La terza giornata dei gironi A e B
Terza giornata dai toni decisamente opposti per le squadre dei gironi A e B. Il primo è vittima del solito caos calendari, con addirittura una sola partita disputata negli ultimi sette giorni (Fram-Valur). Tutto liscio come l’olio invece nel girone B, dove il percorso perfetto del Breiðablik è eguagliato, in tono minore, da un sorprendente KA, per un duello risolvibile solo con lo scontro diretto. Va malissimo invece il KR, che con la sconfitta patita proprio contro la squadra di Akureyri vede allontanarsi la possibilità di avanzare nella manifestazione.

Elfar Árni Aðalsteinsson che festeggia il primo ma fondamentale gol del suo KA contro il KR (foto di fotbolti.net)
GIRONE A
Fram-Valur 0-4
Il Fram, travolto per 4-0 dal Valur, scivola a -9 dal primo posto e con due turni rimasti saluta già la Coppa di Lega. Verdetto prematuro ma giusto, visto che in tre partite la nobile decaduta del calcio islandese ha raccolto altrettante sconfitte, condite da zero gol fatti e nove subiti. Praticamente, un disastro.
Abbastanza evidente, dunque, che l’esperimento del tecnico azzurro Pedro Hipólito sia ampiamente fallito. Dal già poco fruttuoso 3-4-1-2 della scorsa stagione è passato al 5-4-1 in linea, riproponendolo in tutte e tre le uscite. I risultati li abbiamo menzionati. Di contro, il Valur di Ólafur Jóhannesson va che è una meraviglia. Il modulo provato è ancora il 4-1-4-1, con qualche ovvia variazione nell’undici titolare rispetto alle precedenti partite.
Quello che non cambia è l’esito, col Fram schiacciato fin dal primo minuto in prossimità della sua area di rigore. Le marcature le apre Tobias Thomsen al 12° e le chiude sempre lui all’87°. In mezzo, al 29° c’è il gol di Pedersen, mentre al 36° un piccolo giallo: il Valur trova la terza rete, ma il marcatore è ignoto. Infatti, da un lato la KSÍ lo considera un’autorete, dall’altro Fótbolti lo assegna ancora Thomsen, che così avrebbe realizzato tre gol e non due.
Comunque sia, il risultato è la cosa più importante in tal caso. E se questo da un lato sancisce l’eliminazione del Fram, dall’altro premia il Valur, ancora a punteggio pieno dopo tre giornate. Non possiamo dire se sia o meno già sufficiente per qualificarsi alle semifinali, vista la frammentarietà del calendario, ma di certo siamo a buon punto. Altra buona notizia per il Valur: i primi 90 minuti in campo di Birkir Már Sævarsson, arrivato a gennaio dall’Hammarby, sono stati più che positivi.
Prossimo turno
ÍA – ÍBV (01/03, 19:00 ora italiana, Akraneshöllin)*
Valur – ÍA (09/03, 20:00 ora italiana, Egilshöll)
Víkingur Reykjavík – Fram (09/03, 22:00 ora italiana, Egilshöll)
Njarðvík – ÍBV (10/03, 15:00 ora italiana, Reykjaneshöllin)
* Turno della terza giornata
GIRONE B
Breiðablik-Magni 3-0 (vedi highlights)
Situazione opposta nel girone B, dove le partite si giocano – fortunatamente – in modo molto più regolare. Altrettanto regolare è però la marcia apparentemente inarrestabile del Breiðablik, che travolge qualsiasi cosa si trovi sul suo percorso. Il Magni, però, almeno riesce a fare una figura dignitosa rispetto alle altre sfidanti dei biancoverdi. Blikar che mettono subito la partita in discesa col gol di testa di Elfar Freyr Helgason al 12°, e risultato in ghiaccio al 39° con la magia di Andri Rafn Yeoman e il suo pallonetto imparabile.
L’unica occasione per il Magni capita al 60° sui piedi Gunnar Örvar Stefánsson, ma il suo controllo è lento e macchinoso e l’oppurtunità sfuma nel nulla. Per il resto il Breiðablik cerca senza particolare convinzione il terzo gol, trovandolo al 91° col destro di Aron Bjarnason. Con questa sconfitta, il Magni segue il Fram fuori dal torneo: troppo poco un punto in tre partite. Tra l’altro, maledizione confermata per il tecnico Páll Viðar Gíslason: su 9 partite contro i biancoverdi (inclusa questa), ha subito ben 8 sconfitte, con una sola vittoria risalente al Þór-Breiðablik 2-0 del 28 settembre 2014.
Cammino perfetto invece per gli uomini di Ágúst Gylfason: 16 gol fatti, 0 subiti, 9 punti su 9 disponibili. Eppure la qualificazione non è in tasca…
KR-KA 2-3 (vedi gol KA)
…a causa del KA e del suo ottimo precampionato. I gialloblù di Akureyri, infatti, sono anche loro a punteggio pieno. Risultato sorprendente e difficilmente prevedibile, anche se per ora la differenza reti condanna la squadra a vincere lo scontro diretto coi biancoverdi per qualificarsi. Le possibilità per farlo sono poche ma ci sono, soprattutto considerando la forza e l’autorità con cui ha battuto il KR, adesso con un piede e mezzo a casa.
Partenza bruciante per gli uomini di Srdjan Tufegdzic, che al 9° passano già in testa grazie al gol di testa di Elfar Árni Aðalsteinsson su suggerimento di un Hrannar Björn Steingrímsson che si rivelerà particolarmente ispirato. Tuttavia, per quanto solido, il nuovo 4-4-2 del tecnico serbo non è stato ancora ben assorbito dai giocatori, e l’attacco bianconero in quelle falle ci va a nozze. Più volte il KR sfiora il gol, e tra il 24° e il 52° Óskar Örn Hauksson va a segno due volte e ribalta il risultato. In quel momento Tufegdzic capisce che la squadra non gira come dovrebbe, e s’inventa il cambio risolutivo: fuori Ólafur Aron Pétursson, dentro Frosti Brynjólfsson.
Al 68° è il semplice dribbling di Daníel Hafsteinsson a mandare fuori giri la difesa bianconera, colpevolmente sbilanciata 60 secondi dopo sulla ripartenza conclusa magistralmente dall’indemoniato numero 35 gialloblù. Il destino si decide qui: il KA riesce con fatica a mantenere il vantaggio fino alla fine, il KR è ad un passo dall’eliminazione.
ÍR – Þróttur Reykjavík 1-3
Partita praticamente inutile ai fini della qualificazione, con entrambe le squadre messe fuori gioco dalle vittorie di Breiðablik e KA. In quello che a tutti gli effetti è stato uno scontro tra ultime, il team rossonero trova almeno una vittoria che fa morale. Gara dominata in lungo e in largo, col risultato che addirittura è generoso verso gli sconfitti. Partita chiusa già nella prima frazione con i gol di Aron Þórður Albertsson e Viktor Jónsson, mentre al 72° cala il sipario col tris di Víðir Þorvarðarson. Del classe ’98 Brynjar Óli Bjarnason il gol della bandiera in pieno recupero.
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