Europa League, che dolore!
Piove sul bagnato: lagrime su sangue, sangue su lagrime. Fosse vivo ancora oggi, il grande Pascoli ci concederebbe senz’altro il permesso di usare questa sua frase, diventata proverbiale. E lo farebbe a ragion veduta, perché quest’anno il percorso europeo delle squadre islandesi e faroesi fa piangere più che negli anni passati. Detto infatti della precoce (quasi) eliminazione dalla Champions, passiamo adesso alla quasi eliminazione dall’Europa League.

Riteriai – KÍ Klaksvík 1-1
Partiamo dall’unica nota positiva, proveniente dalla piccola Lituania, e precisamente da Vilnius. All’LFF stadionas, infatti, è andato in scena l’incontro tra i padroni di casa del Riteriai e i faroesi del KÍ Klaksvík. Il nome del club ospitante forse ai più non dirà niente, ma in realtà è una nostra vecchia conoscenza. I gialloblù infatti hanno cambiato nome nei mesi scorsi, ma prima erano noti come Trakai. Lo ricorderanno bene i tifosi dell’HB, che dal Trakai fu eliminato con un 7-1 complessivo quattro anni fa.
Gli azzurri però si presentano nella capitale lituana senza pensare a questo inquietante precedente, e giocano un buon primo tempo. Riescono infatti a presentarsi più volte nell’area avversaria, senza mai riuscire a concludere però in modo pericoloso. Azioni degne di nota da parte degli avversari non se ne vedono, e questo lascia ben sperare per la ripresa.
E invece, proprio all’inizio del secondo tempo, il fulmine a ciel sereno. Alla prima azione infatti Valdemar Borovskij, lasciato colpevolmente solo all’interno dell’area di rigore, con un destro preciso fulmina Kristian Joensen e porta in vantaggio i padroni di casa. Gli azzurri prima subiscono il colpo, ma poi riescono a pareggiare al 56° con lo schema da corner che porta al gol di Jákup Biskopstø Andreasen.
Nel resto della partita sono i padroni di casa a tenere il pallino del gioco in mano e ad avere altre occasioni. Al 90° i lituani vanno vicini al colpo grosso, ma il palo nega a Moffi la gioia del gol. Speriamo sia un segno di buon auspicio in vista del ritorno.
Stjarnan – Levadia 2-1
L’unica vittoria (su 7 match) arriva da Garðabær, dove lo Stjarnan s’impone per 2-1 sugli estoni del Levadia e ci strappa un sorriso in un giornata amarissima. Partita ricca di episodi, con gli azzurri che vanno sul doppio vantaggio, sbagliano un rigore e poi subiscono il gol della bandiera che tiene aperti i giochi. A Tallinn sarà battaglia vera, ma gli azzurri partono favoriti.
Breiðablik – Vaduz 0-0
Avversario singolare per i biancoverdi di Kópavogur. Il Vaduz, infatti, ha concluso al sesto posto l’ultima edizione della Challenge League, la Serie B svizzera. Tuttavia, ogni anno partecipa all’Europa League in quanto vincitore della Coppa del Liechtenstein. Questo perché il piccolo principato alpino ha una coppa nazionale ma non un campionato, e quindi le squadre liechtensteiniane sono costrette a migrare nei campionati svizzeri.
Al netto di questa situazione, dunque, per il Breiðablik la partita si preannunciava semplice, almeno sulla carta. E invece, il primo tempo si caratterizza per una mezz’ora di maggior aggressività da parte degli ospiti, che impegnano Gunnleifur Vignir Gunnleifsson in parate non particolarmente difficili. Soltanto nell’ultima parte della prima frazione di gioco i padroni di casa si fanno vedere, ma non producono alcunché.
Il secondo tempo si apre col brivido: al 52° Cédric Gasser trova la traversa con un colpo di testa preciso approfittando delle disattenzioni difensive degli avversari. Il rischio corso sveglia i Blikar, che poi sfruttano la migliore condizione atletica e mettono alle corde il Vaduz, sfiorando più volte il vantaggio. Finisce 0-0 ed è giusto così, ma al ritorno servirà molta attenzione.
Crusaders – B36 Tórshavn 2-0
AAA Cercarsi disperatamente un esorcista. Non resta che provarci così, affidandosi al sovrannaturale. Cosa accada alle squadre faroesi che affrontano le nordirlandesi, infatti, è un mistero enorme. Roba da Area 51. Che la serata sia negativa, bastano 2 minuti per capirlo. Pronti, via, rigore per il Crusaders. Sul dischetto si presenta Jordan Owens, che però si fa ipnotizzare da un reattivo Hans Jørgensen. I bianconeri restano però comunque in balia dei loro avversari, costringendo il loro portiere ad almeno quattro interventi difficili e decisivi.
Alle faroesi che affrontano le nordirlandesi però non manca davvero niente, neanche gli sfottò della sorte. Al 30° Árni Frederiksberg colpisce la traversa su punizione, mentre due minuti dopo la squadra di casa va in vantaggio col colpo di testa vincente di Chris Hegarty, ammonito poco prima per il fallo che ha portato alla punizione.
Nella ripresa il B36 scompare completamente dal campo, offrendo una prestazione tremendamente imbarazzante. Il Crusaders sembra il Real Madrid, fa letteralmente quello che vuole, senza alcuna opposizione. Al 79° il meritato raddoppio dei padroni di casa con Philip Lowry chiude definitivamente i giochi. Se conoscete un prete, fatevi avanti.
Molde – KR Reykjavík 7-1
Va bene la differenza di livello tra il campionato norvegese e quello islandese, ma questo è davvero troppo. Un’umiliazione del genere è inaccettabile, soprattutto se a subirla è la squadra più prestigiosa d’Islanda. Impossibile commentare una partita del genere, così come è inspiegabile la genesi di questo risultato. Non nuovi a queste figuracce europee, i bianconeri di Reykjavík sono già eliminati. Complimenti al Molde per il passaggio del turno, l’Europa League del KR finisce qui.
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