L’inizio di Russia 2018 è da film. Ricordate la celebre scenetta di Frankenstein Junior, dove il nipote del celebre chirurgo tedesco è intento a scavare in un cimitero insieme al fido Igor? Appena è uscita la Nigeria dalla boccia della quarta fascia, la sensazione è stata simile.

Il momento in cui il diluvio si scatena su Friedrich Frankenstein e Igor mentre scavano di nascosto nel cimitero (verynerdpeople.it)
Girone molto competitivo
Delle squadre di quarta fascia, la Nigeria è sicuramente la più ostica (insieme forse alla Serbia). Nelle prime due fasce il sorteggio poteva essere più benevolo evitando Messi e compagni. Anche la Croazia è un osso duro, ma neppure loro sono tanto contenti di incrociare l’Islanda.
Non tutto il male vien per nuocere. Incontrare una delle nazionali extra europee più titolate era fra i desiderata di alcuni addetti ai lavori, in particolare quelli islandesi, che avevamo interpellato prima del sorteggio.
L’Argentina
Vicecampione del mondo in carica, viene da un periodo altalenante. Nel 2015 e nel 2016, quella organizzata eccezionalmente in occasione del centenario della CONMEBOL, ha centrato due finali di Copa América consecutive. Le ha perse entrambe ai rigori contro il Cile.
Si è qualificata ai mondiali in extremis, infilando una sfilza di pareggi e sconfitte clamorose. Ricordiamo lo 0-2 con l’Ecuador, il doppio pareggio con il Venezuela, il 3-0 subito dagli odiati cugini brasiliani e il 2-0 incassato dalla modesta Bolivia. Sono costati la panchina a Gerardo Daniel Martino prima e Edgardo Bauza poi.

La grinta di Jorge Sampaoli sulla panchina dell’Albiceleste.
Il bilancio del neotecnico Jorge Sampaoli è di tre vittorie e tre pareggi. L’attacco è stellare: Messi, Dybala, Agüero… a cui aggiungere gli eventuali recuperi di Higuaín e Icardi o dello stesso Benedetto. Dietro l’amalgama è da trovare.
A fare il tagliando all’Albiceleste sarà proprio l’Islanda. In un girone di alto valore, il risultato dell’esordio sarà decisivo per entrambe. Sicuramente per gli islandesi è già un traguardo affrontare una nazionale così prestigiosa, con la quale non ci sono precedenti. L’auspicio è di un esordio simile all’Europeo, doveva l’Islanda aveva bloccato sull’1-1 i futuri campioni d’Europa del Portogallo guidati da Cristiano Ronaldo.
La Croazia
E’ un appuntamento costante degli impegni internazionali dell’Islanda degli ultimi anni. Nel 2013 furono i croati, ai playoff, a cancellare il sogno mondiale dei vichinghi. Tre anni dopo sono stati sempre loro il principale ostacolo verso Russia 2018. Dopo la sconfitta per 2-0 incassata a Zagabria nel novembre dello scorso anno, al ritorno è stata l’Islanda a festeggiare: 1-0 per i nordatlantici grazie alla capocciata dell’ex juventino Hörður Magnússon.

Birkir Bjarnason stretto fra Marcelo Brozović e Ivan Perisic durante il match di andata delle qualificazioni mondiali, terminato 2-0 per i croati (sky.sport.it)
A nostro giudizio la Croazia ha uno dei centrocampi più competitivi del torneo: chi non vorrebbe giocare con Ivan Rakitić e Luka Modrić? In entrambe le occasioni l’Islanda ha cercato di sopperire con la propria organizzazione di gioco alla maggior tecnica dei croati. La sfida si rinnoverà in Russia. Entrambe le compagini hanno motivi di rivalsa nei rispettivi confronti. Sarà l’ultima sfida del girone e quasi sicuramente sarà decisiva per il passaggio del turno: una roulette russa!
La Nigeria
La sfida con la Nigeria, alla seconda giornata, sarà molto interessante. I neroverdi hanno una nazionale giovane, di grande forza fisica, discreto talento e ottima esperienza internazionale. E’ una partita da vincere a tutti i costi per sperare negli ottavi.
I precedenti con le nazionali africane si contano sulle dita di una mano e risalgono tutti a parecchi anni fa. Nel nuovo millennio si conta una doppia sfida contro il Sud Africa: 1-0 a Reykjavik nel 2009 con goal di Veigar Páll Gunnarsson, e un 4-1 sempre a Reykjavik, nel 2005.

Veigar Páll Gunnarsson contrasta Demy De Zeeuw in un incontro fra Olanda e Islanda
Negli anni ’90 gli islandesi hanno giocato due sfide contro squadre del continente nero: una sconfitta per 3-1 contro la Tunisia, un pareggio per 1-1 sempre con il Sudafrica nel 1998. Il primo confronto contro una nazionale africana risale al 1981 ed è una vittoria per 3-1 proprio contro la Nigeria. Il precedente è benaugurante, ma troppo indietro nel tempo per fare paragoni.
Girone difficile, non impossibile
L’Islanda non potrà più contare sull’effetto sorpresa vista la recente partecipazione a manifestazioni internazionali e l’esposizione che ne è derivata.
Per quanto visto nel girone di qualificazione e nelle varie amichevoli, giocare contro nazionali più titolate non è necessariamente un dramma. Il gioco islandese si esprime al meglio lasciando l’iniziativa agli avversari. Viceversa, la Nazionale del ct Hallgrimsson si è trovata in difficoltà con le redini della manovra in mano. Ricordiamo le prestazioni poco brillanti contro l’Ungheria agli Europei, con Kosovo e Finlandia nelle qualificazioni.

La nazionale islandese davanti al muro di propri tifosi. Prepariamoci a vivere la stessa emozione anche la prossima estate! (standard.co.uk)
Comunque vada sarà un’esperienza indimenticabile che porterà un ulteriore salto in avanti per il calcio islandese. Nel frattempo, dopo la Gallia, prepariamoci ad un’invasione vichinga della Russia!
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