Terzo ed ultimo appuntamento con il racconto dei match tra club italiani e islandesi nell’ambito delle coppe europee (potete leggere QUI i primi due). Se nelle prime due tappe del racconto abbiamo dovuto scavare in ricordi più o meno lontani, le gare che andremo ad approfondire oggi riguardano il recente passato, ovvero l’edizione 2014-15 della UEFA Europa League. Nello specifico ci apprestiamo a narrarvi una sfida che quasi tutti gli appassionati di calcio islandese ricordano molto bene: Stjarnan-Inter.

Le squadre

L’Inter non ha bisogno di nessuna presentazione. Tutti conoscono bene il ruolo che ha avuto nella storia del calcio italiano. E tutti ricordano anche il Triplete che la compagine nero-azzurra conquistò nel 2010 sotto la guida di Josè Mourinho. L’Inter uscita da quelle stagioni trionfali, però, era oramai alla fine di un ciclo vincente; oltre ai trionfi internazionali, poteva esibire in bacheca molti trofei conquistati in patria (5 scudetti consecutivi, 3 Coppe Italia, 3 Supercoppe italiane). Negli anni successivi all’affermazione in campo europeo la squadra meneghina, eccetto la piazza d’onore nel 2010-11, non riuscì ad andare mai oltre il quinto posto.

Molto più a nord, alla periferia di Reykjavik, nel sobborgo di Garðabær, stava emergendo una nuova realtà calcistica che diverrà un punto di riferimento per tutto il calcio dell’isola. Lo Stjarnan, infatti, non è mai stato, fino all’estate del 2013, una delle big del football locale. Prima del 2009, al suo attivo si possono ricordare sparute presenza in massima divisione con piazzamenti non trascendentali. Una provinciale insomma. L’estate 2013 vede però le Stelle (questo il significato e il soprannome della squadra) centrare un ottimo terzo posto alle spalle delle corazzate KR ed FH, che vale la prima, storica, qualificazione alle coppe europee.

L’estate 2014 difficilmente verrà dimenticata dai tifosi dei biancoblu. Oltre allo splendido cammino in Europa (di cui parleremo più avanti), lo Stjarnan si laurea per la prima (e per ora unica) volta campione d’Islanda. Il racconto di questa cavalcata è stata descritto nei dettagli sul nostro precedente spazio virtuale (QUI potete leggere i resoconti di CIEF dell’epoca). In questa occasione basterà ricordare come il titolo sia stato deciso all’ultima giornata, nello scontro diretto tra FH e Stjarnan, da un rigore assegnato al 92′!!!

Il cammino europeo dello Stjarnan

In campo europeo lo Stjarnan conferma le brillanti prestazioni ottenute in campionato. Nel primo turno preliminare di Europa League elimina i gallesi del Bangor City con perentorio doppio 4-0. Nel turno successivo affronta un’altra squadra britannica, gli scozzesi del Motherwell. Nella gara d’andata giocata in Scozia, una doppietta nella ripresa di Olfaur Karl Finsen pareggia le due reti di Josh Law. Ma è la gara di ritorno ad emozionare tutti gli appassionati; allo Stjörnuvöllur, dopo essere andati in svantaggio due volte, le Stelle riescono proprio sul finire di gara a trovare il gol del 2-2 che porta il match ai supplementari, dove, al 114′, Atli Johansson trova la rete qualificazione. Nel terzo turno lo Stjarnan pesca i polacchi del Lech Poznan. La gara d’andata si gioca in Islanda ed un gol del danese Rolf Tost regala la vittoria di misura ai padroni di casa. C’è da disputare però un altro match e nell’infuocato INEA Stadion di Poznan (oltre 22.000 spettatori sugli spalti) la squadra di Garðabær erige un muro che permette ai biancoblu di uscire indenni e di avanzare, per la prima volta nella storia del calcio islandese, al quarto turno di una competizione europea.

