Il Grindavik (ufficialmente Ungmennafélag Grindavíkur) è una polisportiva fondata nel 1935 che ha sede nell’omonima cittadina (3300 abitanti) della penisola di Suðurnes, nei pressi della famosissima Laguna Blu. La principale attività dell’insediamento, come un po’ in tutta l’Islanda, è la pesca ma anche il turismo, per la presenza della sorgente geotermale, è in forte ascesa.

Dici Grindavi e pensi: Laguna Blu! (itsallbee.com)
Come detto la società gialloblu è una polisportiva ed i maggiori successi sono arrivati nella pallacanestro; il Grindavik, infatti, può vantare 3 titoli nazionali e 5 coppe nel settore maschile, mentre per quanto riguarda il comparto femminile la bacheca contiene un titolo nazionale e 3 coppe islandesi. Per gli sport “minori” il Grindavik è rappresentato anche nel nuoto, nella ginnastica, nel judo e nel taekwondo.
Lo stadio del Grindavik
Il Grindavik disputa le proprie partite casalinghe nello stadio che porta il nome della città (Grindavíkurvöllur, letteralmente “lo stadio di Grindavik”). La struttura, polifunzionale, può ospitare 1750 spettatori e presenta un’unica tribuna.

Il Grindavíkurvöllur, lo stadio del Grindavik (wikimedia.org)
La bacheca del Grindavik
Se la sala trofei della sezione cestistica è piuttosto ricca per una piccola cittadina, non altrettanto si può dire per quanto riguarda i colleghi calciatori. I gialloblu, infatti, nella loro storia hanno conquistato un solo alloro, la Coppa di Lega del 2000, quando sconfissero per 4-0 il Valur in finale. Nella stessa manifestazione possono contare anche due finali perse nel 2017 e nel 2018. Per quanto riguarda i piazzamenti, sono da ricordare anche le due medaglie di bronzo in massima serie (nel 2000 e nel 2002), oltre ad una finale di coppa nazionale persa nel 1994 contro il KR. Da ricordare anche due 1.deild (seconda divisione) vinte nel 1994 e nel 2007.
Se la bacheca maschile è tristemente vuota, quella femminile è in una situazione ancora peggiore. Le gialloblu, infatti, non contano alcun titolo di rilievo e neanche una finale disputata. L’unico trofeo è la 1.deild (la serie B islandese) vinta nel 2000.
Storia, curiosità e personaggi famosi
Per lungo tempo il Grindavik è rimasto alla periferia del calcio islandese, militando nelle serie inferiori. Questo fino al 1995, quando i gialloblu esordiscono in massima serie, raggiungendo un discreto sesto posto. Fino alla fine degli anni 90 il Grindavik si barcamena nelle zone medio-basse della classifica di Urvalsdeild ma con il nuovo millennio arrivano gli exploit. Nel 2000, infatti, gli uomini della città della laguna centrano un inaspettato terzo posto, qualificandosi per la coppa UEFA. Nel 2001 arriva un quarto posto mentre nel 2002 sono di nuovo medaglia di bronzo. Da qui inizia un lento percorso di ridimensionamento che porterà i giallolbu alla retrocessione nel 2006. Risaliti prontamente in massima divisione, le stagioni tra il 2008 e il 2012 vedono il Grindavik stagnare costantemente nella seconda metà della graduatoria, fino alla retrocessione del 2012.
Andri Runar Bjarnason
I gialloblu impiegano quattro anni a ritrovare la Pepsideild nel 2017 e lo fanno col botto: a fine del girone di andata sono in testa alla classifica, trascinati da un esagerato Andri Runar Bjarnason (19 gol in stagione alla fine) ma si spengono nella seconda metà di stagione chiudendo al quinto posto. Anche il 2018 appena trascorso ha visto lo stesso andamento: grandissimo girone d’andata seguito da un disastroso girone di ritorno che ha rischiato di coinvolgere i gialloblu nella lotta per la retrocessione.

Andri Runar Bjarnason, indimenticato bomber gialloblu, ai tempi in cui giova ancora nel Grindavik (frettabladid.is)
La squadra femminile si è affacciata in massima divisione nel 1999, retrocedendo immediatamente. Da allora le gialloblu hanno fatto la spola tra Urvalsdeild e 1.deild non riuscendo ad andare mai oltre il sesto posto finale.
L’uomo copertina è sicuramente Andri Runar Bjarnason. L’attaccante di Bolungarvik, oggi agli svedesi dell’Helsingborg, nella stagione 2017 ha eguagliato il numero di realizzazioni di Guðmundur Torfason del Fram del 1986 e di Tryggvi Guðmundsson dell’IBV del 1997. L’eccezionale annata della punta gli è valsa la convocazione in nazionale da parte di Hallgrimsson durante la tourneé invernale in Indonesia, dove è andato a segno una volta contro i padroni di casa.
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