Due sconfitte con Messico e Perù
Dopo aver parlato delle amichevoli disputate dalle Fær Øer, dedichiamoci a quelle giocate dalla Nazionale islandese. Negli scorsi giorni, infatti, l’Islanda allenata dal ct Heimir Hallgrimsson ha disputato due amichevoli in terra americana, in preparazione ai prossimi Mondiali in Russia. Non è andata come si sperava, dal momento che i vichinghi se ne devono tornare in Islanda con due sconfitte piuttosto pesanti sul groppone. 0-3 con il Messico, 1-3 con il Perù: è evidente che qualcosa non ha funzionato, sebbene le formazioni schierate fossero molto sperimentali. In ogni caso, si deve fare di necessità virtù e continuare a lavorare, in attesa che alcuni infortunati recuperino la forma migliore. Ma andiamo a vedere più nel dettaglio cosa è successo.

Continua la preparazione della Nazionale islandese in vista del Mondiale (foto KSI).
Messico-Islanda 3-0
Nella cornice del Levi’s Stadium di Santa Clara, si è disputata la prima delle due amichevoli che ha visto coinvolta la compagine islandese. A dispetto del punteggio maturato, la gara è stata piuttosto equilibrata, con l’Islanda che tutto sommato ha fatto vedere anche buone cose. Nel primo tempo in particolare, nonostante il basso possesso palla (dato da sempre caratteristico degli islandesi), i nordici hanno venduta cara la pelle. Soltanto una punizione ben calciata da Fabian è riuscita a superare il portiere Runarsson, fino a quel momento poco impegnato. Forse il portiere del Nordsjaelland, per dire la verità, si è mosso con un attimo di ritardo. Gli Strákarnir Okkar hanno poi pagato una grave ingenuità difensiva: palla persa malamente sulla trequarti, e veloce imbeccata per Layun che batte Runarsson con un bel diagonale.
In realtà la rete del 2-0 non ha demotivato la formazione di Hallgrimsson, che pure era riuscita ad andare in gol con Eyjólfsson, difensore figlio d’arte (suo padre è Eyjólfur Sverrisson, tecnico dell’Under 21). Tuttavia, la rete è stata annullata per fuorigioco fischiato a Kjartansson, autore dell’assist per il difensore del Levski Sofia. Nel finale, il Messico ancora con Layun ha messo il risultato sul 3-0: un vero e proprio gollonzo quello dell’ex Atalanta, che con un cross sbagliato ha beffato Runarsson. Ma riguardiamo insieme i gol a questo link.

Momenti concitati di Messico-Islanda.
Perù-Islanda 3-1
Rispetto alla gara con il Messico, pesa di più la sconfitta con il Perù, sebbene il risultato sia meno severo. Se con la Tricolor infatti c’era stata comunque una parvenza di gioco, i peruviani hanno invece sopraffatto l’Islanda dall’inizio alla fine. Certo, la rete dopo pochi secondi di gara ha certamente influito, perché la rete di Renato Tapia ha chiaramente tolto consapevolezza alla squadra di Hallgrimsson. Se non altro, l’Islanda si è tolta lo sfizio di pareggiare poco dopo su corner, grazie al primo centro in Nazionale di Fjóluson. L’arma dei calci piazzati si conferma dunque la migliore in casa islandese: se fosse stato convalidato anche il gol di Eyjólfsson, parleremmo di due reti di difensori in queste ultime amichevoli.
Nella ripresa il canovaccio tattico della gara non è cambiato, con il Perù sempre con le redini del match in mano. Forse a tratti la squadra di Gareca è parsa anche leziosa, visto che gli andini avrebbero potuto chiuderla prima. I sudamericani comunque riescono a segnare il gol del raddoppio con Ruidiaz, abile a sfruttare una sonora dormita della difesa islandese, piazzata decisamente male ed estremamente macchinosa nella circostanza. Da maestro, invece, il gol del 3-1, firmato dalla stella Jefferson Farfan: la rete dell’ex Schalke andrebbe fatta vedere nelle scuole calcio per mostrare come costruire un’azione offensiva corale. Poco importa che sul tiro dell’attaccante ci sia la deviazione di Fjóluson, l’azione è splendida e Farfan avrebbe meritato il gol già in precedenza. Potete rivedere i gol a questo link.

