L’Inkasso-deildin 2019 accende i motori e sono tanti i motivi per seguirla con attenzione. Molti talenti islandesi hanno mosso qui i loro primi passi da titolare, magari esordendo a 15-16 anni e diventando titolari poco dopo.
Fra le squadre più forti della seconda serie e quelle più deboli della prima non c’è molta differenza. C’è molto “ricambio” e per questo è facile trovarci squadre che hanno fatto la storia del calcio islandese.

Infine, nonostante i mezzi limitati, i club non mancano di intraprendenza e scommettono volentieri su calciatori provenienti dai paesi più esotici. Non sempre con risultati entusiasmanti, a dire il vero.
La prima edizione della seconda serie islandese si è tenuta nel 1955. Nel 2007 si è passati all’attuale format da 10 a 12 squadre. Quali sono le cose da sapere sulla 64′ edizione della serie B islandese?
Mi manda la Serie A…
Su 12 squadre, ben 8 hanno partecipato ad almeno un campionato di massima serie. In testa vi è il Fram (93 presenze, terza di tutti i tempi). Seguono Keflavik (52, sesta di tutti i tempi), Thróttur (19), Thor (17), Fjolnir (7), Vikingur Olafsvik (3), Haukar (2) e Leiknir Reykjavik (1).
Gli scudetti in bacheca sono 22: 18 del Fram (1990), 4 del Keflavik (1973). Le Coppe d’Islanda sono 12, divise sempre fra gli stessi 2 team: 8 il Fram (2013), 4 il Keflavik (2006). Fra parentesi c’è l’anno dell’ultimo titolo.
Diventano 13 se consideriamo l’IBA Akureyri, la società che dal 1928 al 1974 aveva riunito il KA ed il Thor. Vinse una coppa nazionale nel lontano 1969.
Una serie multicolor
Questa definizione l’avevamo declinata la scorso anno in virtù di una discreta presenza straniera. A far sensazione però era la provenienza decisamente esotica di alcuni giocatori.
Quest’anno i giocatori provenienti da fuori Islanda sono leggermente aumentati, da 37 a 39 così come i paesi rappresentati, da 20 a 21. Lo scorso anno la pattuglia più numerosa era quella spagnola con 7 giocatori. Quest’anno sono i polacchi a condurre con 5 giocatori. Seguono spagnoli e inglesi (4) e croati (3). Ci sono 2 giocatori provenienti da Sierra Leone, Portogallo, Bosnia, Brasile, Danimarca e Scozia. Possono contare su di un rappresentante Capo Verde, Norvegia, Tanzania, Ghana, Belgio, Trinidad e Tobago, Afghanistan, Serbia, Isole Faroe, Irlanda del Nord e Gabon.
Da tradizione, la squadra con più stranieri è il Vikingur Olafsvik con ben 10 giocatori. Seguono a distanza Njardvik (6), Keflavik e Throttur (4). Tutte le altre ne hanno 2-3. Grotta e Magni sono gli unici due club le cui rose sono interamente composte da giocatori islandesi.
I pronostici per l’Inkasso-deildin 2019
Sempre da tradizione, ci affidiamo al sondaggio che fotbolti.net fa fra allenatori e capitani. Ognuno può dare un punteggio da 12 a 1 in base a quanto forte giudica le squadre del campionato. Ecco la classifica che ne è uscita:
- Fjölnir 227
- Þór 224
- Keflavík 193
- Víkingur Ó. 184
- Þróttur R. 133
- Fram 121
- Leiknir R. 120
- Haukar 108
- Grótta 104
- Njarðvík 78
- Afturelding 65
- Magni 27
Cosa aspettarsi dall’Inkasso-deildin 2019?
Sulla promozione sembrano esserci pochi dubbi: è questione fra Fjolnir e Thor. Tuttavia la seconda serie ci ha abituato a promozioni sorprendenti, così come alle retrocessioni.
Lo scorso anno fu dominata da IA e HK. Nel novero delle pretendenti di quest’anno, oltre le due già citate, aggiungiamo il Keflavik (retrocesso malamente lo scorso anno) ed il Vikingur Olafsvik. Difficile che ne rientrino altre.
E’ invece probabile che la lotta per la sopravvivenza si riveli molto ampia. In base ai punteggi attribuiti, almeno uno fra capitano ed allenatore del Magni non creda nella salvezza. Le imbarcate in Coppa di Lega e l’indigesta sconfitta per 10-1 in Coppa d’Islanda non sono un bel biglietto da visita.

Le due neopromosse Afturelding e Grotta viceversa ne vengono da un buon precampionato. Soprattutto i nerazzurri sembrano più pronti ad affrontare la seconda serie, dopo l’incredibile serie di saliscendi degli ultimi anni.
Il Njardvik non ha una rosa di fenomeni, ma giocatori e allenatore sono una macchina ben rodata come hanno già dimostrato lo scorso anno ottenendo una salvezza tranquilla.
Fram, Leiknir Reykjavik e Haukar saranno le mine vaganti del campionato. Tutte e tre le squadre hanno cambiato molto e solo il Leiknir Reykjavik in meglio.
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