Nonostante il calcio maschile e il calcio femminile siano l’argomento principale di Freezeland.it, ora, e CIEF, prima, oltre che il motivo della creazione di tutto ciò nel 2013, la redazione ha da sempre un occhio di riguardo ai grandi eventi sportivi che coinvolgono l’Islanda, le Isole Fær Øer e la Groenlandia. Non ne facciamo distinzioni, nessuno sport per noi e i nostri amici del Nord Europa è migliore rispetto a un altro, ma è evidente come per gli islandesi lo sport nazionale sia da sempre la pallamano. Certamente, negli ultimi anni il calcio ha avuto un’evidente crescita iniziata con la partecipazione al primo storico europeo del 2009 in Finlandia con la nazionale femminile di Sigurður Ragnar Eyjólfsson, fino alla più recente qualificazione ai mondiali di Russia con la nazionale maschile di Heimir Hallgrímsson. Allo stesso modo il basket, con i ragazzi di Craig Pedersen, che hanno preso parte agli ultimi due Europei, e la pallavolo, uno sport che sta via via prendendo sempre più fascino sull’isola. Tutto ciò, per quanto riguarda gli sport di squadra. Tuttavia, anche negli sport individuali, come non menzionare la golfista Ólafía Þórunn Kristinsdóttir, fresca vincitrice del premio di atleta dell’anno davanti ad Aron Einar Malmquist Gunnarsson, Gylfi Þór Sigurðsson, Jóhann Berg Guðmundsson e Sara Björk Gunnarsdóttir, o la mezzofondista Aníta Hinriksdóttir, la nuotatrice Hrafnhildur Lúthersdóttir e la lottatrice di arti marziali miste (MMA) Sunna Rannveig Davíðsdóttir detta “Tsunami“? Però, come dicevamo in apertura, la pallamano  ha un fascino particolare per gli islandesi. Infatti, non è un caso che, gli uomini allenati dall’ex giocatore Geir Sveinsson, siano pronti a disputare il decimo campionato europeo consecutivo.

La nazionale maschile islandese di pallamano disputerà gli Europei per la decima volta nella sua storia (Íþróttadeild Morgunblaðsins og mbl.is).

È partito, ormai, il conto alla rovescia. Gli europei di pallamano maschile ci terranno compagnia per sedici giorni, da oggi pomeriggio, 12 gennaio, fino a domenica 28.

Logo ufficiale di Croatia 2018 (EHF)

Si tratterà della tredicesima edizione, organizzata dall’EHF (European Handball Federation), ossia la UEFA della pallamano, e si disputeranno per la seconda volta in Croazia, dopo l’edizione del 2000 che vide trionfare la Svezia nella prima storica partecipazione dell’Islanda che, da quel momento in poi, non ha mai più mancato un appuntamento.

In quell’edizione, erano solo due gli impianti che ospitavano le varie gare: il Dvorana Mladosti di Rijeka, Fiume per gli italiani, e il Dom Sportova di Zagabria.

Da quell’edizione ad oggi sono cambiate e migliorate molte cose, tra le quali proprio il numero di impianti e la formula del torneo.

Partendo dagli impianti, ora saranno quattro.

Non più il Dvorana Mladosti di Rijeka (Fiume), ma è presente Zagabria con la modernissima Arena Zagreb, gioiello da ben 15200 posti, lo Spaladium Arena di Spalato, con 10931 posti, il Varaždin Arena di Varaždin, con 5200 posti, e il Žatika Sport Centre di Poreč, con 3500 posti.

La formula, oltre ad essere cambiata è anche più divertente e intrigante.

Innanzittutto, dal 2002 in Svezia ad oggi in Croazia, il numero delle nazionali partecipanti è salito a sedici.

Le nazionali sono divise in quattro gironi da quattro squadre ciascuna. Avanzano alla fase successiva tutte le tre migliori classificate, quindi vengono definitivamente eliminate tutte le quarte.

La fase successiva non è a eliminazione diretta, ma è composta da ulteriori due gironi. Ragion per cui, la prima fase viene chiamata “turno preliminare“.

