La formula della Coppa
Finalmente, si ricomincia! Dopo il lungo inverno, venerdì scorso il pallone ha ricominciato a rotolare sui campi di calcio d’Islanda. E lo hanno fatto col solito appuntamento di questo periodo: la Coppa di Lega o, per essere più corretti, la Lengjubikarinn. In realtà, c’è un leggero anticipo, visto che di solito l’inizio della fase a gironi avviene a metà febbraio. Comunque sia, giorno più giorno meno, si tratta sempre del solito torneo con le solite questioni. Insomma, tra partite con formazioni ampiamente sperimentali e calendari improbabili, passando per il totale disinteresse degli stessi islandesi, l’anno del mondiale è ufficialmente iniziato.
L’unica variazione, rispetto all’edizione dell’anno scorso, riguarda la formula. Confermati i quattro gironi da sei squadre ciascuno e la presenza di gare di sola andata, mentre più difficile è il discorso relativo alla qualificazione alla fase successiva. Sono stati infatti aboliti i quarti di finale, lasciando solo semifinali e finale. Di conseguenza, l’accesso alle semifinali è garantito solo alla vincitrice di ciascun girone. Inoltre, la finale è prevista per il 2 aprile, mentre l’anno scorso si tenne il 17.
Il motivo di questo anticipo è piuttosto semplice da intuire: visto che nelle edizioni precedenti le squadre abbandonavano il torneo ancora in corso per svolgere la preparazione al campionato in paesi più caldi, quest’anno si finisce prima per “onorare” comunque la competizione e poi si pensa alla preparazione.

Björgvin Stefánsson, autore del gol alla scadere che permette al KR di avere la meglio sul Þróttur (foto dal profilo Twitter del KR)
Girone A
Proprio a causa del solito problema con i calendari, pubblicheremo ogni settimana due articoli con il punto della situazione sui gironi. Purtroppo, come sicuramente sa chi segue il calcio islandese da più tempo, è pressoché impossibile seguire la Lengjubikarinn giornata per giornata. In questo articolo ci occuperemo solo del girone A e del girone B, mentre il C e il D saranno oggetto di un prossimo articolo.
Ad ogni modo, il girone A è composto da ÍA, Valur, ÍBV, Víkingur Reykjavík, Njarðvík e Fram. Ed è proprio il girone A che ci dà l’esempio migliore di quanto dicevamo sopra: la partita tra Víkingur e ÍBV, prevista per il 9 febbraio, non si è giocata ed è stata rimandata a data da destinarsi. Il motivo è nel fatto che il maltempo non ha permesso ai bianconeri di raggiungere la capitale in tempo. Insomma, niente di strano per quelle latitudini. Trovare una data libera nel fitto e ingarbugliato calendario della Coppa, però, pare impresa ardua. Staremo a vedere.
ÍA – Fram 4-0
Si giocano invece senza problemi le altre partite previste per questo turno. Il girone A si apre con un incontro a senso unico, col monologo dell’ÍA contro un Fram non pervenuto. Grande curiosità soprattutto per i gialloneri, con l’esordio in panchina di Jóhannes Karl Guðjónsson, giocatore-allenatore dell’HK l’anno scorso. Da giocatore ha avuto discreta fortuna anche all’estero (soprattutto in Inghilterra), e anche come allenatore sembra promettere bene. Alla prima stagionale si è presentato con un 4-4-1-1 non proprio infarcito di giovanissimi. Di contro, il riconfermato Pedro Hipólito ha risposto con un 5-4-1 piuttosto gracile, vista l’abbondanza dei classe ’99 e 2000.
Un atteggiamento difensivista da una parte e dell’altra che nel primo tempo ha prodotto solo due cartellini gialli e tanti sbadigli. Fortunatamente nella ripresa, nonostante le panchine corte (per il Fram solo quattro giocatori in panca), la musica è cambiata. Merito soprattutto della squadra di Akranes e dell’intuito del suo allenatore. Su quattro giocatori subentrati, tre sono andati in gol. Si tratta di Ólafur Valur Valdimarsson (59°), Hilmar Halldórsson (86°) e Bjarki Steinn Bjarkason (88°). Di Arnar Már Guðjónsson il gol che apre le danze (49°).
Un 4-0 netto, maturato in un solo tempo, che boccia le scelte di Hipólito, penalizzato anche dal rosso a Kristófer Reyes al 77°. Se il Fram vuole davvero puntare alla promozione, è necessario cambiare mentalità e gioco, altrimenti il rischio di un altro anno di sofferenza è dietro l’angolo. Questa non è una sentenza, sia ben chiaro, e non potrebbe essere vista la fase sperimentale in cui siamo, ma un avviso ai naviganti. Sull’ÍA difficile esprimersi: l’esordio è buono, ma aspettiamo di vedere il continuo.
Valur – Njarðvík 3-0
Tutto semplice per i campioni d’Islanda, che fanno sentire al Njarðvík il peso della categoria di differenza. A guardare il tabellino, però, sembra che si sia giocato soltanto per l’ultimo quarto d’ora. Il gol di Haukur Páll Sigurðsson al 73° fa cadere il muro eretto dagli ospiti, e inizia davvero un’altra partita. Tre minuti dopo arriva una girandola di sostituzioni: due per i padroni di casa, una per i loro avversari. Il Valur però continua a imporre il proprio dominio per chiudere il match, e all’81° ci riesce con la rete di Sigurður Egill Lárusson, che otto minuti dopo si concede il bis dal dischetto.
Girone B
Composto da Breiðablik, KA, KR, Þróttur, Magni e ÍR, si è disputato regolarmente
KR – Þróttur 2-1
Marcatori: 39’ Karl Brynjar Björnsson (Þ), 81’ Atli Sigurjónsson (KR), 85’ Björgvin Stefánsson (KR)
Ammoniti: 1 per il KR e 2 per il Þróttur
Spettatori: Egilshöll, 60
Breiðablik – ÍR 7-0
Il Breiðablik è sicuramente la squadra che iniziato meglio la stagione, almeno in termini di punteggio. Per l’ÍR non c’è stato un attimo di tregua, un inizio peggiore era difficile immaginarlo. Arnþór Ari Atlason ha rotto il ghiaccio per i biancoverdi al 19° minuto, concedendosi il bis venti minuti dopo. All’intervallo, la pratica era già archiviata col terzo gol di Gisli Eyjólfsson.
Nella ripresa, però, complici le gambe ancora notevolmente pesanti, i ritmi si sono abbassati parecchio. I padroni di casa hanno trovato altri quattro gol sfruttando gravi lacune degli avversari piuttosto che una vera e propria superiorità. Da segnalare la prima tripletta islandese della stagione, quella di Gisli, che fissa il punteggio sul 7-0.
KA – Magni 2-0
Partita riassumibile con due nomi: i giovani e promettenti Sæþór Olgeirsson (nato nel 1998) e Daníel Hafsteinsson (nato nel 1999). La vittoria del KA sul Magni per 2-0, maturata nel primo tempo, è esclusivamente merito loro. La squadra di casa, infatti, non ha disputato proprio una gran partita, soffrendo oltremisura un avversario tecnicamente inferiore. Di contro, gli ospiti di Grenivik hanno messo in seria difficoltà gli avversari, sfiorando più volte la rete nella
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