Ruidiaz segna il momentaneo 2-1 per il Perù. Il match finirà 3-1 per gli andini.
Qualche considerazione
Non è facile parlare di questi due match. Da una parte ci sono delle attenuanti parziali, come il fatto di aver schierato tantissime riserve. Del resto – lo ripeteremo fino alla morte – una nazione di appena 300mila abitanti è difficile che produca delle riserve all’altezza dei titolari. Oltretutto, la manovra ha risentito enormemente dell’assenza dell’unica stella della squadra, quel Gylfi Þór Sigurðsson che si è infortunato con l’Everton. A proposito, auguri di pronta guarigione Gylfi, ti aspettiamo per il Mondiale!
C’è poi da rilevare che, tanto con il Messico che quanto contro il Perù, la squadra islandese ha avuto dei pericolosi blackout mentali. Quasi tutti i gol subiti nascono da errori – di reparto o individuali – che potevano essere evitati facilmente. Il fallo da cui scaturisce la punizione vincente di Fabian (Messico) arriva su un’ingenuità di un giocatore esperto come Hallfreðsson: non si può intervenire con la gamba in quel modo al limite dell’area. Assolutamente da film horror, poi, la difesa dell’Islanda contro il Perù: il gol di Ruidiaz mette a nudo tutte le difficoltà della retroguardia islandese. Va anche rilevato, tuttavia, che sono disattenzioni che si possono curare. Questi match erano stati pensati per provare nuovi giocatori, e la squadra che scenderà in campo in Russia sarà presumibilmente molto diversa.
Obiettivo: recuperare gli infortunati
E di buono cosa resta? In realtà poco. Qualche folata interessante di Johann Gudmundsson, qualche idea del giovanissimo Albert Gudmundsson, alcune intuizioni di Bjarnason e la pericolosità sui calci piazzati. Un po’ poco per poter pensare di fare un Mondiale all’altezza. Fondamentale comunque sarà recuperare gli infortunati: detto di Sigurðsson, aspettiamo a pieno regime anche Alfred Finnbogason e Sigþórsson. Con loro la situazione può cambiare radicalmente. In ogni caso, al di là delle assenze, serve curare i dettagli e mantenere più alta la concentrazione, perché quello che abbiamo visto in queste due amichevoli non ci è piaciuto molto.
Le avversarie nel girone
Ma in questi giorni di amichevoli internazionali, come se la passano le avversarie nel girone mondiale dell’Islanda? Iniziamo dall’Argentina. Sudamericani in formato dottor Jekyll e mister Hyde, con una vittoria e una sconfitta. L’ottimo 2-0 sull’Italia – come molti saprete – è stato infatti vanificato dal pesantissimo 1-6 patito contro la Spagna: un risultato clamoroso che ha fatto infuriare i tifosi argentini. Soddisfacente a metà anche la Nigeria, allenata dal tecnico tedesco Gernot Rohr: dopo la buona vittoria sulla Polonia (1-0), ha fatto seguito una deludente sconfitta con la Serbia (0-2).
Due parole a parte merita la Croazia, che l’Islanda ormai incontra sovente da tempo. I croati infatti hanno affrontato le stesse squadre degli islandesi, Perù e Messico, quindi il confronto è più immediato. Un Perù evidentemente in gran forma è riuscito ad aver la meglio infatti anche degli slavi, battuti per 2-0. A differenza dell’Islanda, però, la Croazia ha superato per 1-0 il Messico. Da quel che abbiamo visto, comunque, i croati non sono stati spumeggianti nel gioco, e confermano l’idea di essere una squadra con enorme potenziale tecnico, che però viene sfruttato solamente in parte. Vedremo che succederà ai Mondiali.
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