Alla seconda fase, troviamo due gironi suddivisi da sei squadre ciascuna, quindi le migliori dodici nazionali che hanno superato il primo turno.

Vengono suddivise in Gruppo I e Gruppo II.

Nel Gruppo I sono presenti le sei migliori nazionali dei gruppi A e B del turno precedente, mentre nel Gruppo II sono presenti le sei migliori nazionali dei gruppi C e D.

In questa fase, le squadre disputeranno nuovamente tre partite, come se fosse un normale girone, ma in quattro giornate quindi con una squadra a rotazione che riposerà.

Le gare seguiranno il seguente ordine:

Gruppo I:

Terza classificata del Girone A – Seconda classificata del Girone B;
Seconda classificata del Girone A – Terza classificata del Girone B.

Prima classificata del Girone A – Prima classificata del Girone B;
Seconda classificata del Girone A – Seconda classificata del Girone B.

Terza classificata del Girone A – Prima classificata del Girone B;
Prima classificata del Girone A –  Terza classificata del Girone B.

Prima classificata del Girone A – Seconda classificata del Girone B;
Seconda classificata del Girone A – Prima classificata del Girone B;
Terza classificata del Girone A – Terza classificata del Girone B.

Gruppo II:

Terza classificata del Girone C – Seconda classificata del Girone D
Seconda classificata del Girone C – Terza classificata del Girone D.

Prima classificata del Girone C – Prima classificata del Girone D;
Seconda classificata del Girone C – Seconda classificata del Girone D.

Terza classificata del Girone C – Prima classificata del Girone D;
Prima classificata del Girone C –  Terza classificata del Girone D.

Prima classificata del Girone C – Seconda classificata del Girone D;
Seconda classificata del Girone C – Prima classificata del Girone D;
Terza classificata del Girone C – Terza classificata del Girone D.

In seguito, le quattro migliori classificate, le prime due di entrambi i gironi, disputeranno le semifinali. Le vincenti giocheranno la finalissima per il primo e il secondo posto, le perdenti la finalina per il terzo e il quarto posto.

Tutte e quattro le gare finali, si disputeranno all’Arena Zagreb di Zagabria.

Oltre alle normali qualificazioni, anche gli Europei, così come la Coppa d’Africa (Gabon, 17-27 gennaio), la Coppa d’Asia (Corea del Sud, 18-28 gennaio) e la Coppa America (proprio in Groenlandia a giugno), garantiscono alcuni dei posti disponibili al mondiale del prossimo anno in Germania e Danimarca.

Il sorteggio della manifestazione continentale si è tenuto lo scorso 23 giugno, quattro giorni dopo l’annuncio delle divisioni per le quattro fasce.

La Croazia, naturalmente, era in prima fascia come padrona di casa e inserita in maniera automatica nel Gruppo A, insieme ai campioni in carica della Germania che, avevano brillantemente vinto l’edizione precedente in Polonia, la Spagna e la Francia.

La Danimarca, la Bielorussia, la Svezia e la Macedonia occupavano la seconda fascia.

La Norvegia, la Serbia, il Montenegro e la Repubblica Ceca occupavano la terza fascia.

L’Ungheria, la Slovenia, l’Austria e l’Islanda occupavano la quarta fascia.

L’esito dei gironi ha decretato per l’Islanda il Gruppo A, nella prima fase, con i padroni di casa della Croazia, i “vicini di casa” della Svezia e la Serbia. Il Gruppo B composto da Francia, Bielorussia, Norvegia e Austria. Il Gruppo C da Germania, Macedonia, Montenegro e Slovenia. Il Gruppo D da Spagna, Danimarca, Repubblica Ceca e Ungheria.

A differenza del calcio, sia maschile sia femminile, difficilmente agli Europei di pallamano con sedici squadre possono verificarsi delle sorprese e, dunque, le nazionali presenti sono quasi tutte dello stesso livello, con qualsiasi sorteggio che lascia poco spazio a sorrisi.

