Nei giorni scorsi, sulla nostra pagina Facebook, vi abbiamo riportato il primo trasferimento della storia di un giocatore faroese in Italia. Si tratta dell’attaccante Páll Klettskard (tra l’altro 14 presenze in Nazionale), proveniente dal KÍ, squadra di Klaksvík. Il giocatore è stato già presentato dalla sua nuova compagine di appartenenza, il Breno, che partecipa al campionato di Eccellenza lombarda. A tal proposito, abbiamo avuto l’opportunità di fare una chiacchierata con Enrico Dalè, direttore sportivo della squadra, nonché artefice principale del colpo Klettskard. Quella che vi proponiamo è un’esclusiva targata Freezeland.it! Buona lettura.

Enrico Dalè, direttore sportivo del Breno.
Buonasera signor Dalè. Lei arriva qui dopo esperienze con squadre importanti, tra cui anche il Parma. Cosa le hanno lasciato piazze e ambienti di lavoro di categoria superiore, come quelli di Parma e Cremona?
Buonasera. Ho iniziato la mia carriera come “scout” ed ho avuto l’opportunità di lavorare con Direttori Sportivi importanti (tra cui Pasquale Sensibile, Sandro Turotti e Bortolo Pozzi). Ma l’esperienza fondamentale nella mia breve carriera nel calcio è stata la Promozione conquistata dal mio Mantova nel 2011: presi la direzione tecnica del club in estate e vincemmo il campionato di Serie D, in mezzo a mille problemi, poiché il club ripartiva dopo il fallimento della stagione precedente. I tre anni alla Us Cremonese sono stati importanti per la mia crescita professionale, mentre a Parma le cose non sono andate come avrei voluto.
Come è nata e come si è sviluppata la trattativa Klettskard?
La trattativa per Pall Klettskard è nata quest’estate; c’è stata la convergenza di diversi fattori che hanno portato alla riuscita della stessa. Il giocatore era in scadenza di contratto, voleva un’esperienza diversa dalle precedenti e c’era la mia volontà di inserire questo giocatore nel nostro roster.
Che impressione le ha fatto il giocatore dal punto di vista tecnico e umano, se c’è stata l’occasione di verificare quest’ultimo aspetto?
Mi ha fatto un’ottima impressione a livello umano. Tecnicamente lo conoscevo già molto bene.
Cosa vi ha spinto a cercare il giocatore nel campionato faroese? E’ stata una semplice casualità o è stato frutto di un’operazione di scouting studiata?
Sono nato “scout” e come tale, da anni, credo nella “specializzazione” di questo lavoro in alcuni mercati. Non credo all’osservatore “universale”. I mercati del Nord Europa sono quelli che seguo abitualmente da anni. Ho visto decine di partite tramite video, anche in questa stagione, del campionato delle Far Oer e quindi l’ingaggio di Klettskard è risultato solo il frutto del lavoro condotto in precedenza.
Le è capitato di visionare altri giocatori faroesi che potrebbero essere interessanti per la dimensione del Breno?
Assolutamente sì, ma non posso fare alcun nome. Chiaramente ogni mercato ha più o meno importanza a seconda del club per il quale si lavora.
Di conseguenza, viene spontaneo chiedersi: che tipo di relazioni avete con il calcio faroese e in generale nordico? C’è qualche sorta di canale preferenziale?
Da tanti anni seguo i campionati del Nord Europa; naturalmente, col tempo, si sviluppano relazioni con operatori di mercato e club.
A proposito di calcio nordico: noi seguiamo con estrema attenzione anche il movimento islandese. Giocatori islandesi ne avete mai trattati?
Nell’estate del 2011 ero in Islanda a vedere un Torneo U17 per la Us Cremonese. Gli scout italiani erano tre. Al ritorno da quel viaggio, trattammo un giocatore per la prima squadra (oggi è un giocatore importante) e vennero a fare un “trial” a Cremona Viktor Jonsson (94) e Stefan Palsson (95) (i due oggi militano rispettivamente nel Thróttur e nell’ÍR, ndr). Il primo giocava già titolare nel suo club, il secondo era il centravanti della Nazionale U17 che arrivò alle fasi finali dell’Europeo. All’epoca, predissi una crescita esponenziale dell’Islanda e credo di averci visto bene. Il mio Direttore dell’epoca, Sandro Turotti (ora alla Pro Patria), ve lo potrà confermare.
E’ idea comune che i calciatori nordici siano più adatti a un calcio agonistico come quello inglese. Storicamente, abbiamo avuto diversi danesi di livello in Italia: penso ai fratelli Laudrup, Helveg o Jorgensen negli anni ’90, o più di recente ad Andersen nella Sampdoria. Senza contare svedesi come Brolin, Kenneth Andersson, Ibrahimovic. C’è qualcosa di vero nella predilezione degli scandinavi per il calcio inglese, o secondo lei sono tipologie di giocatori che potrebbero essere sfruttate meglio in Italia?
Credo che il calcio di oggi sia “globalizzato” e quindi categorie del passato le trovo superate. Credo anche che il calcio italiano sia sopravvalutato e che nel Nord Europa si possano trovare talenti importanti.
Avete aspettative particolari sul giocatore, e se sì, c’è del timore nel fatto che Klettskard possa aver bisogno di tempo per adattarsi all’Italia?
Penso che Klettskard avrà bisogno di un periodo di ambientamento alla categoria e al calcio italiano. Non ho dubbi sul suo valore, ma dobbiamo essere bravi noi, come club, ad inserirlo nel più breve tempo possibile. Arriva a Breno perché pensiamo possa essere un giocatore importante anche in ottica futura, per le prossime stagioni.
Vi siete occupati anche dell’inserimento del giocatore fuori dal campo? Ad esempio per quanto riguarda vitto, alloggio e aspetto lavorativo, visto che comunque parliamo di una categoria come l’Eccellenza.
Stiamo cercando di dargli tutta l’assistenza fuori dal campo di cui ha bisogno. Siamo un club di quinta divisione, ma tutti coloro che lavorano per il club hanno l’ambizione di portare la loro professionalità in una categoria dilettantistica.
Che obiettivi avete per questa stagione? Pensate che Klettskard, grazie al Breno, possa nuovamente ritagliarsi uno spazio in Nazionale?
L’obiettivo del Breno è competere ad alto livello e salire di categoria. L’ingaggio di Páll Klettskard testimonia l’ambizione del club e la strategia di mercato della suddetta Direzione Sportiva, che è quella di fare un mercato macro-regionale, a tratti anche europeo, nel caso ci siano delle opportunità.
Non sono presenti commenti.