Il Grímsvötn è impresso a fuoco nella storia islandese, letteralmente. I “Laghi di Grímur” si trovano al centro del Vatnajökull che li cela con la sua spessa coltre di ghiaccio. Come quei pesci predatori che si celano nei fondali sabbiosi per sorprendere le proprie prede, il Grímsvötn scatena la sua incredibile furia provocando improvvisi e spaventosi jökulhlaup.

Una spettacolare foto aerea dell’ultima eruzione del Grímsvötn nel 2011 (uturevolc.hi.is)

Le sue caldere subglaciali ricoprono una superficie di quasi 20kmq e si trovano sulla strada di due fessure vulcaniche che comprendono l’altrettanto terribile Katla, il vulcan-canyon Eldgjá ed i crateri di Laki. Con questi ultimi hanno vomitato il più grande volume di lava dei tempi moderni. E’ successo fra il 1783 ed il 1785. Le enormi emissioni di anidride solforosa uccisero il 50% del bestiame dell’isola, provocarono una tremenda carestia che ridusse la popolazione di un quarto e probabilmente influirono sul clima terrestre di quegli anni.

Dati generali del Grímsvötn

Nome: Grímsvötn
Altezza: 1.725m
Ultima eruzione: 21 maggio 2011
Frequenza delle ultime eruzioni: 2011, 2004, 1998, 1996, 1984, 1983, 1954 (incerta), 1945 (incerta), 1941 (incerta), 1938, 1934, 1933, 1932, 1922, 1910, 1908, 1905, 1902.

Ci siamo limitati a scrivere le eruzioni dal XX secolo in poi. La sua attività è costante nella storia recente. Della sua caldera gigantesca affiora dal ghiaccio solo il bordo sudorientale che prende il nome di Grímsfjall e costituisce la parte più elevata. La caldera contiene un lago che è coperto dal ghiaccio durante i periodi di inattività, ma diventa visibile quando aumenta l’energia termica rilasciata dal vulcano. Oltre i collegamenti con i sistemi vulcanici citati in precedenza, vi sono quelli più recentemente collegati all’attività del Bárðarbunga.

Distanza da Reykjavik ed escursioni

Il Grímsvötn dista 250km in linea d’aria dalla capitale. Trovandosi al centro del Vatnajökull è estremamente difficile da raggiungere, anche per gli escursionisti più esperti. La meta è solitamente la cabina di emergenza che si trova sulla sommità del Grímsfjall, usata anche come osservatorio scientifico. Di recente è stato teatro di una spettacolare operazione di salvataggio di due escursionisti rumeni, prima travolti da una valanga e poi salvatisi scavando un rifugio nel ghiaccio e attendendo l’arrivo dei soccorsi.

La collocazione del Grímsvötn rispetto alla capitale (google.it/maps)

Segni particolari del Grímsvötn

Il Grímsvötn è uno dei vulcani islandesi tenuti sotto più stretto controllo. La sua attività è costante, con eruzioni stimate ad intervalli di 2-7 anni, e potenzialmente distruttiva. Tuttavia c’è anche un altro motivo per il quale il vulcano è stato oggetto recente di studio. Come molte contraddizioni dell’isola di ghiaccio di fuoco, oltre che potere di morte, il Grímsvötn ha anche quello di vita. Nel 2004 nelle acque del suo lago sono stati scoperti dei batteri che potrebbero avere analogie con eventuali forme di vita primordiali su Marte.

Resta un mistero il suo nome. Grímur non ha un’identità precisa sebbene sia assonante con Grímr, una delle versioni mutaforma di Odino. Tuttavia potrebbe derivare anche dal norvegese grim che ha molteplici significati: bagnato, umido, scuro.