Per intenderci, il concetto degli addetti ai lavori nel calcio “tanto una vale l’altra” regge per quanto riguarda la pallamano.

Gli “Strakarnir Okkar“, anche nello sport in questione, se la vedranno con la Croazia che, da padrona di casa, è una delle favorite a raggiungere almeno la semifinale della manifestazione.

Il commissario tecnico Lino Červar, tra le varie opzioni a disposizione, potrà contare su Luka Stepančić, stella del Paris Saint-Germain, Domagoj Duvnjak del THW Kiel e Ivan Čupić, ala destra del Vardar, per centrare gli obiettivi che la nazione intera si aspetta.

C’è molta pressione attorno ai croati e l’incertezza è proprio questa.

Sapranno gestirla? Semplice, parliamo di alcuni dei giocatori più forti e più esperti al mondo e veniamo da un mondiale vinto dalla Francia in Francia.

La risposta potrebbe essere affermativa.

Tuttavia, l’Islanda se la vedrà con la Croazia domenica alle 20:30, nella seconda partita.

L’esordio sarà, infatti, questo pomeriggio alle 18:15 contro la Svezia di Kristján Andrésson, da molti definita la principale rivale della Croazia, mentre il girone si concluderà contro la Serbia, alla medesima ora, di martedì.

Come ci arriva l’Islanda agli Europei e quante sono le possibilità di fare bene nel torneo?

In questi giorni gli islandesi si sono abbastanza divisi.

C’è chi sostiene che l’Islanda disputerà tre grandi partite e raggiungerà il secondo turno e poi tutto potrà succedere, mentre c’è chi ritiene difficile superare la prima fase, nonostante le buone cose fatte vedere nelle ultime amichevoli contro il Giappone di Dagur Sigurðsson e la Germania, risultato finale a parte.

Salvo problemi dell’ultima ora, Aron Pálmarsson, centrale del Barcellona, sarà a disposizione di Geir Sveinsson e, a differenza del mondiale dello scorso anno dove l’Islanda uscì contro i padroni di casa della Francia agli ottavi di finale, poi futuri vincitori, è pronto a giocare tre grandi partite.

Lo scorso anno era infortunato e la sua assenza si è sentita molto all’interno del gruppo, così come si è sentita nell’ultima sconfitta contro la Germania, proprio l’amichevole finale prima degli Europei, dove nella rifinitura mattutina ha sentito un dolore molto forte alla spalla che ha fatto pensare al peggio tutto lo staff tecnico.

Mercoledì, si è allenato con il gruppo ed è partito per il ritiro di Spalato, quartier generale islandese in Croazia, dove saranno disputate tutte le tre partite del Gruppo A.

La sua presenza sarà fondamentale.

Di vitale importanza, però, sarà anche l’apporto dei “più grandi“.

I giocatori chiave, che dovranno fare la differenza, sono Björgvin Páll Gústavsson, portiere dell’Haukar, l’ala destra Arnór Þór Gunnarsson, fratello di Aron Einar e grande appassionato di pallamano non solo per la presenza del fratello in nazionale, Rúnar Kárason, terzino destro dell’Hannover-Burgdorf che è stato debilitato da un’influenza intestinale avuta nei giorni scorsi, ma sembrerebbe averla smaltita (sollecitato Óðinn Þór Ríkharðsson), Ólafur Andrés Guðmundsson, terzino sinistro del Kristianstad, e Ómar Ingi Magnússon, altro terzino sinistro in forza all’Aarhus, oltre ai leggendari Arnór Atlason, centrale dell’Aalborg che, contro la Germania, ha raggiunto le 200 presenze in nazionale, ma soprattutto il trentanovenne Guðjón Valur Sigurðsson, ala sinistra del Rhein Neckar Löwen dove ha da poco rinnovato il contratto per un’altra stagione, che sempre contro i tedeschi ha raggiunto e superato il record dell’ungherese Péter Kovács come giocatore di pallamano ad aver segnato più goal nella storia: 1798.

