Il Víkingur Reykjavik è una società polisportiva con sede nell’omonima città, capitale d’Islanda con oltre 126.000 abitanti. Si tratta del centro più popolato dell’isola, capace di ospitare oltre un terzo di tutta la popolazione del Paese. Punto di riferimento per tutti gli islandesi, è il cuore politico ed economico della Repubblica, nonché uno dei luoghi più turistici e ricchi di storia. La città di Reykjavik ospita attività di vario genere tutto l’anno ed è anche quella che conta il maggior numero di squadre militanti nel massimo campionato.

L’esterno della casa del Víkingur, il Víkingsvöllur (foto da en.wikipedia)

Il Víkingur Reykjavik ha anche squadre sia maschili che femminili di tennis, ping-pong, karate e sci. I colori sociali del club sono il rosso e il nero, presenti anche nello stemma del club, disegnato personalmente da Þorbjörn Þórðarson, presidente della società tra il 1943 e il 1944.

Lo stadio del Víkingur Reykjavik

Il Víkingur Reykjavík gioca al Víkingsvöllur, impianto destinato solo a partite di calcio e usato anche dalla squadra di calcio femminile della società. Lo stadio ha una capienza di circa 1.150 posti. Fondato nel 1984 con il nome di Víkin, dopo alcuni lavori è stato riaperto nel 2003. Non è un impianto di grande prestigio, tanto che dopo la sua riapertura ha ospitato una sola gara internazionale. Il 2 luglio 2015, infatti, la squadra rossonera ha ospitato il Koper per il primo turno preliminare di Europa League. Per la cronaca, la gara terminò con la vittoria per 1-0 della formazione slovena, che poi avanzò al turno successivo con un risultato complessivo di 3-2.

La bacheca del Víkingur Reykjavik

Fondato il 21 aprile 1908, il Víkingur Reykjavík ha conosciuto tempi migliori rispetto ad oggi. Tutti i titoli del club risalgono al secolo scorso, mentre l’arrivo del nuovo millennio ne ha segnato un netto declino. Oggi la squadra maschile vanta:

  • Campionato islandese: 5
    1920, 1924, 1981,  1982, 1991
  • Coppa islandese: 1
    1971
  • Supercoppa islandese: 2
    1982, 1983

Nessun titolo invece per la squadra femminile.

Personaggi famosi e curiosità

La storia del club è sicuramente bizzarra, almeno per quanto riguarda la sua fondazione. Infatti, se oggi i tifosi rossoneri possono gioire (relativamente) alle gesta dei loro beniamini, devono ringraziare dei ragazzini. Sì, avete letto bene. Il luogo di nascita dei vichinghi della capitale è Túngata 12, in un locale. I padri fondatori, se così si possono chiamare, non erano nemmeno adolescenti. Si tratta di Axel Andrésson (12 anni, il primo “presidente”), Emil Thoroddsen (9 anni, “segretario”), Davíð Jóhannesson (11 anni, “tesoriere”), a cui si aggiunsero successivamente Páll Andrésson (8 anni) e Þórður Albertsson (9 anni). Oggi a quell’età si può al massimo giocare, all’epoca si poteva fondare un club. Altri tempi.

Tra le glorie del club meritevoli di citazione c’è il signor Arnór Guðjohnsen, comunemente noto come il padre del dio Eiður che non ha certo bisogno di presentazioni. Attenzione, stiamo parlando dell’Arnór nato nel 1961, non del suo omonimo unitosi recentemente allo Swansea, nonché fratellastro dello stesso Eiður. Qui parliamo del padre del dio, che nel 1978 si è affacciato al mondo del calcio con la maglia rossonera, raccogliendo 7 gol in 12 presenze e attirando subito le attenzione dei club stranieri. Già la stagione successiva lo ritroviamo in Belgio, dove tra Lokeren e Anderlecht avrà una carriera fortunatissima, fino ad arrivare alla finale di Coppa UEFA nel 1984 che lo vedrà però protagonista sfortunato con il rigore decisivo sbagliato che consegnerà la coppa al Tottenham.

Altro aneddoto legato a Guðjohnsen senior – ma questo è sicuramente più celebre – risale al 24 aprile 1996, quando nell’amichevole vinta 3-0 contro l’Estonia diventò il primo padre a giocare una partita della nazionale insieme a suo figlio. Un autentico recordman. Peccato che non abbia lasciato trofei alla sua squadra d’esordio.