Bottino magro per l’Europa League, ma visti i risultati in Champions ce li teniamo ben stretti. Magro, e poteva essere misero, o addirittura inesistente. Dalla strage degli innocenti che ha drammaticamente colpito le squadre faroesi e islandesi in Europa, solo due ne escono vive, una per parte, e ognuna in modo diverso. Lo Stjarnan per l’Islanda con la sfangata perfetta, il KÍ per le Fær Øer sul filo del rasoio.

Guðjón Pét­ur Lýðsson in un’azione di gioco tra Breiðablik e Valur. (mbl.is/Á​rni Sæ­berg)

KÍ Klaksvík – Riteriai 0-0 [and. 1-1]

Non ci sono né vincitori né vinti nella sfida tra KÍ Klaksvík e Riteriai, che di fatto termina con un pareggio. A passare il turno sono però i faroesi, che sfruttano al massimo l’1-1 ottenuto all’andata in Lituania e avanzano grazie alla regola dei gol fuori casa. Finisce infatti 0-0 la sfida del ritorno, con un tempo dominato per parte ma senza grandi occasioni.

La squadra di Vilnius mantiene così la propria imbattibilità contro le squadre faroesi (2 vittorie e 2 pareggi lo score), ma esce anzitempo dalla competizione. L’ultima volta che fu infatti estromessa al primo turno di qualificazione dell’Europa League fu nel 2016, con un 5-3 complessivo per mano degli estoni del Nõmme Kalju.

Doppio risultato storico, invece, per gli uomini di Mikkjal Thomassen, che ottengono il quinto risultato utile consecutivo in Europa (miglior risultato nella storia azzurra) e superano il secondo turno europeo di seguito, eguagliando il record del B36 e del Víkingur Gøta. Al prossimo turno ci sarà il Lucerna, per una sfida molto difficile ma non impossibile. Dovesse riuscire l’impresa, sarebbe una pagina storica per il calcio faroese.

Levadia – Stjarnan 3-2 dts [and. 1-2]

Clamorosa sfangata per lo Stjarnan, che in quel di Tallinn va dal paradiso all’inferno al paradiso di nuovo nel giro di 120 minuti (più extra). Avevamo detto che quella col Levadia sarebbe stata battaglia dura: è stata durissima. Partita che infatti è intensissima nelle prime fasi, con il vantaggio estone su calcio d’angolo al 17° con Osipov e il pareggio al 25° di Þorsteinn Már Ragnarsson . Quando però verso fine match tutto sembra filare liscio, ecco che al 90° c’è l’inattesa doppietta di Osipov che costringe le squadre ad andare ai supplementari.

Al 105° il rigore di Kruglov porta addirittura in vantaggio la squadra di casa, e quando tutto sembra finito un altro colpo di scena. Al terzo ed ultimo minuto extra dei supplementari (cioè al 123°!) Brynjar Gauti Guðjónsson indossa i panni dell’eroe e di testa insacca l’insperato gol del 3-2!

Tanta, tantissima gioia, ma tutta questa fatica a superare un avversario tutto sommato modesto non depone bene. Adesso, infatti, uno degli avversari più tosti di tutta l’Europa League: si vola a Barcellona per sfidare l’Espanyol!

Gli altri risultati

Le altre partite purtroppo non ci regalano soddisfazioni simili, anche se le considerazioni da fare variano di squadra in squadra. Applausi a scena aperta per il B36, che contro il Crusaders dà l’anima per provare a cancellare il tabù nordirlandese. Gli ospiti si portano infatti sul doppio vantaggio dopo mezz’ora, per poi inserire il pilota automatico. I bianconeri però non ci stanno e reagiscono veementemente, portandosi sul 2-2 ad inizio ripresa. Con quaranta minuti ancora da giocare, il pubblico di casa crede davvero all’impresa, ma il 3-2 targato Heatley al 68° chiude definitivamente i giochi.

Fortissima delusione invece per KR e Breiðablik, eliminati in malo modo dall’Europa League. I bianconeri impattano per 0-0 contro il Molde e quindi non riscattano la figuraccia dell’andata, mentre i biancoverdi cadono clamorosamente in Liechtenstein e si fanno estromettere per 2-1 dal Vaduz. In realtà, la squadra del piccolo paese alpino non è nuova a questi scherzetti (l’anno scorso eliminò i bulgari del Levski Sofia, per dire), ma ciò non toglie la pessima figura rimediata.

Europa League ultima spiaggia

Le eliminazioni subite fanno particolarmente male. Il Breiðablik avrebbe infatti trovato gli ungheresi del Féhérvár per una sfida tutto sommato alla pari; il KR sarebbe andato a Belgrado per sfidare i serbi del Čukarički. Sfida ai limiti dell’impossibile per il B36, che avrebbe invece incrociato gli inglesi del Wolverhampton.

Dalla Champions comunque retrocedono Valur e HB, che troveranno rispettivamente il Ludogorets e il Linfield (ancora una nordirlandese per una faroese…). Restano quindi quattro squadre, per evitare il crollo del ranking. Questo turno di Europa League si preannuncia un po’ come l’ultima spiaggia.