Il 1° dicembre al Palazzo di Stato del Cremlino di Mosca verrà effettuato il sorteggio per la fase a gironi dei campionati del mondo di calcio che si terranno in Russia la prossima estate. A condurre la cerimonia saranno Gary Winston Lineker, ex calciatore e leggenda del calcio inglese, e Maria Komandnaya, giornalista sportiva russa con un passato su FOX Sports, Moscow FM e Match TV. L’Islanda è stata inserita in terza fascia. In questo e nei prossimi articoli cercheremo di analizzare ed approfondire le possibili avversarie della nazionale della nostra isola preferita.

Prima di tutto una premessa: a differenza delle scorse edizioni, quest’anno la FIFA ha deciso di modificare le norme del sorteggio mondiale. Infatti, negli anni scorsi le urne venivano compilate con criteri geografici, ad esclusione della prima fascia in cui venivano collocate le sette nazionali col ranking migliore più il paese ospitante. Nella seconda urna erano inserite le squadre appartenenti alla confederazione europea,  nella terza solitamente quelle del centro-nord e sud america, nella quarta le asiatiche e le africane. Per l’edizione 2018, invece, la federazione mondiale ha deciso di dividere le 32 qualificate esclusivamente sulla base della graduatoria mondiale.

Come per i sorteggi scorsi, anche in questo caso permangono alcune limitazioni; infatti, non possono essere inserite nello stesso raggruppamento nazionali della stessa confederazione, ad esclusione di quelle europee che hanno un limite fissato a due squadre per girone.

Come detto, l’Islanda è stata inserita nella terza fascia insieme ai “cugini” danesi e svedesi. Oltre al trio nordico (prima volta assoluta al mondiale di tre nazionali scandinave) vi sono anche Costa Rica, Tunisia, Egitto, Senegal ed Iran.

La prima fascia contiene le sette migliori squadre del ranking FIFA di ottobre. Oltre alla Russia padrona di casa vi sono (ordinate secondo il ranking) i campioni del mondo della Germania, il Brasile, i campioni d’Europa del Portogallo, l’Argentina, il Belgio, la Polonia e la Francia.

La nazionale da evitare assolutamente è la Germania campione del mondo. La squadra di Joachim Löw è imbattuta nel 2017 e viene da un girone eliminatorio dominato (10 vittorie in 10 incontri) ed un’imbattibilità che dura dalla semifinale di Euro2016. Difficile scegliere un solo giocatore nella sterminata rosa di talenti della squadra teutonica; da Neuer a Müller, passando per Rüdiger e Özil, i tedeschi hanno una vera e propria corazzata, coperta in tutti i reparti e con dei cambi di assoluto rilievo.

La nazionale tedesca in festa dopo la vittoria nella scorsa edizione del mondiale (Matthias Schrader – Associated Press News).

Un gradino sotto i campioni del mondo mettiamo Brasile, Francia e i campioni d’Europa del Portogallo. I verdeoro si sono qualificati con largo anticipo vincendo il girone sudamericano senza grandi problemi. La rosa dei carioca forse è inferiore a livello tecnico rispetto ad altre selezioni brasiliane dei mondiali precedenti; il Brasile attuale si fonda sulla compattezza difensiva e su un buon centrocampo che devono supportare Neymar e Coutinho, veri punti di riferimento dell’attacco verdeoro.

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La Francia, dopo un periodo di appannamento, è ritornata prepotentemente alla ribalta con un ottimo Europeo casalingo. La squadra di Didier Claude Deschamps può contare sul talento (anche se un po’ in ombra dopo il trasferimento al Manchester Utd) di Paul Labile Pogba e sulla finalizzazione di Antoine Griezmann, puntero dell’Atletico Madrid. Forse manca qualcosa nella fase difensiva ma rimane comunque una squadra temibilissima. L’Islanda ha fresco anche il ricordo della cocente sconfitta per 5-2 nei quarti di finale di Euro 2016 e deve fare tesoro di quell’esperienza, in caso di accoppiamento coi transalpini.

