Secondo appuntamento con le sfide tra club italiani e islandesi nell’ambito delle coppe europee. Nel primo capitolo abbiamo trattato della doppia sfida tra Juventus e Valur, quest’oggi continueremo a muoverci sull’asse Reykjavik-Torino e parleremo degli incontri che hanno visto opporsi i granata piemontesi del Torino ed i bianconeri del KR.
Durante gli Anni Ottanta i granata hanno disputato ottime stagioni piazzandosi, spesso e volentieri, tra le prime classificate della Serie A italiana, sfiorando il titolo nel 1984/85, alle spalle del sorprendente Verona di Osvaldo Bagnoli.
Negli ultimi anni del decennio, però, il Torino attraversa una brusca fase calante che lo porterà alla retrocessione in Serie B nella stagione 1988/89. La pronta risalita in massima serie è condita da un ottimo quinto posto che vale la qualificazione alla Coppa UEFA del 1991/92. Sarà una stagione indimenticabile per i tifosi del Toro. La squadra guidata da Emiliano Mondonico, infatti, giungerà fino all’atto conclusivo venendo superata dall’Ajax. Nella doppia finale i granata, infatti, riuscirono ad impattare per due volte contro i lancieri (2-2 casalingo e 0-0 in Olanda), vedendo sfuggire il trofeo solamente per la regola del gol in trasferta. In campionato il Torino chiuderà con un ottimo terzo posto, che gli varrà un’altra qualificazione alla Coppa UEFA.
In Islanda il KR sta affrontando un periodo avaro di successi. L’ultimo titolo, infatti, risale al lontano 1968 ed in campionato i bianconeri della capitale non riusciranno ad andare oltre un paio di secondi posti. Nella stagione 1991 il club più antico dell’isola si piazza sul terzo gradino del podio alle spalle del Vikingur R campione e del Fram. Il KR è però staccatissimo, ben nove lunghezze dai rivali cittadini (la massima divisone islandese aveva solo 10 squadre e la vittoria valeva 2 punti).
Il match di andata
Le due squadre si affrontano nell’ambito dei trentaduesimi di finale di Coppa UEFA. La gara di andata si gioca a Reykjavik, al Laugardarvollur il 19 settembre del 1991, davanti a circa 1800 spettatori. A condurre la gara è l’arbitro nordirlandese Frederick Mcknight. L’accoglienza dei tifosi bianconeri è da ricordare: i supporter del KR, infatti, hanno tappezzato l’intera città con questo manifesto col quale invitano i propri giocatori a “matare” il Toro.
I granata non sottovalutano l’impegno e scendono in campo con la miglior formazione possibile. Come ci si aspettava, nel primo tempo sono gli ospiti a fare la gara ma il KR ha una discreta partenza e nei primi minuti impensierisce la retroguardia del Toro. Prese le misure ai giganti nordici, la squadra di Mondonico inizi a pressare ed al 21′ si porta in vantaggio con Roberto Mussi che fulmina in diagonale il portiere di casa Gottskalsson. Il Torino mantiene il pallino del gioco e la prima frazione si chiude sull’1-0.
Nella ripresa gli ospiti non sembrano tanto convinti e si limitano a fare il compitino. Al 56′ una bella triangolazione tra il duo d’attacco Casagande-Bresciani termina di poco a lato. Al 73′ arriva la rete che chiude la gara. Annoni raccoglie un corner battuto all’indietro da Policano e lascia partire una bomba da fuori area che lascia di sasso il poriere di casa. Il match si chiude sul 2-0.
Il match di ritorno
Nonostante il buon margine ottenuto in Islanda, Mondonico non fa molti cambi nel match di ritorno giocato il 2 di ottobre al Delle Alpi, inserendo solamente il belga Scifo nell’undici titolare come novità.
I padroni di casa partono fortissimo ed iniziano ala grande: al 15′ Bresciani segna di testa dopo un bel cross dalla sinistra. Il vantaggio granata però dura pochissimo. Un minuto dopo, infatti, arriva il pareggio ospite. Lungo lancio dalla retrovie di Atli Edvalsson che sorprende la retroguardia granata e Gunnar Skulason (professione commercialista), sorprende di testa un Marchegiani in evidente ritardo. In chiusura di frazione, Roberto Policano raccoglie un pallone in uscita dall’area di rigore e con un bel sinistro riporta in vantaggio i padroni di casa.
Nella ripresa gli islandesi si sciolgono. Dopo appena un minuto della seconda frazione Martin Vazquez allunga sulla sinistra e con un tiro-cross sorprende un impreparatissimo Gottskalsson sul primo palo. Al 51′ è ancora il Toro ad andare in rete. Il belga Scifo lascia partire una bordata da trenta metri che si insacca sotto la traversa. Dopo questo gol il KR prova una reazione e coglie una clamorosa traversa con Margeirsson. Ma è un fuoco di paglia. Il pokerissimo lo segna al 53′ Giuseppe Carillo che chiude un’ottima giocata con un compagno. Da qui in poi il Torino amministra semplicemente la gara, non rinunciando a pungere. C’è però ancora tempo per la doppietta di Enzo Scifo, nuovamente dalla distanza. La gara si chiude sul 6-1.
Qui potete vedere gli highlights del match:
Il processo
In chiusura segnaliamo un altro avvenimento. Tre anni dopo quel match e la favolosa cavalcata del Toro in Coppa UEFA, la Procura di Torino apriva un fascicolo ai danni di Luciano Moggi e Luigi Pavarese per illecito sportivo e favoreggiamento della prostituzione. Nelle accuse si ipotizza che i dirigenti del Toro fornissero alla terna arbitrale delle prostitute in occasione dei match casalinghi, che sarebbero poi state pagate tramite fondi neri della società. I match in questione sarebbero la gara dei sediciesimi contro i portoghesi del Boavista, gli ottavi contro l’AEK Atene e proprio il match di contro il KR.
Dei due inquisiti solo Pavarese venne condannato, assumendosi la responsabilità mentre Moggi venne prosciolto. Sul lato sportivo, invece, il Toro non ebbe conseguenze poiché il reato di illecito sportivo, all’epoca, non si applicava alle gare europee.
QUI potete leggere un articolo dell’epoca tratto dagli archivi del sito internet del giornale “La Repubblica”.
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