L’Austurland, letteralmente Terra dell’Est, è la regione islandese con meno abitanti e una varietà incredibile di paesaggi. E’ la culla dell’Islanda, è sulle sue coste che sbarcarono i primi vichinghi nell’Alto Medioevo.
La regione viene chiamata anche Austfirðir, Fiordi dell’Est, per la sua costa frastagliata da numerosi fiordi. In fondo ad essi sono adagiati una dozzina di villaggi, abitati da poche centinaia di persone che convivono quotidianamente con isolamento e ambiente selvaggio.

Tre protagonisti della natura selvaggia dell’Austurland: cavalli, fiordi e montagne (www.facebook.com/AusturlandEastIceland)
E’ distante da Reykjavik e la famosa Hringvegur (la strada 1) la taglia di netto, per cui è rimasta fuori dal turismo di massa che ha investito l’Islanda negli ultimi anni. Inoltre la sua morfologia complessa fatta di fiordi, canyon e altipiani non consente spostamenti veloci.
E’ un contesto unico per chi ama le attività outdoor ed il contatto stretto con la natura. Tutte queste peculiarità ci hanno sempre affascinato e per approfondirle abbiamo contattato un esperto in materia: Páll Guðmundur Ásgeirsson. Sposato, padre di cinque figli, laureato in turismo rurale è il responsabile del sito di promozione turistica della regione www.east.is ed il gestore del rifugio Laugarfell, ai confini del del Parco Nazionale del Vatnajökull.
L’Austurland da vedere
1. L’Austurland è una regione selvaggia e affascinante. Quali sono le principali destinazioni, impossibili da perdere?
La destinazione più popolare della regione è Hengifoss. Sono cascate alte 128 metri che precipitano in una magnifica gola.
Durante il periodo estivo un tappa obbligata è la rocca di Hafnarhólmi, il paradiso dei puffin nei pressi di Borgarfjörður Eystri. E’ il posto migliore in Islanda per avvistare i pulcinella di mare. Verso metà agosto però i puffin prendono la via del mare e, anche senza puffin, rimane un paesaggio molto bello con tanti sentieri da percorrere.
Seyðisfjörður è la cittadina più popolare della regione. E’ conosciuta per essere la destinazione artistica più importante e per i suoi vecchi edifici in legno.

Tramonto su Borgarfjörður Eystri, villaggio di circa 100 abitanti adagiato sull’omonimo fiordo e punto di partenza per escursioni, avvistamenti di puffin.. ed elfi (www.facebook.com/Blábjörg-Gistiheimili-Guesthouse)
2. Quali sono le destinazioni meno conosciute che, secondo la tua opinione, vale la pena non perdersi?
L’area di Vopnafjörður non è molto visitata, ma è molto affascinante. E’ facile saltarla quando ci si sposta dall’est al nord dell’Islanda. Ma se ti prendi poco tempo in più, la attraversi e ti fermi a Vopnafjörður o nei suoi pressi, ti assicuro che non rimarrai deluso. Ci sono pochi turisti e paesaggi incantevoli.
E’ molto remota anche l’area vicino al monte Snæfell, sugli altopiani all’interno del Parco Nazionale del Vatnajökull. Lo scenario offerto dagli altopiani è diverso da quello di pianure e coste. Su di essi svetta lo Snæfell, il monte più alto dell’isola al di fuori dei ghiacciai. C’è una vista incredibile dalla vetta della montagna e tutt’intorno ci sono spazi stupendi e incontaminati.
3. L’Austurland è una regione molto varia: ghiacciai, fiordi e montagne. Quali sono le attività che si possono fare in vacanza?
L’Austurland è la regione perfetta da visitare per chi è interessato alle attività all’aria aperta. Per gli escursionisti la regione è un autentico paradiso, ci si trova ogni tipo di sentieri. Ci sono escursioni molto semplici che possono essere affrontate da chiunque fino a sentieri difficili solo per i più esperti.
Durante l’inverno è possibile frequentare le nostre stazioni sciistiche o semplicemente scalare le montagne e fare sci alpinismo.
Anche il cavallo islandese è molto popolare sia fra gli islandesi che fra le persone che vengono in visita. Infine ci sono musei, locali e cittadine circondate da natura incontaminata che chiunque può godersi.

Laugarfell, il rifugio gestito da Páll, una delle due sorgenti termali e sullo sfondo le pendici del monte Snæfell, alto 1.883m (icelandairhotels.com)
Vita e lavoro nell’Austurland
4. Per coloro che abitano lì, quali sono le principali occupazioni lavorative?
La principale fonte di lavoro è l’industria del pesce. Alcune delle principali compagnie nell’industria del pesce operano in questa regione. C’è una grande fonderia di alluminio a Reyðarfjörður. Circa 800 persone lavorano per la fabbrica e nelle aziende che le forniscono servizi. Il turismo sta diventando sempre più importante e ormai è diventato il settore più importante per l’Islanda intera.
In totale nell’Austurland ci vive il 3,5% della popolazione, ma questa regione fornisce il 25% dell’export islandese.
5. Quanto è importante il turismo per l’economia locale?
E’ molto importante per la regione, per l’economia e per provvedere a servizi come ristorazione e cultura di cui usufruiscono anche i residenti. In alcune piccole comunità, i turisti sono molto importanti perché aiutano a creare abbastanza giro d’affari che permettono ai piccoli negozi di poter tenere aperto.
6. Il boom del turismo in Islanda negli ultimi anni non ha prodotto solo effetti positivi. Incidenti, siti turistici sovraffollati e spese per gli affitti delle abitazioni fuori mercato per i residenti solo per citarne alcuni. Ci sono state situazioni simili nella vostra regione?
Non così di rilievo, la grande maggioranza dei turisti visita Reykjavík e l’area circostante. Sono quelle le zone più sovraffollate. Più lontano vai da Reykjavík e meno turismo trovi. Nella nostra regione si trova un’atmosfera più rilassante e nessun turismo di massa.