La partita d’andata

Il match di andata si disputa allo stadio Laugardalsvöllur. Ad assistere alla gara ci sono quasi 10.000 spettatori, compreso un nutrito manipolo di tifosi interisti. Le squadre scendono con le formazioni migliori possibili, gli islandesi per cercare quello che sarebbe un miracolo sportivo, gli italiani anche per testare lo stato di forma in vista del campionato.

Il divario tecnico tra le due formazioni è molto ampio e i giocatori neroazzurri iniziano a pressare gli avversari fin dal calcio d’inizio. Dopo appena due minuti l’Inter sfiora il gol con un colpo di testa di Ranocchia che sfiora la traversa. Al 23′ ancora il capitano meneghino svetta di testa indisturbato al centro dell’area ma un difensore islandese salva sulla linea di porta; sulla ribattuta la palla finisce alta. Le pressione dei neroazzurri si concretizza al 40′ lancio morbido di Dodò che, scavalcata una difesa dello Stjarnan rivedibile, trova Mauro Icardi solissimo sul dischetto del rigore che non ha problemi a trafiggere Jonsson. Si va al riposo sullo 0-1.

Nella ripresa i due terzini dell’Inter (i più pericolosi della formazione milanese nella prima frazione) confezionano in apertura di tempo il gol che taglia le gambe ai padroni di casa. L’esterno brasiliano Jonathan arriva sul fonde del campo, crossa in area dove Dodò, di testa, anticipa Vemmelund e Björgvinsson ed insacca in rete nonostante un tentativo disperato di un difensore islandese di salvare sulla linea.  Dopo il raddoppio l’Inter ci prova ancora, in particolare con Icardi ed Hernanes. E’ però lo Stjarnan che, con Finsen da fuori area, costringe Handanovic alla deviazione all’83’. Il pericolo corso risveglia i neroazzurri che tre minuti dopo, con Osvaldo, colgono una traversa dopo un bellissimo tiro a giro dal limite dei 16 metri. E’ il preludio del definitivo 0-3. All’89’ D’Ambrosio, servito da Kuzmanovic, lascia partire un bolide che si infila sotto la traversa.

Gli highlights del match

La partita di ritorno

La gara di ritorno si gioca in un San Siro gremito da quasi 45.000 spettatori. Nonostante il 3-0 conquistato in Islanda, l’Inter parte a tutta. Dopo pochi minuti, infatti, Osvaldo centra in pieno la traversa su cross da sinistra di Nagatomo. L’italo-argentino (ora diventato rocker) è scatenato in questa fase iniziale del match: prima si presenta solo davanti a Jonsson ma viene chiuso alla disperata da un difensore, poi con bel tiro sfiora il palo sinistro. E’ il preludio al vantaggio dell’Iter: cross da destra, Osvaldo la tocca di testa, il pallone arriva a Kovacic che non ha problemi a segnare. Siamo al 28′

Lo Stjarnan non riesce ad abbozzare neanche una reazione,completamente schiacciato dai neroazzurri che continuano a macinare gioco. Passano appena cinque minuti dal primo gol che Kovacic trova la doppietta dopo una splendida azione solitaria, conclusa con un pallonetto. Prima della fine della frazione c’è spazio per una conclusione da fuori area della meteora Mvila.

La ripresa inizia così come era finito il primo tempo, con l’Inter che attacca e lo Stjarnan che cerca di limitare i danni. Sono ancora Osvaldo e Kovacic i protagonisti nelle squadra di Mazzarri: al 47′ l’attaccante insacca di testa un bel cross di Nagatomo, al 51′ Kovacic segna con un tiro a giro dal limite dell’area. E’ tripletta per il croato.

La gara diventa pura accademia per i padroni di casa. Il quinto e il sesto gol portano la firma Mauro Icardi: il primo arriva con una bella girata sul palo lontano al 70′, il secondo dieci minuti dopo. Il centravanti argentino resiste ad una carica di un difensore e si presenta solo davanti Jonsson e deposita in rete il definitivo 6-0.

Gli highlights del match (per i non interisti, consigliamo di togliere l’audio)