Runavík, con circa 4.000 abitanti, è la terza municipalità per popolazione dopo la capitale e quella di Klaksvík. Il capoluogo è l’omonimo villaggio che ospita la maggior parte dei residenti. Si trova sull’isola di Eysturoy, la seconda per estensione dell’arcipelago faroese, situata nel nord est dello stesso.

Runavik
Runavik è adagiata sulla sponda orientale dello Skálafjørður. E’ un porto molto trafficato da pescherecci, navi da crociera e navi da trasporto di idrocarburi (cruisemapper.com)

La fondazione del club è relativamente recente. Risale al 24 marzo 1957 per l’entusiasmo di alcuni abitanti di Nes, villaggio di 50 persone alle porte del capoluogo, che volevano dare un futuro sportivo alla propria delegazione. Il primo presidente fu Niklas Foldbo. Con lui nel consiglio sedevano Ib Haurits come vice, la tesoriera Johanna Jacobsen e la segretaria Jastrid á Roykheyggi. Ib Haurits, panettiere originario di Tvøroyri, era l’unico esperto di sport, in particolare di pallamano che fu la prima disciplina praticata. A queste si aggiunsero il badminton ed il canottaggio.

In origine il nome era Nes Sóknar Ítróttarfelag, squadra di calcio di Nes. La denominazione attuale, Nes Sóknar Ítróttarfelag Runavík, risale al 1972.

Le prime partite ufficiali di calcio vennero disputate negli anni ’60 e la prima presenza nel massimo campionato la timbrò nel 1976. Fu un esordio poco glorioso: collezionò 12 sconfitte in altrettante partite. Fino a metà degli anni ’90 fece più volte l’altalena fra prima e seconda serie.

Oggi è una delle più grandi società sportive faroesi. Conta 600 iscritti, molti dei quali sostengono la squadra con il volontariato, e un club di tifosi. Sono i simpaticissimi Guliganz.

Lo stadio dell’NSI Runavik, il Við Løkin

Il Við Løkin è il complesso sportivo di Runavik. Ospita diverse discipline anche se quelle che in origine venivano praticate in seno all’NSI si sono rese indipendenti. In particolare il canottaggio e la pallamano hanno una propria società dal 1998, rispettivamente il Kappróðrarfelagið NSÍ ed l’Hondbóltsfelagið Tjaldur.

Við Løkin
La splendida vista sul campo e oltre che si gode dalla “gradinata” del Við Løkin (koma.fo)

Conosciuto anche come Runavik Stadium, ha 2.000 posti a sedere. Può ospitare metà della popolazione della sua delegazione, però non ha l’omologazione UEFA. Per questo motivo gioca le sue partite europee al Tórsvøllur di Tórshavn o allo Svangaskarð della vicina Toftir.

Il Við Løkin è uno di quei pochi stadi al mondo che vanta una vista sul mare. Dai suoi spalti si scorgono le acque dello Skálafjørður.

La bacheca dell’NSI Runavik

Come anticipato, la storia agonistica dei gialloneri è relativamente recente. Tutti i trofei conquistati risalgono al nuovo millennio, fra cui spicca lo scudetto del 2007. L’unica eccezione è la Coppa dell’arcipelago alzata nel 1986. Fu vinta in finale per 3-1 contro il LÍF di Leirvík, storica compagine faroese che si fuse con il GÍ Gøta nel 2008 per formare il Vikingur.

Campionati faroesi: 1 (2007). E’ stato 3 volte vicecampione: 2002, 2015 e 2018.

Coppa delle Faer Oer: 3 (1986, 2002, 2017). E’ stato 5 volte vicecampione: 1980, 1985, 1988, 2004 e 2015.

Supercoppa delle Faer Oer: 1 (2008). E’ stato 1 volta vicecampione: 2018.

Klæmint Olsen
Il bomber dell’NSI Runavik Klæmint Olsen alza la Coppa delle Faer Oer conquistata nel 2017 (facebook.com)

L’NSI Runavik vanta un discreto curriculum europeo. La prima partecipazione risale al 2003 e da allora la sua presenza è stata costante. Ha mancato l’appuntamento solo 4 volte (2006, 2007, 2013, 2014).

In Europa vanta due primati, non proprio lusinghieri. Il primo è di non aver mai superato il primo turno. Il secondo è di aver preso parte al turno dove si sono segnate più reti, ben 17. E’ successo lo scorso anno nel doppio confronto con gli scozzesi dell’Hibernians, finito 1-6 in Scozia e 4-6 alle Faer Oer.

