Inizia nel migliore dei modi il cammino europeo in Croazia, per la nazionale maschile islandese guidata dal commissario tecnico Geir Sveinsson, impegnata in questi giorni nella massima competizione continentale di pallamano, come vi avevamo presentato nella guida introduttiva di ieri. All’esordio, nella Spaladium Arena di Spalato contro la Svezia di Kristján Andrésson, gli “Strakarnir Okkar” si impongono con il risultato di 24 – 26, mostrando un grande gioco e dominando la sfida fin dall’inizio.

Il gruppo in festa dopo la vittoria contro la Svezia (Sportið á Vísi).

Come vi avevamo anticipato, nonostante il buon valore del gruppo dei sedici selezionati da Geir Sveinsson, c’era molta incertezza sul cammino dell’Islanda in terra croata, a cominciare dalla prima uscita contro la Svezia di Kristján Andrésson che, oltre ad essere una delle migliori nazionali in circolazione, partiva con un morale e delle convinzioni decisamente diverse.

Frábær sigur hjá strákunum okkar. 👊Ólafur Guðmundsson var valinn maður leiksins og allt liðið á svo sannarlega hrós skilið sömuleiðis. 👏Næsti leikur.ÁFRAM ÍSLAND. 🇮🇸#handbolti #strakarnirokkar #emruv

Pubblicato da Strákarnir okkar su venerdì 12 gennaio 2018

 

Incertezza contornata da curiosità. La curiosità nel vedere se, anche in questa occasione, sarebbe emersa una grande prestazione nel momento di maggiore difficoltà.

Bene, così è stato. Probabilmente, meglio di come pensassimo.

A Spalato, abbiamo assistito al miglior incontro dell’ultimo anno e mezzo.

Guðjón Valur Sigurðsson e compagni non avevano semplicemente una marcia in più, ma quel sangue agli occhi e quell’amarezza dovuta alle eccessive critiche, che hanno permesso di disputare almeno 40 – 45 minuti di grande livello.

Onestamente e per dovere di cronaca, bisogna ammettere che gli svedesi erano totalmente fuori dal gioco e hanno fatto intendere di aver sottovalutato l’Islanda, magari pensando di vincere in scioltezza, memori delle ultime due sconfitte in Germania

La coincidenza di entrambe le cose non ha fatto altro che mostrare un gioco ad una sola porta, almeno nella prima frazione, con la Svezia che non riusciva mai a concludere e un’Islanda che riusciva sempre a capitalizzare.

Dopo la prima mezzora il punteggio era di 15 – 8, con l’Islanda che aveva avuto anche nove goal di scarto, dieci in due periodi del secondo tempo quando poi si è deciso di amministrare e dosare le energie, per una rimonta che sembrava impossibile, come poi si è rivelata, per gli svedesi.

Aron Pálmarsson poteva non farcela, rinunciando alla manifestazione sulla falsa riga di quanto successo lo scorso anno in Francia.

Fortunatamente, il problema alla spalla è stato risolto in tempi celeri e si è rivelato uno dei migliori del match. A lui si chiede di fare la differenza, di essere il leader e l’uomo in più della squadra.

Ieri lo è stato pienamente e ha condito la prestazione con tre reti.

Parlavamo di una Svezia poco pericolosa nel primo tempo, ma le volte che si è spinta in avanti riuscendo a concludere, ha trovato un Björgvin Páll Gustavsson particolarmente ispirato. Da molti definito uno dei migliori estremi difensori in giro per l’Europa, quando lo dimostra l’Islanda non ha problemi.

Ha respinto diciassette tiri e parato brillantemente due rigori.

Impeccabile è stata un po’ tutta la fase difensiva.

Riteniamo che il 6-0, anziché il 5-1 visto svariate volte, sia molto più efficace per le caratteristiche fisiche degli uomini solitamente più impiegati da Sveinsson.

Arnar Freyr Arnarsson, questo discorso vale anche se giocasse Kári Kristján Kristjánsson, è un “armadio” utile per coprire al meglio ogni spazio.

Aveva dichiarato di conoscere benissimo gli svedesi e ogni loro piccolo segreto, tra compagni di squadra e avversari con il suo Kristianstad, e ora possiamo tranquillamente dargli ragione.

Sono state realizzate ben sette reti da Ólafur Andrés Guðmundsson, successivamente eletto e premiato come migliore in campo dall’EHF, e cinque a testa per Rúnar Kárason, influenza intestinale solo un brutto ricordo, Arnór Þór Gunnarsson, delle quali due su rigore, così come per la leggenda Guðjón Valur Sigurðsson.

