Nell’entusiasmo recente per gli exploit dell’Islanda, pochi si sono accorti che il calcio femminile islandese ha varcato i confini dell’isola ben prima dei colleghi maschi. Tutto parte dalla Pepsi Max kvenna, il massimo campionato femminile islandese.

La nazionale femminile islandese ha conquistato la qualificazione agli Europei ben 7 anni prima dei colleghi uomini ed ha un curriculum internazionale di tutto rispetto. Resta la chimera della qualificazione ai mondiali. E’ dal 2007 che le vichinghe ci sono molto vicine. Nel 2011 e nel 2015 è mancato veramente un soffio. Nelle qualifiche iridate per il mondiale attualmente in corso il cammino si è fermato in maniera drammatica ad un passo dai play off.

Le giocatrici del Breidablik festeggiano la conquista del campionato femminile islandese del 2018 (mbl.is)

La Pepsi Max kvenna ha giocato un ruolo fondamentale in questo percorso. E’ una fucina continua di talenti e la tradizionale attenzione alla parità di genere dell’Islanda, che comporta trattamenti economici e sportivi pressoché uguale ai colleghi uomini, ha permesso a questo movimento di spiccare il volo.

Il format della Pepsi Max kvenna e delle altre serie

Il campionato femminile islandese si disputa dal 1972. Fino al 1984 ha avuto formule variabili, anche a gironi, in conseguenza del numero di club partecipanti che mutava ogni stagione. Si è passati indistintamente dalle 4 squadre del 1978 e del 1980 alle 11 del 1974.

Nel 1985 si è passati al format di campionato ad 8 squadre, anche se non sempre le squadre iscritte arrivavano fino alle fine del campionato.

Dopo la transizione a 9 squadre nel 2007, dal 2008 si gioca stabilmente a 10 squadre per un totale di 18 partite a stagione. Quest’anno il campionato è iniziato il 2 maggio e terminerà il 21 settembre.

Ha la stessa struttura l’Inkasso-deild kvenna, la Serie B femminile: 10 squadre per 18 partite stagionali. La prima partita si è giocata il 5 maggio e l’ultima si disputerà il 20 settembre.

L’ultimo livello del calcio femminile islandese è la 2.deild kvenna, la Serie C femminile. Questo campionato varia ancora di anno in anno in funzione del numero di squadre partecipanti. Nel 2019 le squadre iscritte sono 7 per un totale di 12 partite disputate fra maggio e settembre.

Le coppe del calcio femminile islandese

Le competizioni federali coincidono fra uomini e donne. La Mjólkurbikar kvenna è la versione femminile della Coppa d’Islanda.

Esiste anche la Lengjubikar kvenna, la Coppa di Lega femminile. E’ divisa in tre livelli. Il livello A è un campionato a turno unico disputato fra le prime 6 del campionato precedente. Quest’anno hanno vinto le ragazze del Valur.

Il livello B è un altro campionato a 6 squadre a turno unico, composto dalle altre 4 squadre di prima serie e dalle prime 2 di seconda serie. Quest’anno ha vinto il Fylkir.

Le ragazze del Throttur Reykjavik festeggiano la conquista della Lengjubikarinn C (ksi.is)

Infine il livello C è diviso in gironi con semifinali e finali fra le migliori 4. Quest’anno i gironi erano 3, 2 da 5 squadre e 1 da 4. A trionfare sono state le ragazze del Thróttur Reykjavík, ai rigori, dopo aver chiuso i tempi regolamentari per 4-4 sul Tindastóll.

Infine, rispetto ai colleghi uomini, i club femminili islandesi hanno una buona tradizione nelle coppe europee. Basti pensare che quest’anno il Þór/KA, che ha partecipato alla UEFA Women Champions League in virtù della vittoria dello scudetto 2017, ha passato la fese a gironi. Le ragazze di Akureyri si sono arrese con onore alla corazzata Wolfsburg, dove milita la capitana della nazionale Sara Björk Gunnarsdóttir, nel primo turno ad eliminazione diretta.

La composizione della Pepsi Max kvenna, Inkasso-deild e 2.deild

Nella massima serie del calcio femminile islandese troviamo molte similitudini con il campionato maschile. Le 10 squadre impegnate sono: Valur, Breiðablik, Þór/KA, ÍBV, Stjarnan, Selfoss, Fylkir, Keflavík, HK/Víkingur, KR.