L’NSI ha anche una squadra femminile. In bacheca si contano solo le retrocessioni ed i ritiri a campionato in corso.

Curiosità e personaggi famosi

Lo sponsor

La prima parola non può che essere spesa per la Bakkafrost, lo sponsor della società. E’ un’industria faroese dedicata al salmone, con base a Glyvrar (2km da Runavik). E’ la principale azienda dell’arcipelago e l’ottavo allevamento di pesce al mondo per estensione. Ha un migliaio di dipendenti ed è quotata alla borsa di Oslo. Insomma, è una potenza economica ed il suo supporto ha garantito solidità all’NSI Runavik. Oltre ai gialloneri, è anche lo sponsor ufficiale della nazionale faroese.

Stelle del passato

Bastano tre parole per far brillare gli occhi: Jens Martin Knudsen. Sicuramente molti di noi che seguono il calcio faroese lo devono a questo simpatico portiere che scendeva in campo con una papalina in testa. Knudsen divenne celebre dopo la sua prestazione incredibile nell’epica vittoria delle Faer Oer per 1-0 contro l’Austria in un match di qualificazione agli Europei. Per i feticisti: qui potete vedere la partita integrale come trasmessa dalla TV faroese.

Jens Martin Knudsen
Jens Martin Knudsen con il suo elmetto da battaglia, un’icona del calcio faroese (havnar.blogspot.com)

Nato e cresciuto a due passi dal campo dell’NSI Runavik, ha esordito con i gialloneri e passato alle Faer Oer buona parte della sua carriera. Come tutti i giocatori faroesi dell’epoca, il calcio era un passatempo. All’epoca della sfida con l’Austria, guidava i camion che trasportavano pesci in giro per Eysturoy. La papalina che lo ha reso celebre ha iniziato ad indossarla dopo che, a 14 anni, fu vittima di una commozione cerebrale in uno scontro di gioco. La fama del suo berretto è internazionale ed è stata omaggiata anche dall’equivalente inglese di Mai Dire Goal.

Meno conosciuto ai più, ma pur sempre un pezzo importante di storia del calcio faroese è Christian Høgni Jacobsen. Attaccante, è nato nel 1980 a Runavik. Ha esordito con i gialloneri con i quali ha disputato una dozzina di stagioni, alternate da una discreta carriera nel campionato danese. Ha vinto 3 volte la classifica cannonieri del campionato faroese oltre che aver vestito 50 volte (con 2 goal) la maglia della nazionale.

Sta chiudendo la carriera nell’NSI Runavik il recordman di presenze in nazionale faroese, Fróði Benjaminsen. Difensore del 1977, ha collezionato ben 95 presenze (e 6 goal) con la nazionale.

Stelle del presente

L’uomo simbolo dell’NSI Runavik è indiscutibilmente Klæmint Olsen. Attaccante nato a Runavik nel 1990, ha sempre e solo giocato con i gialloneri. I suoi numeri sono impressionanti: 244 presenze, 161 goal. E’ stato capocannoniere del campionato faroese per 4 volte di fila: 2013, 2014, 2015, 2016. Ha collezionato anche 19 presenze con la nazionale, senza ancora provare la gioia del goal. Ci siamo più volte chiesti come mai non abbia ancora calcato palcoscenici più prestigiosi.

Come la maggior parte delle società faroesi, in panchina gli allenatori si alternano con frequenza quasi annuale. Quelli degni di nota o stranieri che hanno seduto sulla panchina dell’NSI Runavik sono pochi.

Merita menzione Abraham Løkin, classe 1959, uno dei pionieri del calcio faroese. La federazione dell’arcipelago lo aveva scelto nel 2003 come miglior calciatore faroese degli ultimi 50 anni. Ha allenato i gialloneri per tre volte, nel 1984 e nel 1986 (da giocatore/allenatore), nel 2013.

Anche il neo allenatore dell’NSI Runavik è un nome prestigioso, quello dell’islandese Guðjón Þórðarson. Da giocatore ha fatto la storia dell’IA Akranes, giocandoci più di 400 partite. La ribalta però l’ha ottenuta da allenatore. Dopo IA, KA e KR, ha allenato l’Islanda dal 1997 al 1999 per poi sbarcare nel campionato inglese: Stoke City, Barnsley, Notts County e Crewe Alexandra con intermezzo norvegese presso lo Start. Era fermo dal 2012, ma il suo è un profilo di assoluto prestigio ed è anche un padre fortunato. I suoi figli sono Bjarni, Joey e Þórður Guðjónsson, ma questa è un’altra storia…