Vista di Seyðisfjörður, villaggio di 600 abitanti, con le sue tipiche casette in legno. La maggior parte di queste furono costruite dai pescatori norvegesi che vi si insediarono a metà del 1800 (www.facebook.com/seydisfjordur)
7. L’Austurland è la regione islandese con la più bassa densità di popolazione dell’isola: 12.300 abitanti su di una superficie di 22.721 kmq (poco più dell’Emilia Romagna, poco meno della Toscana). Nel 2013 sono stato a Borgafjörður Eystri, piccola perla adagiata sul golfo del fiordo, abitata da poco più di 100 abitanti. Parlando con alcuni di loro, mi dissero che durante l’inverno l’apertura della strada è garantita non più di tre giorni la settimana e i rifornimenti arrivano via mare. E’ una situazione diffusa nella regione? Come fanno le piccole comunità a sopravvivere? E ci sono politiche del governo islandese che le supportano?
Non è una situazione diffusa, però ci sono alcune zone che soffrono questo problema. Il governo fa qualcosa per aiutare queste comunità, ma non è abbastanza. Molte piccole comunità sono in crisi in Islanda, i giovani si stanno muovendo verso le comunità più grosse. I villaggi sopra i 1.000 abitanti in Islanda sono generalmente in crescita, ma quelli più piccoli sono in difficoltà.
Il governo ha pochi programmi per queste cittadine, hanno pochi effetti e la popolazione sta diminuendo. Per alcuni piccoli villaggi un’inversione di tendenza c’è stata appunto con la crescita del turismo.
La culla dell’Islanda
8. L’Austurland svolge un ruolo importante nella storia dell’Islanda. Risulta essere stato l’approdo di Naddoður, il primo vichingo che mise piede in Islanda, nell’VIII secolo, vicino all’attuale Reyðarfjörður. Sulla costa est apparsero i primi villaggi durante la colonizzazione che iniziò nel IX secolo. Ci sono testimonianze storiche di quel periodo? Ci sono altri siti di interesse storico?
Gli archeologi stanno lavorando ad un progetto nello Stöðvarfjörður, in un sito chiamato Stöð. Hanno trovato una fattoria vichinga risalente ai primi anni dell’800. Questa scoperta potrebbe cambiare le teorie sulle prime colonie in Islanda. Finora si è creduto che la colonizzazione fosse iniziata nell’anno 874. L’area degli scavi non è ancora aperta alle visite turistiche, poiché le ricerche sono ancora in corso.
Nelle Saghe Islandesi ci sono molte vicende ambientate nella nostra regione e noi islandesi siamo molto orgogliosi della nostra eredità.

Gli scavi presso il sito archeologico di Stöð, nello Stöðvarfjörður. Gli archeologi stanno verificando se si tratta di un rifugio stagionale per cacciatori e pescatori o un vero e proprio insediamento permanente (ruv.is)
Lo sport nei Fiordi dell’Est
9.Quali sono gli sport più diffusi nella regione? Quanto è importante lo sport per le vostre comunità?
In questa regione e in tutta l’Islanda, il calcio è lo sport più popolare. Gli islandesi sono pazzi per il calcio e molti bambini sognano di diventare professionisti nei grandi campionati europei.
Lo sport in generale è molto importante per la nostra comunità. La maggioranza dei bambini fa uno sport dall’età di 6 anni e i genitori ne supportano fattivamente la pratica. Gli islandesi pensano di essere molto bravi nello sport. Con una popolazione di 350.000 persone ci siamo qualificati ai campionati europei di pallamano, calcio e basket battendo nazioni con milioni di abitanti. Siamo molto orgogliosi di ciò che stiamo facendo nello sport.
10. Negli ultimi anni il calcio islandese ha visto alcuni club della costa est (Leiknir Fáskrúðsfjörður, Fjarðabyggð, Huginn) competere per qualche stagione in seconda serie, la 1.deild, e poi retrocedere. C’è mai stata l’idea di unire le forze in un’unica squadra della regione, nel calcio o in altri sport?
Questo processo sta andando avanti pian piano, i club di Reyðarfjörður, Eskifjörður e Neskaupstaður si sono uniti nel Fjarðabyggð qualche anno fa. Si volevano unire anche con il Leiknir di Fáskrúðsfjörður, ma non ha funzionato. Questa stagione l’Höttur di Egilsstaðir e lo Huginn di Seyðisfjörður giocheranno per la prima volta come un’unica squadra. L’unione sta andando avanti gradualmente e può essere che nel giro di qualche anno ci sarà una squadra dell’Austurland.

La formazione del Fjarðabyggð schierata prima del derby contro il Leiknir Fáskrúđsfjörđur della scorsa stagione (www.facebook.com)
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