Le 10 squadre di Inkasso-deild kvenna sono: Þróttur, FH, ÍA, Tindastóll, Augnablik, Grindavík, Afturelding, Haukar, Fjölnir, ÍR.

Le 7 squadre di 2.deild kvenna sono: Völsungur, Grótta, Fjarðab/Höttur/Leiknir, Álftanes, Hamrarnir, Sindri, Leiknir R.

L’albo d’oro del calcio femminile islandese

Il calcio femminile islandese è tinto del biancoverde del Breidablik. Ecco chi si è aggiudicato i 47 titoli nazionali assegnati fino ad oggi:

Breiðablik Kopavogur, 17: 1977, 1979, 1980, 1981, 1982, 1983, 1990, 1991, 1992, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2005, 2015, 2018
Valur Reykjavík, 10: 1978, 1986, 1988, 1989, 2004, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010
KR Reykjavík, 6: 1993, 1997, 1998 1999, 2002, 2003
FH Hafnarfjörður 4: 1972, 1974, 1975, 1976
Stjarnan Garðabær 4: 2011, 2013, 2014, 2016
ÍA Akranes 3: 1984, 1985, 1987
Thór Akureyri 2: 2012, 2017
Ármann Reykjavík 1: 1973

La storia dell’Ármann Reykjavík è alquanto curiosa. Si tratta di una polisportiva ed in Islanda è una vera e propria istituzione sportiva. E’ la principale scuola di glima, una lotta vichinga praticata da secoli.

Valur, 13: 1984, 1985, 1986, 1987, 1988, 1990, 1995, 2001, 2003, 2006, 2009, 2010, 2011
Breiðablik, 12: 1981, 1982, 1983, 1994, 1996, 1997, 1998, 2000, 2005, 2013, 2016, 2018
ÍA Akranes, 4: 1989, 1991, 1992, 1993
KR Reykjavík, 4: 1999, 2002, 2007, 2008
Stjarnan, 3: 2012, 2014, 2015
ÍBV Vestmannæyja, 2: 2004, 2017

Le star della Pepsi Max kvenna

Contrariamente alla nazionale maschile, la nazionale femminile islandese pesca molto nel campionato locale. In proporzione il livello del campionato è più alto e non di rado capita che sia calcato da atlete di nazionali prestigiose.

La nostra Marta Carissimi, centrocampista con 55 presenze in nazionale, ha vinto campionato e coppa d’Islanda con lo Stjarnan nel 2014. Le due nazionali messicane Blanca Sierra e Sandra Mayor sono da anni una colonna del Þór/KA e Akureyri è diventata la loro casa.

Blanca Sierra e Sandra Stephany Mayour del Thor KA. La seconda è stata capocannoniere del campionato nel 2017 (eluniversal.com.mex)

Tornando alla nazionale femminile, delle 22 convocate per il doppio match contro la Finlandia dello scorso giugno, ben 14 militano in Pepsi Max kvenna e sono equamente divise fra Valur e Breidablik. Le più conosciute sono le due bomber Berglind Björg Þorvaldsdóttir (Breidablik, 41 presenze e 4 goal) e Fanndís Friðriksdóttir (Valur, 102 presenze e 15 goal), entrambe di passaggio in Islanda dopo esperienze in giro per il mondo. A loro due aggiungiamo Elín Metta Jensen, classe 1995, attuale capocannoniere del campionato e da sempre al Valur.

Fra le giocatrici del campionato islandese, il record di presenze è detenuto dalla mitica Margrét Lára Viðarsdóttir (Valur, 121 presenze, terza di sempre) così come quello di goal segnati (78, migliore di sempre).

Elín Metta Jensen ha esordito a 15 anni nel 2010 nel Valur, unica squadra per cui ha giocato (mbl.is)

Tante le giovanissime, quasi tutte di scuola Breidablik. Il talento più interessante è quello di Agla María Albertsdóttir, classe 1999, che conta già 25 presenze e 2 goal con l’Islanda. Occhi puntati anche su Hlín Eiríksdóttir, centrocampista del 2000 del Valur dotata di buona tecnica e vizio del goal.