Non solo calcio maschile: come chi ci segue da tempo sa già, da poco più di un anno ci occupiamo, già dai tempi del blog, anche di calcio femminile. Proprio tra pochi giorni scatta un appuntamento molto importante, ovvero l’Algarve Cup, uno dei tornei internazionali di maggior spicco. Ovviamente partecipa anche l’Islanda, e ci sembra giusto fare il punto della situazione sulla Nazionale islandese e su questa competizione.

L’Islanda protagonista nella scorsa edizione dell’Algarve Cup.
L’Islanda e l’Algarve Cup
La Nazionale islandese femminile, che è cresciuta parecchio negli ultimi anni, non è nuova alla partecipazione in questa competizione. Lo scorso anno, sul nostro vecchio blog, vi abbiamo narrato le gesta dell’Islanda femminile nell’Algarve Cup 2017. Quell’avventura finì con un nono posto, dopo due pareggi e una sconfitta nel girone eliminatorio con Spagna, Norvegia e Giappone. Poi la vittoria con la Cina sancì il nono posto finale.
L’Islanda comunque ha già raggiunto risultati di livello nella rassegna portoghese, sebbene non sia mai riuscita a vincerla. Il punto più alto l’ha toccato nell’edizione 2011, quando le Stelpurnar okkar vennero sconfitte in finale dagli Stati Uniti. In due circostanze, invece, l’Islanda riuscì a classificarsi al terzo posto: nel 2014 (2-1 alla Svezia) e nel 2016 (vittoria ai rigori sulla Nuova Zelanda). Insomma, pur non avendo mai trionfato nell’Algarve Cup, ci sono buoni precedenti.
Le convocate: un mix di esperienza e gioventù
L’Islanda è cambiata abbastanza dalla spedizione agli Europei olandesi dello scorso anno. L’avventura in Olanda è stata piuttosto deludente, con un solo gol segnato e un gioco spesso latitante. Anche l’ultima amichevole contro la Norvegia ha mostrato come alla Nazionale allenata dal ct Freyr Alexandersson sembri mancare qualcosa. Per la competizione che da qui a pochi giorni si disputerà in Portogallo, il tecnico ha scelto di affidarsi sia a giocatrici esperte che a giovani – a volte anche giovanissime. Per questa Algarve Cup ci sarà spazio addirittura per due millennials, nel senso di giocatrici nate dopo il 2000. Ci stiam facendo vecchi…
C’è anche Sara Björk Gunnarsdóttir
Scherzi a parte, le convocazioni rappresentano un bel mix di esperienza e gioventù. Solo otto delle ventitré selezionate dal commissario tecnico sono nate negli anni Ottanta, ma sono nomi di prim’ordine. La difesa si regge ancora sull’esperienza di Sif Atladóttir, classe ’85 e tra le migliori all’Europeo. Non poteva mancare neanche Guðbjörg Gunnarsdóttir, in porta, così come altre “vecchiette” come Hallbera Gudný Gísladóttir e Rakel Hönnudóttir. C’è la capitana Sara Björk Gunnarsdóttir (classe ’90), alfiere del Wolfsburg e quasi 120 presenze in Nazionale: nell’amichevole in Norvegia era assente per infortunio. Non ci saranno, invece, due vecchie volpi del gol come Harpa Þorsteinsdóttir e Margrét Lára Viðarsdóttir, e mancherà l’altra stella Dagný Brynjarsdóttir, reduce dalla maternità.

Sara Björk Gunnarsdóttir, capitana dell’Islanda, qui con la maglia del Wolfsburg.
E poi ci sono le giovani: si va dalle 2000 Guðný Árnadóttir (FH) e Hlín Eiríksdóttir (Valur) alla promettente ’99 Agla María Albertsdóttir, già presente agli Europei in Olanda. Occhio anche alla ’97 Ingibjörg Sigurðardóttir, difensore del Djurgarden che sembra avere grossi margini di miglioramento.

Agla María Albertsdóttir, uno dei giovani talenti della Nazionale, qui in azione con la maglia dello Stjarnan.
La lista completa
Andiamo dunque a vedere la lista completa, comunicata qualche giorno fa dalla KSI, la Federcalcio islandese. Ecco la lista delle 23 convocate di mister Alexandersson per la Algarve Cup:
Portieri: Guðbjörg Gunnarsdóttir, Sandra Sigurðardóttir, Sonny Lára Þráinsdóttir.
Difensori: Anna Björk Kristjánsdóttir, Sif Atladóttir, Glódís Perla Viggósdóttir, Ingibjörg Sigurðardóttir, Hallbera Gudný Gísladóttir, Selma Sól Magnúsdóttir, Anna Rakel Pétursdóttir, Guðný Árnadóttir.
Centrocampisti: Rakel Hönnudóttir, Gunnhildur Yrsa Jónsdóttir, Sara Björk Gunnarsdóttir, Andrea Mist Pálsdóttir, Sandra María Jessen, Andrea Rán Hauksdóttir.
Attaccanti: Katrín Ásbjörnsdóttir, Sigrún Ella Einarsdóttir, Hlín Eiríksdóttir, Fanndís Friðriksdóttir, Agla María Albertsdóttir, Svava Rós Guðmundsdóttir.
Un girone di ferro
Va detto che la sorte non è stata benevola con le islandesi, che si sono ritrovate in un girone di ferro. Severo il sorteggio dell’Algarve Cup di quest’anno, che vedrà opposte all’Islanda avversari di primissimo livello. Peraltro, il Giappone vicecampione del mondo ha già affrontato le islandesi nella scorsa Algarve Cup, vincendo 2-0. Olanda e Danimarca, tuttavia, non sono certamente da meno. Le olandesi arrivano dall’Europeo vinto in casa, grazie a una straripante Lieke Martens – in questo momento tra le giocatrici più forti al mondo. E non dimentichiamoci della Danimarca, finalista nell’Europeo olandese, squadra sì fisica ma anche tecnica.
Insomma, le possibilità di passare il girone oggettivamente non sono moltissime, anche al netto delle assenze. Nell’Algarve Cup, però, tutto può succedere e l’Islanda ha già dimostrato di potersela giocare con tutte.
Le prospettive nell’Algarve Cup
Lo abbiamo detto, le prospettive per questa Algarve Cup non sono particolarmente rosee, visto che le possibilità di andare avanti non sono altissime. Questa competizione, tuttavia, è importante per riprendere confidenza con un calcio internazionale di un certo livello. Dopo la prestazione piuttosto scadente offerta agli Europei, è il tempo di far vedere come l’Islanda sia la stessa che ha battuto la Germania nel match di qualificazione ai prossimi Mondiali. Tra l’altro, c’è da ricordare come l’Islanda femminile non si sia ancora mai qualificata ai Mondiali, dunque la strada verso la prossima rassegna intercontinentale passa anche da questa Algarve Cup.
Al tempo stesso, la rassegna portoghese servirà alle ragazze di Freyr Alexandersson per fare esperienza. Come abbiamo detto, dobbiamo pur sempre ricordarci che in questa Islanda ci sono parecchie giovani, dunque una competizione del genere sarà utile in ottica futura. Insomma, in casa Islanda si guarda avanti, ma non è da escludere neanche che questa Algarve Cup possa portare belle notizie. Certo, non sarà semplice, ma mai dire mai…
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