Una cartolina dalla Groenlandia occidentale

Continuiamo il nostro viaggio in Groenlandia, e dopo aver visitato il sud, ci spostiamo adesso ad ovest. Lungo la costa nordorientale dell’Isola di Disko, infatti, sorge un piccolo paesino fantasma, di nome Qullissat. Le fatiscenti casette di legno in rovina fanno da contorno ad un’area naturale dove le famiglie dei villaggi vicini trascorrono i weekend estivi per organizzare dei pic-nic all’aperto. Tuttavia, in passato, negli anni Sessanta, questo centro divenne, con i suoi circa 1400 residenti, il sesto centro più popoloso della Groenlandia. Animato da una  comunità internazionale che comprendeva inuit, danesi, svedesi e inglesi, la vita del paese ruotava intorno alla miniera locale, votata all’estrazione del carbone. Il giacimento, molto produttivo, arrivò a registrare l’estrazione di addirittura 40.000 tonnellate di carbone all’anno.

L’incredibile storia del calcio a Qullissat

Il dopolavoro (e unica attività di svago) dei minatori era rappresentato dal giocare a pallone. Nel 1950 venne fondata una squadra, denominata Nanoq (lett. “orso polare”), che fu tra le undici compagini che il 3 settembre 1953 organizzeranno il primo campionato di calcio in Groenlandia. Nessuno poteva ancora sapere che il Nanoq avrebbe scritto una delle pagine più incredibili della storia sportiva del suo paese.
Questa pagina ha inizio l’8 aprile 1955 quando il Nanoq affronta una selezione proveniente dal vicino villaggio (ora non più esistente) di Aamaruutissat. La partita terminò con una vittoria per 4-1 che consente alla squadra di Qullissat di accedere alla semifinale dell’area Nord. L’avversario, il Nagdlunguaq-48 di Ilulissat, è forte ma il Nanoq dà vita ad un match intenso e combattuto, che però non basta a evitare la sconfitta per 3-2.

Il Nanoq del 1959-60

La squadra continua a sorprendere, tanto che nel 1959-60 è protagonista di un cammino vincente contro squadre fortissime. Contro il Nanoq cadono nell’ordine il K’SP Qeqertarsuaq, il Nagdlunguaq-48, il T-41 Aasiaat e il Malamuk di Uummannaq. Per i minatori si spalancano le porte della finale a Nuuk. Ad attenderli ci sono i girifalchi artici di Qaqortoq, ovvero il K-33, la squadra più antica di Groenlandia. E succede ciò che nessuno si aspetta, perché il team di Qullissat riesce a sconfiggere lo strafavorito K-33 e a laurearsi così campione di Groenlandia.
L’undici titolare di quella squadra passa alla storia: Paulus Marcussen; Jakob Møller, Paulus Lyberth, Kristian Jeremiassen, Jens Geisler; Niels Andreassen, Boye Kristiansen, Mikael Eriksen; Andreas Steenholdt, Konrad Lundblad, Niels Dalager.

Nel 1963/64 gli “orsi polari” tentano il bis, riescendo nuovamente a compiere un percorso di vittorie incontrastato, fino a incontrare il SAK Sisimiut in semifinale, sconfitto con un pirotecnico 5-4. Il 17 settembre la finale offre al K-33 l’opportunità di vendicarsi, e la squadra di Qaqortoq non si fa cogliere impreparata, sbaragliando gli avversari con un nettissimo 4-1.

La fine di un’epopea

Complice la decisione del Consiglio Provinciale Groenlandese di iniziare a chiudere l’attività mineraria a Qullissat, il Nanoq non riesce a raccogliere sufficienti fondi per iscriversi e partecipareal campionato 1967/68. La chiusura, dettata da un calo dei profitti e della domanda, dalla sempre più scarsa qualità del carbone e dalla necessità di sopperire ad una mancanza di forza lavoro nell’industria locale della pesca del merluzzo, determina perciò un progressivo trasferimento dei residenti in villaggi vicini.
Nel 1969 la popolazione si era già dimezzata rispetto ai circa 1400 abitanti di due decenni prima. I circa 500 rimasti riescono però ad assistere all’ultimo miracolo della loro squadra locale: dopo aver battuto il G-44 Qeqertarsuaq, il K’ingmek-45 Upernavik e il Malamuk, il Nanoq-50 approda ancora alla fase finale del campionato. Il sorteggio abbina ai minatori il T-41: i giocatori di Qullissat gettano il cuore oltre l’ostacolo per dare vita all’ennesimo match entusiasmante, ma ciò non basta a evitare il 5-3 con cui il Nanoq si congeda dalla competizione, e dal calcio in generale.
Gli ultimi residenti furono costretti ad andarsene con la chiusura definitiva della miniera il 4 ottobre 1972, ponendo fine alla vita del paese e della sua coraggiosa squadra di calcio.

Un’impresa unica

I minatori di Qullissat hanno dato vita ad una favola durata in tutto 14 anni, arricchita da un
risultato prestigioso ed insperato: essere riusciti ad approdare, per 3-4 anni, tra le squadre più forti
del paese fino a vincere il titolo nazionale.
Altre squadre semisconosciute provenienti da villaggi sono riuscite, nel corso degli anni successivi, a raggiungere la fase finale del campionato groenlandese. L’A-51 di Akunnaaq nel 1995, il TM-62 Kulusuk nel 2007 e nel 2016 e il Terianniaq-58 di Upernavik Kujalleq nel 2017. Tutte squadre che hanno sfiorato un miracolo come quello del Nanoq, senza però essere mai riuscite a ripeterlo.

LINK UFFICIALI

– https://en.wikipedia.org/wiki/Qullissat
http://www.rsssf.com/tablesg/groenlchamp.html
http://www.rsssf.com/tablesg/groenl55.html
http://www.rsssf.com/tablesg/groenl60.html
http://www.rsssf.com/tablesg/groenl64.html
http://www.rsssf.com/tablesg/groenl67.html
http://www.rsssf.com/tablesg/groenl69.html

 

Articolo a firma di Lorenzo Bigo