Le ragazze di Pætur Smith Clementsen vengono sconfitte anche nel quarto match del Gruppo 5 di qualificazione ai mondiali di Francia 2019. Al Mestni Stadion di Aidùssina, le slovene si impongono per cinque reti a zero. Tuttavia, è una sconfitta che va analizzata in maniera differente dalle precedenti tre, come dicevamo nel resoconto di ieri. Ecco le pagelle delle faroesi scese in campo a “due passi” dall’Italia.

Ansy Sevdal contro il Lussemburgo (Álvur Haraldsen – in.fo).
Anna Sunadóttir Hansen 5,5: come spesso accade, avrebbe potuto fare meglio in almeno due dei goal presi e allo stesso tempo salva il risultato da un passivo ancora più pesante.
Birna Tummasardóttir Johannesen 6: sufficienza piena. Il terzino delle neo campionesse faroesi dell’EBS/Skála gioca sulla fascia che non è solita presidiare. Naturalmente, spinge meno di Johannesen ma fa un ottimo lavoro difensivo. In 93 minuti, concede solo una volta a Mateja Zver (ex Þór/KA) di rientrare sul destro e calciare in porta.
Lív Finnbogadóttir Arge 5,5: non è abituata a giocare con Lervig, ma l’intesa è stata buona. Purtroppo per lei, ieri ha pagato qualche incertezza nelle marcature in area piccola.
Arnborg Lervig 6: contro ogni previsione, la centrale dell’ÍF/Víkingur gioca titolare. Non fa assolutamente rimpiangere un monumento come Súsanna Maria Hansen, ma neanche Birita Bergsdóttir Nielsen. Non ci sentiamo di darle la colpa per il primo goal perché Lara Prašnikar è semplicemente più veloce. Successivamente vince parecchi duelli.
Ásla Johannesen (fino al 92°) 6: una prova quasi sufficiente nei primi 45 minuti dove viene confermata nell’inedito ruolo di terzino sinistro o, a seconda dei punti di vista, viene impiegata per la prima volta in quella posizione. Contro la Germania era la quinta di sinistra, ieri la quarta. Ha difeso bene ed è una cosa che a lei non viene per forza richiesta. Nella seconda frazione, torna al suo ruolo abituale e ci fa vedere di cosa è capace.
Eyðvør Klakstein 5,5: meno ispirata del solito, ma anche con pochi palloni da giocare. Si è sacrificata molto in fase difensiva e questo, ovviamente, è da apprezzare.
Olga Kristina Hansen 5,5: siamo abituati a vederla davanti alla difesa e lanciare in profondità le compagne. Come mezzala, per essere la prima volta, può andare bene. Del resto, nessuno chiede inserimenti alla Ansy Sevdal.
Rannvá Biskopstø Andreasen (fino al 65°) 6: il capitano può anche giocare in porta, per noi è sempre un piacere poterla vedere. È l’esempio da seguire per le più giovani e così facendo potrebbe giocare fino a 40 anni.
Anna Sofía (Ansy) Sevdal 6,5: è la migliore in campo e ieri nessuno le ha chiesto di fare grandi cose. Ha giocato con un tutore perché è ancora reduce dall’infortunio al ginocchio con il suo EBS/Skála in 1.deild. Spinge bene in avanti, calcia in porta, corre, è la prima a tornare dietro. Sfortunata nella deviazione che porta al secondo goal di Prašnikar, ma non cambia la prestazione generale.
Heidi Sevdal 6: nel primo tempo è una delle più positive. Il secondo tempo sarebbe da 7, perché ha cercato a tutti i costi di costruire azioni pericolose e quando parte palla al piede è imprendibile. Ciò nonostante, dovendo fare la media, diamo mezzo voto in meno perché da lei ci aspettiamo sempre quel qualcosa in più.
Milja Reinert Simonsen (fino al 45°) 5,5: sicuramente, sarebbe bello vederla in campo più spesso. In ogni caso, ieri ha giocato fino al 45° come prima punta e non ha avuto molti palloni giocabili.
Katrina Akursmørk (dal 45°) 6: È entrata per difendere nel vero senso della parola sulla fascia sinistra e permettere più libertà a Johannesen. Il piano riesce bene.
Laila Pætursdóttir (dal 65°) 5,5: Pochi palloni giocabili per la centrocampista del B68. È anche vero che è stata servita poco dalle compagne di squadra, quando lei era sempre in agguato sul secondo palo.
Rebekka Fjallsá Benbakoura (dal 92°) ng: naturalmente, non si può esprimere un giudizio su un solo minuto però siamo molto felici per aver, finalmente, assistito al suo esordio in nazionale maggiore.
Pætur Smith Clementsen 6: altro cambiamento nel sistema di gioco. Nel complesso funziona bene e le opportunità date ad alcune giocatrici hanno dato risposte positive.
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