La terza delle cinque reti della Francia contro l’Islanda, ad opera di Dimitri Payet (Sky Sports).

Anche il Portogallo è stato avversario degli islandesi nell’ultimo torneo continentale. Di certo l’uomo di punta dei lusitani è Cristiano Ronaldo, giocatore che non ha bisogno di presentazioni. Insieme al fenomeno di Madeira da tener d’occhio è André Silva che, sebbene nel Milan non stia facendo benissimo, quando indossa la maglia della nazionale diviene un cecchino infallibile (11 gol in 18 partite). Punto debole del Portogallo è forse la difesa che, per qualità tecnica, non sembra all’altezza dei reparti avanzati.

Cristiano Ronaldo con Aron Einar Malmquist Gunnarsson. Il portoghese si rifiutò di scambiare la maglia con il capitano dell’Islanda (Yahoo Sport).

Poco sotto troviamo l’Argentina. La nazionale sudamericana ha rischiato seriamente di non partire per la Russia, riuscendo a guadagnarsi il pass per questo sorteggio solamente all’ultima giornata. In attacco il ct Sampaoli ha l’imbarazzo della scelta, anche se ultimamente le sue convocazioni hanno suscitato scalpore per aver escluso Higuaín, bomber della Juventus. Il giocatore di punta della selección argentina non può che essere Lionel Messi, supportato dal bianconero Dybala e dall’interista Icardi. L’Argentina ha una rosa abbastanza completa, che forse meriterebbe di essere più avanti nel nostro “indice di gradimento”. Sarà da valutare se la compagine sudamericana avrà risolto le problematiche che ne hanno accompagnato tutto il percorso di qualificazione.

¡Todos juntos vamos al Mundial! #YoAmoAMiSelección #VamosArgentina

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A seguire troviamo l’eterna incompiuta, ovvero il Belgio. I diavoli rossi si sono presentati alle ultime competizioni internazionali con i crismi di possibile rivelazione se non di vincitrice a sorpresa. Le aspettative sulla nazionale belga, però, sono sempre rimaste disattese arrestandosi ai quarti di finale sia in Brasile che in Francia. La squadra guidata da Roberto Martínez ha sicuramente una rosa di primo piano (Witsel, i fratelli Hazard, Lukaku, Vertonghen, Courtois, Vermaelen, il romanista Nainggolan) e forse questa potrebbe essere l’occasione giusta per portare al successo una generazione che rischia di rimanere senza allori internazionali.

Roberto Martínez, commissario tecnico della nazionale belga (Reuters).

La Polonia è probabilmente la rivelazione di queste teste di serie. Ha scalato moltissime posizioni nel ranking FIFA, scavalcando la Spagna e relegando gli ex campioni del mondo e d’Europa in seconda fascia. Il vero potenziale della nazionale polacca è ovviamente in attacco: Robert Lewandowski è un bomber di razza capace di segnare 51 reti in 91 apparizioni con i biancorossi. In attesa del recupero del napoletano Arkadiusz Milik, il peso dell’attacco è tutto sulle spalle dell’attaccante del Bayern Monaco. In difesa, l’esperienza internazionale dello juventino Wojciech Tomasz Szczęsny, di Kamil Jacek Glik (ex Palermo, Bari e Torino ora al Monaco) e Łukasz Piszczek del Borussia Dortmund possono dare quella marcia in più.

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Chiudiamo la rassegna delle teste di serie con la Russia padrona di casa. Gli ex sovietici non sono in un momento brillantissimo della loro storia e le ultime due competizioni a cui hanno partecipato sembrano confermarlo. Ad Euro 2016 hanno raccimolato la miseria di un punto mentre, nella Confederations Cup di questa estate, sono riusciti ad imporsi solamente sulla modesta Nuova Zelanda.  Nel 2017, i russi di Stanislav Salamovič Čerčesov hanno raccolto solamente tre vittorie, quattro pareggi e altrettante sconfitte. Sicuramente è la più “desiderata” tra le otto che compongono il lotto delle teste di serie.