Il fratello di Aron Einar e il capitano, rispettivamente ala destra e ala sinistra, non hanno sbagliato nulla, o quasi, per l’intero match.

Sigurðsson ha sia segnato sia fallito un rigore, però ha mostrato un carattere e uno spirito da vero vichingo.

Ieri, oltrettutto, ha raggiunto un altro record. Dopo essere diventato il giocatore ad aver segnato più reti in tutta la storia della pallamano, 1798, contro la Germania, superando l’ungherese Péter Kovács, ha realizzato il goal numero 800 con la sola maglia della nazionale maggiore, contro la Svezia.

Particolarmente positiva anche la prova del giovane Janus Daði Smárason.

Giovane che sta via via diventando una bella realtà e la stessa EHF, l’ha menzionato in una sfida tra i migliori talenti della manifestazione nell’account Twitter dedicato agli Europei.

Noi non suggeriremo chi votare tra lui, proprio lo svedese Simon Jeppsson e il francese Yannis Lenne, ma anche la partita e la prestazione di ieri condita da una rete dovrebbero dare un prezioso aiuto nella scelta.

Tra l’altro, Smárason e tutti i suoi compagni sono stati incitati anche da María Þórisdóttir, ex giocatrice e figlia di Þórir Hergeirsson ma, soprattutto, attuale stella del Chelsea e della nazionale norvegese di calcio femminile, come è possibile vedere dalla storia pubblicata sul suo profilo Instagram, mentre l’Islanda era in campo.

María Þórisdóttir, per metà islandese, ha sostenuto gli “Strakarnir Okkar” (@mariathorisdottir).

Presente ad incitare la nazionale islandese direttamente a Spalato, dove dicevamo gioca il fratello maggiore come ala destra, anche Aron Einar Malmquist Gunnarsson, centrocampista e capitano della nazionale maschile di calcio.

Qui, per le highlights del match:

Domani sera alle 20:30, nuovamente in campo.

Nemmeno il tempo di rilassarsi e si tornerà ad affrontare un’altra grande sfida contro i padroni di casa della Croazia.

Anche loro sono riusciti a vincere la prima partita del Gruppo A, con un impianto tutto esaurito e la spinta di una nazione intera è arrivata una facile vittoria contro gli acerrimi rivali della Serbia 32 – 22.

Detto questo, non sono tutte rose e fiori all’interno del ritiro croato.

Infatti, Domagoj Duvnjak, miglior giocatore della nazionale e dei tedeschi del THW Kiel, oltre che uno dei più forti al mondo, è infortunato. Secondo quanto riferisce il noto quotidiano svedese Aftonbladet, non scenderà più in campo per l’intero torneo.

Tuttavia, dall’ambiente croato filtrano smentite ed è ritenuto in dubbio solo per la sfida che giocheranno contro l’Islanda.

Si tratterebbe di un’assenza molto importante per il commissario tecnico Lino Červar, che farà di tutto per recuperarlo nonostante Pálmarsson, pur riconoscendo la sua forza, dice che da temere ci sarà soprattutto il loro collettivo.

Islanda, che oggi ha sostenuto un allenamento di rifinitura a ritmi blandi suddiviso tra palestra e campo, dove si sono provate le situazioni di gioco da ripetere contro la Croazia.

Dunque, questa è la situazione momentanea in classifica, con l’Islanda che potrebbe qualificarsi alla seconda fase con una giornata d’anticipo in caso di vittoria, o di pareggio con conseguente vittoria della Svezia o della Serbia nell’altra gara del medesimo raggruppamento.

IslandaCroazia sarà visibile in diretta sulla RÚV con ampio pre – partita, dove ci saranno Logi Geirsson e Snorri Steinn Guðjónsson come ospiti in studio.

Lo stesso dicasi per Serbia Svezia alle 18:15, ma sul secondo canale della TV di stato islandese, ossia RÚV 2.

RÚV e RÚV 2, raggiungibili dall’Italia ai seguenti link:

 http://www.ruv.is/ruv;
 http://www.ruv.is/ruv-2.

Per non perdere nemmeno un minuto del torneo, assistere a tutte le partite, vedere le highlights, gli approfondimenti vari, le trasmissioni di riepilogo, il sito ufficiale dell’EHF nella versione televisiva, mostrerà tutto ciò e garantirà una copertura totale dell’evento anche nei loro vari canali social.