Negli scorsi appuntamenti della nostra rubrica sulla storia del calcio islandese, abbiamo raccontato dei big match che le squadre dell’isola hanno affrontato in quasi 50 anni di partecipazioni alle coppe europee. Ora daremo uno sguardo, invece, ai rapporti che sono intercorsi tra il calcio islandese e quello italiano. Tratteremo prima delle sfide tra club, poi delle sfide tra le due rappresentative nazionali maggiori e, infine, dei giocatori islandesi che hanno calcato i campi del Bel Paese. Il primo incontro a livello di club tra team islandesi e italiani avviene molto tardi, nel 1986 nell’ambito del primo turno della Coppa dei Campioni 1986/87 e vedrà affrontarsi i campioni islandesi del Valur e quelli italiani a della Juventus.
Nella seconda metà degli anni Ottanta la Juventus era ancora una delle squadre più forti del continente e del mondo. Solo due anni prima i bianconeri si erano imposti sul Liverpool nella triste serata dell’Heysel, vincendo per la prima volta la coppa dalle grandi orecchie e trionfando, l’anno successivo, nella coppa Intercontinentale sull’Argentinos Juniors ai rigori. Nonostante i successi ottenuti negli ultimi anni, i bianconeri stavano oramai chiudendo un favoloso ciclo, che li aveva portati a vincere praticamente tutto quello che c’era da vincere. Potevano annoverare una rosa composta da campioni del calibro di Laudrup, Cabrini, Scirea e “le Roi” Platini.
A migliaia di chilometri di distanza, molto più a nord di Torino, il Valur era invece nel pieno di un ciclo vincente. I rossi della capitale, infatti, tra il 1984 e il 1988 arriveranno sempre nei primi due posti: nel 1985 e nel 1987 vinceranno l’Urvalsdeild, mentre nel 1984, 1986 e 1988 (quando però si imposero nella coppa nazionale) si dovranno accontentare della piazza d’onore. Dal 1989 i rapporti di forza nel campionato islandese cambieranno e il Valur (che subirà l’onta della retrocessione nel 1999) non salirà più sul podio fino al 2005. Prima del trionfo di quest’anno, l’ultimo allora delle aquile risaliva al 2007.
La gara d’andata si gioca al Comunale di Torino il 17 settembre 1986. I padroni di casa si presentano con la miglior formazione possibile, con tutti i big schierati, da Cabrini a Scirea, da Platini a Laudrup. I bianconeri partono subito forte e dominano fin dai primissimi minuti. La pressione juventina si concretizza al 19′ con una magia di Laudrup che, con un tiro di esterno destro da 30 metri, sorprende un impreparato Hreidarsson. Passano tre minuti ed il fuoriclasse danese trova il raddoppio in contropiede, fulminando l’estremo difensore ospite sul primo palo. Prima del fischio finale della prima frazione, Platini imbecca benissimo Aldo Serena che, scattato su filo del fuorigioco (pessima lettura della difesa del Valur), aggira Hreidarsson e deposita in fondo al sacco. 3-0 alla fine dei primi 45′ minuti di gioco.
La ripresa vede ancora i campioni d’Italia dominare ampiamente la gara. Al quarto d’ora Cabrini lascia partire un tiro rasoterra dal limite dell’area che si insacca alla sinistra del portiere islandese. La Juventus, in pieno controllo della partita, non lascia alcuna chance agli islandesi. Sei minuti dopo il poker, arriva anche la cinquina ancora con Laudrup che si porta a casa il pallone. Gli ultimi due gol arrivano nell’arco di un minuto: Vignola, subentrato a Serena, realizza di testa su bel cross dalla sinistra di Briaschi. E’ lo stesso Briaschi che sigla il definitivo 7-0 su bell’assist di Platini.
Qui di seguito potete vedere gli highlights del match.
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