L’Eiður Smári Guðjohnsen della pallamano, se non di più.

A landslið karla tapaði fyrir Þýskalandi 21-30 í vináttulandsleik í dag. Þetta var tímamótaleikur fyrir Arnór Atlason…

Pubblicato da HSÍ – Handknattleikssamband Íslands su domenica 7 gennaio 2018

 

Nei sedici convocati, gli altri giocatori da tenere particolarmente d’occhio sono Janus Daði Smárason, compagno di squadra e di reparto di Atlason, e Bjarki Már Elísson, ala sinistra del Fuchse Berlin, come notevole è la crescita del portiere Ágúst Elí Björgvinsson dell’FH, specialista nel parare i rigori, e l’esperienza di Kári Kristján Kristjánsson, pivot dell’ÍBV con un fisico da armadio.

Il gruppo al completo

L’arrivo degli islandesi in Croazia, accolti dal sindaco di Spalato

Una splendida veduta dall’hotel che ospita il ritiro dell’Islanda a Spalato

Il primo allenamento sostenuto mercoledì scorso a Spalato

Strákarnir Okkar – 1. æfingin í Split

Strákarnir okkar lentu í Split í dag. 👊Tóku góðu æfingu og það var ekkert gefið eftir. 💪#handbolti #strakarnirokkar #emruv

Pubblicato da Strákarnir okkar su Mercoledì 10 gennaio 2018

 

L’allenamento di rifinitura sostenuto ieri allo Spaladium Arena di Spalato

Strákarnir okkar á æfingu í Paladium höllinni í Split í dag. Allt lítur vel út.👊

Pubblicato da Strákarnir okkar su giovedì 11 gennaio 2018

 

La nazionale islandese, è bene ricordarlo, oltre a tutto ciò che abbiamo detto prima, ha una grande tradizione in questo sport.

Sport nazionale non vuol dire semplicemente essere i migliori al mondo in quella determinata disciplina. Si può avere uno sport più praticato, ma non bisogna per forza esserne i migliori, quindi i risultati ottenuti dall’Islanda nel nuovo secolo sono frutto di grande lavoro e di una generazione d’oro.

Alle dieci apparizioni agli Europei, si aggiungono le diciannove partecipazioni ai Mondiali. Alla rassegna intercontinentale, la prima presenza risale addirittura al 1958 in Germania Est. In realtà, sono state solo sei le qualificazioni mancate: Germania 1938, Svezia 1954 e 1967, Germania Ovest 1982, Egitto 1999 e, proprio Croazia 2009 su venticinque edizioni, una delle quali entrata di diritto nel 1995 perché padrona di casa.

Il risultato migliore è stato ottenuto in Giappone, nell’edizione successiva a quella casalinga conclusa al quattordicesimo posto, dove l’Islanda riuscì ad arrivare quinta su ventiquattro squadre, dopo aver sconfitto l’Egitto nella finale valida appunto per il quinto e sesto posto.

Agli Europei, invece, il miglior risultato è stato il terzo posto ad Austria 2010, quinta solo a Danimarca 2014, quando dopo aver perso 28 – 36 la semifinale contro la Francia, riuscì a vincere la finale per il terzo e quarto posto contro la Polonia 29 – 26 che, a sua volta, aveva perso 24 – 21 contro la Croazia poi seconda classificata dietro la Francia. Finale terminata 25 – 21.

Quella edizione era stata disputata due anni dopo l’undicesimo posto in Norvegia, ma soprattutto due anni dopo le Olimpiadi di Pechino 2008, quando l’Islanda conquistò la medaglia d’argento perdendo la finale contro la Francia 23 – 28.

In particolare, su dodici edizioni cinque volte è stato fallito l’accesso ai giochi olimpici.

Si tratta di Berlino 1936, ma l’Islanda non era ancora indipendente, Montreal 1976, Mosca 1980, Atlanta 1996, Sydney 2000 e Rio De Janeiro 2016.

Oltre al secondo posto a Pechino, un altro risultato molto importante fu il quinto posto a Londra 2012.

