Domani potrebbe essere un giorno storico per il calcio islandese nazionale. Questa volta, però, non ci riferiamo alle gesta della Nazionale del ct Erik Hamrén (che da poco ha sostituito Heimir Hallgrímsson), bensì alla selezione femminile. Un fatto che forse potrà sorprendere molti lettori italiani, ma non coloro che ci seguono da tempo. In ogni caso, le ragazze allenate dal ct Freyr Alexandersson si sono già qualificate in diverse occasioni agli Europei di categoria (c’erano anche nell’ultima edizione del 2017, e ve ne parlammo ai tempi del blog). Mai, tuttavia, sono riuscite a partecipare ai Mondiali. Almeno fino a questo momento, visto che avranno l’occasione di centrare questo traguardo già domani, in caso di vittoria contro la Germania.

Foto della Nazionale islandese femminile a margine di una recente amichevole contro il Brasile.
Calcio maschile o femminile: in Islanda è uguale
Quello che forse non tutti sanno, e che ci piace ribadire, è che tutta questa distinzione tra maschile e femminile in Islanda non c’è. Anzi. Basta scorrere siti e giornali islandesi per accorgersene: il calcio femminile ha circa lo stesso spazio di quello maschile. Da noi tutto questo, ovviamente, sarebbe fantascienza, ma si sa, i popoli scandinavi sono più abituati e notoriamente più predisposti a un certo tipo di mentalità. In ogni caso, va specificato che questa parità non è solo a livello di forma, ma è anche sostanziale – o quasi. A testimoniarlo sono i numeri che accompagnano le partite della Pepsideild femminile, che competono con quelli dei loro colleghi uomini. Parliamo ovviamente di numeri sugli spalti. Anzi, non è raro vedere partite di cartello del campionato femminile maggiormente seguite rispetto a gare della Pepsideild maschile non di alta classifica. Insomma, una piccola differenza di interesse forse sussiste, ma è comunque minima.
Tutto questo si riflette anche nell’interesse per la Nazionale: anche le ragazze eseguono l’ormai arcinoto Viking Clap (non chiamatelo Geyser Sound o ci arrabbiamo!), e anche loro sono seguite in massa dai tifosi islandesi. Pure qui lo testimoniano i numeri: agli Europei femminili del 2017, l’Islanda era tra le Nazionali con il maggior numero di tifosi al seguito. Per il match di domani contro la Germania, manco a dirlo, ci si aspetta lo stadio pieno. Uno stadio che non è uno qualsiasi, ma il Laugardalsvöllur di Reykjavík, dove vengono disputate tutte le gare della Nazionale. Come detto, l’impianto sarà gremito in ogni ordine di posto: del resto è una partita storica. Un’altra cultura, certo, ma dalla quale abbiamo molto da imparare.
Nazionale femminile: un cammino quasi perfetto
Le Stelpurnar okkar, vale a dire “le nostre ragazze” in islandese: come hanno fatto ad arrivare a giocarsi l’accesso diretto ai Mondiali? Il cammino della squadra del ct Alexandersson è stato quasi perfetto: 16 punti su 18 a disposizione, frutto di cinque vittorie e un solo pareggio (in Repubblica Ceca). Anche i numeri sono decisamente dalla parte di capitan Gunnarsdóttir e compagne: 21 reti messe a segno, solo 3 subite. Soltanto la Germania ha fatto meglio in termini di differenza reti, anche se le teutoniche hanno un punto in meno. Questa Islanda ricorda un po’ la squadra maschile, anche se (forse) con addirittura un pizzico di talento in più. Come i loro colleghi, anche le ragazze sono una Nazionale molto fisica, con alcune individualità interessanti dalla cintola in su. Occhio anche alla difesa, che oltre a essere efficace e collaudata, sa anche essere prolifica. A conferma di quanto diciamo, ricordiamo che nell’ultimo match di qualificazione l’Islanda ha sconfitto la Slovenia per 2-0, con doppietta di Glodís Perla Viggósdóttir. Che fa appunto il difensore centrale. E scusate se è poco.
Ricordiamo, tra l’altro, che nello stesso raggruppamento è presente la piccola selezione femminile delle isole Fær Øer, altra squadra che seguiamo da vicino. Il livello è decisamente più basso, ma già il fatto che le faroesi abbiano superato il gironcino preliminare è indice di come il movimento femminile stia crescendo anche nell’arcipelago feringio.
…e un dolce déjavu!
L’impresa più grande di questo cammino, però, resta la vittoria contro la Germania per 3-2, in casa delle tedesche. Certo, da allora sono cambiate tante cose, tra cui la guida tecnica della Germania, prima diretta da Steffi Jones e ora passata a Horst Hrubesch. Sicuramente la gara d’andata è un ricordo davvero molto dolce, merito anche della doppietta di Dagný Brynjarsdóttir, tra le stelle di questa Nazionale (l’altro gol è stato siglato da Elín Metta Jensen). Va ricordato tuttavia che Brynjarsdóttir non ci sarà in questa sfida, in quanto alle prese con la maternità.

Nel match d’andata in Germania, l’Islanda si è imposta con uno storico 3-2.
Questo déjavu, per quanto meraviglioso, non deve però distrarre le ragazze dall’obiettivo: la Germania è pur sempre una delle squadre più forti del mondo, e come unico obiettivo avrà la vittoria. Per le islandesi non sarà facile, ma le ragazze allenate da Alexandersson hanno dimostrato che l’impresa è possibile.
Altre modalità per qualificarsi
Le ragazze non dovranno fare calcoli in campo domani, ma a ricapitolare la situazione e le possibilità di qualificazione ci pensiamo noi. Del resto sì, la gara con la Germania sarà probabilmente decisiva, ma non dimentichiamoci che non è l’ultima partita del girone, visto che l’ultima giornata si disputerà martedì 4 settembre. Le tedesche infatti nell’ultimo turno affronteranno le isole Fær Øer, con tre punti praticamente sicuri. Più difficile l’ultimo impegno delle islandesi, che giocheranno sì in casa, ma contro la Repubblica Ceca, la stessa che, nel match di andata, ha costretto le nordiche al pari.
Ma esattamente, come ci si qualifica al Mondiale? L’Islanda, come detto, potrebbe festeggiare già sabato, qualora sconfiggesse nuovamente la Germania. In tal caso, le islandesi si porterebbero a +4 e sarebbero irraggiungibili per le tedesche. In alternativa, per conservare il primo posto, basterebbe pareggiare con la Germania e poi battere la Repubblica Ceca. Se poi l’Islanda dovesse arrivare seconda nel girone, le speranze non sarebbero perdute, perché le quattro migliori seconde accederebbero ai playoff. Qui si darebbe vita a una sorta di mini torneo, con semifinali e finale: la vincitrice dei playoff conquisterebbe il diritto di accedere ai Mondiali.
Programma e classifica
Venerdì 31 agosto: Repubblica Ceca-Slovenia
Sabato 1 settembre: Islanda-Germania
Martedì 4 settembre: Isole Fær Øer-Germania
Martedì 4 settembre: Islanda-Repubblica Ceca
CLASSIFICA: Islanda 16, Germania 15, Repubblica Ceca 10, Slovenia 6, Isole Fær Øer 0.
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