Ieri si è disputata, a La Manga, in Spagna, un’amichevole tra Norvegia e Islanda, di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi. Amichevole di un certo prestigio in campo femminile, visto che la Norvegia ha una certa importanza nello scacchiere internazionale, e che l’Islanda sta crescendo con continuità.
Va detto che le islandesi arrivavano a questo impegno con tante assenze: ultima, ma non ultima, quella della centrocampista del Wolfsburg e capitana della Nazionale, Sara Björk Gunnarsdóttir. Con lei, assenti anche la numero 10 Dagný Brynjarsdóttir, in maternità, oltre a Elín Metta Jensen e Sigríður Lára Garðarsdóttir. Il match comunque è servito al tecnico Freyr Alexandersson per sperimentare nuove soluzioni in vista dell’Algarve Cup e dei prossimi impegni nelle qualificazioni mondiali.

Fanndís Friðriksdóttir, qui in rete contro la Svizzera agli scorsi Europei. Inutile, ai fini del risultato, il suo gol che è valso il momentaneo 1-0 ieri contro la Norvegia.
Un primo tempo di illusioni
Al netto delle assenze, l’Islanda ha cominciato il match con un’aggressività incredibile, prendendo alte le giocatrici della Norvegia e impedendo loro di ragionare. Tale approccio ha sorpreso le avversarie, conducendole all’errore. Già al 3′, infatti, il vantaggio dell’Islanda, proprio in seguito a un errato disimpegno di Thorisdottir (o Þórisdóttir se vogliamo scriverla all’islandese). Bravissima ad approfittarne Sandra Maria Jessen, che ha servito un assist d’oro a Fanndís Friðriksdóttir per la rete del vantaggio. Dopo la rete dell’1-0, però, l’Islanda ha prestato il fianco alle iniziative delle norvegesi, che han preso coraggio. L’impressione è che le Stelpurnar Okkar si siano accontentate troppo dell’1-0, pur concedendo tutto sommato poco alle norvegesi, pericolose con Synner Jensen in un paio di circostanze, ma nulla di più. Nel finale di tempo, però, la beffa: le norvegesi sono riuscite a sfruttare un buco tra centrocampo e difesa dell’Islanda, con Jensen che ha regalato il pari alla formazione in maglia bianca su cross dalla destra.
Norvegia più decisa nella ripresa
Il secondo tempo è iniziato in pieno equilibrio tra le due formazioni. L’impressione che si ha avuto sin da subito, tuttavia, ha visto una Norvegia più tonica, più decisa e più concentrata. In particolare, il gioco delle norvegesi è parso più fluido, con un centrocampo più abile in fase di costruzione, mentre l’Islanda più spesso ha giocato con lanci lunghi a scavalcare la metà campo, per l’inserimento delle ali. Va però ammesso, con onestà, che l’azione delle norvegesi è stata più continua e decisa, e che il gol del vantaggio è stato tutto sommato meritato. Questo è arrivato poco dopo il quarto d’ora, dopo un cross dalla sinistra: decisivo, purtroppo, uno svarione difensivo, trasformato in rete da una bella girata di Synner Jensen. Doppietta dunque per l’attaccante norvegese. Da qui in poi, l’Islanda non è riuscita a reagire più di tanto, mentre la Norvegia ha controllato senza difficoltà. Anzi, le norvegesi hanno anche sfiorato il 3-1, andando vicine nuovamente al gol in un paio di circostanze.
Tirando le somme, è un match amichevole che denuncia qualche mancanza nell’Islanda. In particolare a centrocampo è sembrato che mancasse qualcosa, complice l’assenza di Gunnarsdóttir. L’esperimento del centravanti arretrato, con due punte larghe, può funzionare, ma forse non era la gara adatta. Per il resto si sono viste comunque alcune cose buone, come ad esempio l’approccio nel primo tempo, che però ha peccato in continuità. Vedremo cosa succederà all’Algarve Cup, ma è chiaro che gli infortuni possono pesare.
Tabellino:
Norvegia – Islanda 2-1
(3′ Friðriksdóttir (I), 42′, 61′ Jensen (N))
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