Se un giocatore indossa la maglia del proprio club per ben 25 anni, colleziona 199 presenze in gare ufficiali, 52 clean sheets e 2 votazioni come Man of the Match, non può che diventare una leggenda per quella squadra. Il nostro amico e appassionato lettore Lorenzo Bigo ha avuto l’onore e il piacere di realizzare un’intervista a John Kreutzmann, ex portiere e capitano del B-67 Nuuk, la squadra più titolata di Groenlandia. Le sue impressionanti statistiche (impreziosite anche da ben 14 gol segnati tra il 2003 e il 2008, quando venne impiegato come giocatore di movimento), gli hanno garantito di diritto l’accesso nella Hall of Fame del suo club e del calcio groenlandese. A tutto questo, il 25 aprile 2021 John Kreutzmann ha aggiunto anche la vittoria del campionato groenlandese di futsal con la squadra oldboys del B-67 segnando anche 4 goal.

John Kretuzmann, fresco vincitore del campionato del 2008 (foto gentilmente concessa a Lorenzo Bigo dallo stesso Kreutzmann).
- Prima di tutto, buongiorno John, come stai?
- Ciao Lorenzo, nonostante le restrizioni a seguito dell’epidemia di Coronavirus sto bene, grazie.
- Qual è il tuo lavoro nella vita di tutti i giorni a parte essere stato per tanti anni il portiere titolare del B-67?
- Lavoro nell’ufficio comunale a Nuuk. Mi occupo di finanza.
- Ci puoi riassumere la tua carriera nel B-67?
- Ho iniziato a giocare nel B-67 fin da quando avevo 6 anni. Nel 1991 ho esordito in prima squadra e abbiamo concluso il campionato al quarto posto. Fino al 2013 sono stato il portiere titolare del club ma nel 2003, nel 2005 e nel 2007-2008 sono stato giocatore di movimento nel ruolo di esterno di centrocampo. Mi sono ritirato nel 2015 dalla prima squadra. In totale ho vinto 11 campionati con il B-67.
- Hai perseguito una carriera come allenatore una volta ritirato? Sei comunque rimasto nel B-67 o hai avuto esperienze anche in altre squadre?
- Forse tra qualche anno mi piacerebbe iniziare ad allenare. Sono sempre rimasto legato ai colori del B-67.
- Quali sono stati secondo te i migliori compagni di squadra con cui ti sei trovato a giocare nel B-67? E quale è stato l’avversario più forte che hai affrontato?
- I miei compagni più forti nel B-67 sono stati sicuramente Jan Nielsen, Thomas Janussen, Jens Christian Eldevig, Aqqa-Pavia Rosing e Harry Enggaard: per molti anni siamo stati i giocatori con più esperienza in squadra, eravamo un team quasi imbattibile. Per quanto riguarda gli avversari ricordo di essere stato molto impressionato da una selezione israeliana affrontata in amichevole durante una tournée in Islanda anni fa: avevano giocatori dotati di ottime qualità.
- Ora fai parte della squadra oldboys del B-67, giusto? Giochi ancora tra i pali?
- No, come giocatore di movimento. Quando ho giocato come centrocampista ho vinto per due volte il campionato, nel 2005 e nel 2008. Sono stato portiere tanti anni, ora mi diverto anche a giocare in mezzo al campo.
- Dopo il tuo ritiro, Lôk’e Svane, altro portiere di grande esperienza, è diventato il titolare del B-67. Ci dai un giudizio su di lui e sui giovani portieri che oggi il B-67 ha in rosa?
- Lôk’e Svane è un portiere molto atletico, dotato di grande agilità e negli anni in cui ha giocato col B-67 è migliorato sempre di più. Penso che per noi due sia stato fondamentale in quegli anni avere un preparatore dei portieri molto bravo. Ora Lôk’e è l’allenatore dei portieri della prima squadra e sta facendo un ottimo lavoro. Per quanto riguarda i più giovani nel nostro ruolo penso che Malik Hermarij abbia delle buone doti. Sicuramente diventerà un valido portiere e migliorerà sempre di più col tempo.
- John, tu sei stato per tanti anni anche il portiere della nazionale della Groenlandia. Qual è il tuo ricordo più bello?
- Aver indossato la fascia da capitano nel 2003 e aver sconfitto la selezione dell’Isola di Wight agli Island Games lo stesso anno: vincemmo per 2-1.
- Come vedi il calcio in Groenlandia in un prossimo futuro?
- È una buona domanda. Secondo me tutto dipende dalla preparazione mentale, fisica e tecnica dei nostri giocatori. Se miglioreranno sotto questi tre aspetti, la Groenlandia potrà raccogliere buoni risultati. Ma anche la passione e l’ambizione di vittorie non devono mancare. La Groenlandia farà di sicuro progressi nel calcio.
- Hai un saluto per i lettori in Italia e per i tifosi italiani del B-67?
- Mi piace la Serie A italiana e so che in Italia ci sono tanti supporters del B-67: li saluto affettuosamente, gli italiani sono le persone più calorose e cordiali che abbia mai incontrato.
Vogliamo ringraziare John Kreutzmann per la sua infinita disponibilità e gentilezza, ma anche Lorenzo Bigo per averci permesso di condividere quest’intervista realizzata interamente da lui. Per chi fosse interessato ad approfondire il discorso relativo al futuro del calcio groenlandese, il consiglio è di leggere la nostra intervista a Finn Meinel, vice-presidente della federcalcio locale.
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