena fiducia nei sedici giocatori selezionati e ha ruotato la squadra messa in campo contro la Svezia, prendendosi i complimenti di Logi Eldon Geirsson sulla RÚV che l’ha eletto come suo personale “migliore in campo”.

Questo perché, Bjarki Már Elísson ha convinto come ala sinistra, al posto del capitano Guðjón Valur Sigurðsson, e Ómar Ingi Magnússon, in luogo di Rúnar Kárason, è stato lodato anche dai vari media esteri.

Buona anche l’alternanza tra Janus Daði Smárason e Ólafur Guðmundsson.

Un altro dei tanti aspetti positivi è stato l’ambiente che non ha per niente condizionato l’Islanda. 11000 croati hanno spinto la propria nazionale alla vittoria, ma ciò non ha disturbato i ragazzi abituati a giocare in campi tedeschi abbastanza “caldi”.

Primi trenta minuti dove, tuttavia, Aron Pálmarsson è stato nettamente il migliore. Ha giocato poco come centrale, nel post – partita ha dichiarato che Sveinsson aveva preferito farlo giocare come terzino sinistro per portarlo anche a una fase difensiva, dove si è tornato a difendere soprattutto con il 5-1, uomo contro uomo con i fisici statuari degli avversari.

Per lui cinque reti realizzate e titolo simbolico di miglior marcatore della serata per l’Islanda.

Aron Pálmarsson è stato il migliore in campo per la redazione di Freezeland.it (Sportið á Vísi).

Anche tra i pali, Björgvin Páll Gústavsson ha fatto nuovamente la differenza.

Per lui, a dir la verità, è davvero giudicabile solo il primo tempo in quanto, tranne pochi minuti finali, nel secondo non è sceso in campo per un problema alla caviglia lasciando spazio a Ágúst Elí Björgvinsson, talento classe 1995 in forza all’FH che, per merito dei croati, a differenza di quanto aveva fatto nelle amichevoli pre Europeo contro la Germania, ha respinto solo tre tiri. Nove, invece, per Gústavsson.

Gústavsson non si è allenato oggi, ma solo a scopo precauzionale e sarà regolarmente in campo domani, secondo quanto fa sapere lo staff tecnico.

Nel frattempo, ieri ha festeggiato le 200 presenze in nazionale maggiore. Uno tra ventidue islandesi a poter sfoggiare questo record.

Nell’attuale rosa ci sono solo tre giocatori che, prima di lui, avevano giocato 200 o più partite in nazionale. Si tratta di Guðjón Valur Sigurðsson (345), Ásgeir Örn Hallgrímsson (254) e Arnór Atlason (202), raggiunte proprio in Germania.

Guðmundur Hrafnkelsson (407) e Einar Þorvarðarson (227) sono gli unici portieri nella storia della pallamano islandese ad esserci riusciti in precedenza.

Björgvin Páll Gústavsson è una sicurezza tra i pali, sia per la nazionale islandese sia per il suo Haukar (EPA Sports).

È stato molto ben marcato Arnór Þór Gunnarsson, fratello di Aron Einar. L’ala destra dei tedeschi del Bergischer ha avuto poche occasioni per mettersi in mostra e ha realizzato quattro reti, ma tre su rigore.

Tre, come i goal di Ólafur Andrés Guðmundsson, Ómar Ingi Magnússon e Janus Daði Smárason.

Prima frazione molto positiva con un’Islanda che poteva chiudere in vantaggio, ma con una Croazia che riesce a portare negli spogliatoi un 13 – 14.

Cosa può essere successo nel secondo tempo per far calare così tanto il rendimento? Sconfitta arrivata con sette goal di scarto, otto in due periodi (18 – 26 e 21 – 29).

La risposta è semplice. Ivan Stevanović!

L’estremo difensore in forza agli svizzeri del Kadetten Schaffhausen ha compiuto interventi spettacolari per quasi tutta la seconda frazione.

Basti pensare che sono solo nove i tiri che non è riuscito a fermare, quattro di questi nei minuti finali.

Prva pobjeda je tu! #samojako #crohandball #svizajednogjedanzasve #iznadsvihhrvatska

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Un peccato pensando che l’Islanda al pronti – via aveva trovato subito il goal del pareggio con Smárason e poteva ritrovarlo poco dopo con Sigurðsson appena entrato, per lui anche un rigore intercettato da Stevanović, quando la Croazia attaccava momentaneamente in sette.

Successivamente, la quindicesima marcatura è arrivata solo sul 14 – 19, proprio con un bel pallonetto dello stesso Sigurðsson.

Il più positivo è stato Rúnar Kárason, entrato molto bene anche in fase offensiva, per lui due reti.
Insuperabile in fase difensiva.

Arnar Freyr Arnarsson, nonostante sia un pivot fondamentale per il gioco di Sveinsson, tanto da costringere Kári Kristján Kristjánsson a disputare solo sei minuti dopo la panchina con la Svezia, ha realizzato solo una rete, come appunto Sigurðsson.