È un curriculum che noi consideriamo di tutto rispetto per una nazione di poco più di 334000 abitanti perché, come dice spesso Heimir Hallgrímsson, commissario tecnico della nazionale di calcio maschile, gli islandesi sono abituati a fare il massimo con tutto ciò che hanno.

👉 Team: Iceland 🇮🇸 Iceland are one of those teams always capable of surprising, whether that means reaching the final…

Pubblicato da Handball su Mercoledì 3 gennaio 2018

 

Pensiamo che l’Islanda riuscirà a superare la prima fase, vincendo una delle tre partite del girone.
Probabilmente, contro la Serbia.

Detto questo, siamo certi che l’impegno sarà massimo anche nelle altre due partite e si farà valere contro le grandi nazionali che affronterà.

La favorita alla vittoria finale rimane ancora la Germania, con i campioni del mondo della Francia e la Spagna un gradino sotto, e subito dietro le altre scandinave e le balcaniche.

A nostro parere, l’outsider potrebbe essere l’Ungheria. Nazionale molto in crescita e con diversi giocatori di buon livello, molto ben conosciuti da Aron Pálmarsson che, prima di trasferirsi in terra catalana, militava proprio al Veszprém.

Aron Pálmarsson ritira il premio di EHF Player of the Month con la maglia del Veszprém (EHF).

Chi sarà il miglior giocatore del torneo?

Semplice. Nella pallamano, a differenza del calcio, il miglior giocatore al mondo non fallisce mai i più grandi appuntamenti, ragion per cui ci aspettiamo grandi cose dal danese Mikkel Hansen, terzino sinistro trentenne in forza al Paris Saint – Germain e migliore al mondo nel suo ruolo e, anche nel suo sport.

Una vera e propria forza della natura.

Basta scrivere “Mikkel Hansen” su Google per capire il motivo delle nostre affermazioni e di che tipo di atleta, prima ancora che giocatore, si tratti.

Vincitore dell’IHF World Player of the Year, l’equivalente del pallone d’oro nella pallamano, nel 2011 e nel 2015, è chiamato a guidare il suo paese a un successo che manca dal 2012 in Serbia, dopo la vittoria del 2008 in Norvegia e il secondo posto del 2014 tra le mura amiche.

Victoire à Toulouse @psghandofficiel #psghand

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Come seguire i vari appuntamenti dell’Islanda e le altre partite degli Europei?

Semplice, tutte le partite dei ragazzi di Geir Sveinsson si vedranno in diretta sulla RÚV con ampio pre – partita dove ci saranno diversi ospiti illustri in studio, tra i quali saranno fissi Logi Geirsson e Snorri Steinn Guðjónsson.

RÚV e RÚV 2, raggiungibili dall’Italia ai seguenti link:

 http://www.ruv.is/ruv;
 http://www.ruv.is/ruv-2.

Inoltre, la televisione di stato islandese mostrerà tutte le altre partite del Gruppo A e le migliori degli altri raggruppamenti.

Per non perdere nemmeno un minuto del torneo, assistere a tutte le partite, vedere le highlights, gli approfondimenti vari, le trasmissioni di riepilogo, il sito ufficiale dell’EHF nella versione televisiva, mostrerà tutto ciò e garantirà una copertura totale dell’evento anche nei loro vari canali social.

On the wings of victory di Indira Levak, sarà la colonna sonora che ci accompagnerà durante la manifestazione.

Mancano ormai poche ore, anche Freezeland.it sarà presente e non mancherà nel raccontarvi tutto il meglio della pallamano europea e spera di vedere grandi giocate, passione e divertimento che contraddistinguono questo fantastico sport, dove c’è molto contatto fisico, spinte, scontri, falli, ma grande rispetto per l’avversario, abbracci finali, sorrisi e terzi tempi reali.

Ci auguriamo anche un bel cammino dell’Islanda, certamente, ma il nostro amore per l’isola non va di pari passo con il risultato.

Buona pallamano a tutti e…

ÁFRAM ÍSLAND! 🇮🇸