Detto tutto ciò, la Croazia ha dimostrato di essere una delle migliori squadre del torneo anche con qualche decisione discutibile della direzione di gara, il duo russo Evgeny Zotin e Nikolay Volodkov.

Geir Sveinsson, finora, è stato l’unico allenatore ammonito nel torneo (Sportið á Vísi).

Instant Replay System; technology to help referees in @ehfeuro Great support for us!! #hypnoticgame #ehfeuro2018 #croatia #referee #handball

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Una partita che all’Islanda, naturalmente, è dispiaciuto perdere, con i ragazzi particolarmente abbattuti. Ma di grande livello per chi l’ha guardata con gli occhi da neutrale.

Qui, per le highlights dell’incontro:

Tra l’altro, Kárason sul suo account Twitter ha manifestato tutta la frustrazione per il risultato finale.

“Termina una partita difficile, sentivo come se la sfida fosse più equilibrata di quanto possa sembrare dal responso finale e sono deluso per questo. Bello avere un’altra opportunità nelle nostre mani. Daremo tutto nella partita contro la Serbia per restare nel torneo.” dice il ventinovenne terzino destro che milita in Germania, al TSV Hannover-Burgdorf, che poi continua: – “Bellissima atmosfera ieri allo stadio. È bello vedere gli islandesi vestiti di blu, ci dà tanto e ne siamo molto grati!!!“.

Non possiamo paragonare questa partita alle due contro la Germania perché contro i tedeschi c’è stata una sola squadra in campo per, almeno, 45 – 50 minuti ossia la quasi totalità dell’incontro, ma giocare contro i padroni di casa non è facile per nessuno.

Questa loro vittoria garantisce alla Croazia il passaggio del turno alla seconda fase.

In virtù del calendario, anche la Svezia stacca il pass per la fase successiva della manifestazione dopo la vittoria molto convincente contro la Serbia 25 – 30.

Per gli svedesi un po’ di timore nei minuti finali, ma nel complesso padroni del gioco per tutta la gara, a differenza di quanto fatto contro l’Islanda.

Ora bisogna ricaricare le pile, senza esaltarsi per la vittoria all’esordio contro la Svezia e senza deprimersi troppo per la sconfitta contro la Croazia. Adesso c’è un altro importante e fondamentale match contro la Serbia da non fallire, per proseguire il cammino in terra croata.

L’Islanda troverà una nazionale ancora più abbattuta e arrabbiata per il modo in cui sono arrivate le due sconfitte contro gli acerrimi rivali della Croazia, prima, e della Svezia poi.

Il rispetto guadagnato dalla nazionale islandese negli ultimi anni è tanto.

In questo momento, i croati sono al comando del Gruppo A con 4 punti, 61 goal fatti e 44 subiti (differenza reti +17), seguiti dalla Svezia con 2, 54 goal fatti e 51 subiti (differenza reti +3), come l’Islanda, 48 goal fatti e 53 subiti (differenza reti -5), con la Serbia che, come  dicevamo, chiude mestamente a 0, 47 goal fatti e 62 subiti (differenza reti -15).

In caso di vittoria o pareggio domani alle 18:15, sempre alla Spaladium Arena di Spalato, l’Islanda avanzerà nella manifestazione. In caso di sconfitta, l’Islanda sarà eliminata se CroaziaSvezia, match in programma alle 20:30 nel medesimo impianto, terminasse in parità o con una vittoria degli uomini di Kristján Andrésson. Se l’Islanda arrivasse a pari punti con svedesi e croati, quindi vincendo contro la Serbia, sarà seconda solo se la Svezia riuscisse a vincere con 12 o più goal di scarto contro la Croazia. Se l’Islanda dovesse perdere contro la Serbia, così come la Svezia contro la Croazia, l’Islanda sarebbe eliminata se la Serbia vincesse con 4 o più goal di scarto.

Tuttavia, è chiaro che in questo momento nel ritiro islandese è considerata solo la vittoria per essere al sicuro da eventuali altre combinazioni provenienti dalla partita successiva.

SerbiaIslanda sarà visibile in diretta sulla RÚV con ampio pre – partita, dove ci saranno Logi Eldon Geirsson e Snorri Steinn Guðjónsson come ospiti in studio.

Lo stesso dicasi per CroaziaSvezia alle 20:30, ma sul secondo canale della TV di stato islandese, ossia RÚV 2.

RÚV e RÚV 2, raggiungibili dall’Italia ai seguenti link:

http://www.ruv.is/ruv;

http://www.ruv.is/ruv-2.

Ricordiamo ancora una volta che, per non perdere nemmeno un minuto del torneo, assistere a tutte le partite, vedere le highlights, gli approfondimenti vari, le trasmissioni di riepilogo, il sito ufficiale dell’EHF nella versione televisiva, mostrerà tutto ciò e garantirà una copertura totale dell’evento anche nei loro vari canali social.

EqualGame: Aleksander Čeferin, avvocato sloveno e presidente della UEFA, è arrivato a Zagabria per assistere agli Europei di pallamano maschile incontrando il presidente dell’EHF, Michael Wiederer.