Le islandesi in Europa vivono vicende alterne, difficilmente regalano soddisfazioni, ma quanto successo al Valur è singolare. “Questa penalità è stata una cazzata e uno scandalo”. Google Translate ci ha abituati ad imprecisioni e strafalcioni. Quanto messo in bocca a Sigurbjörn Örn Hreiðarsson, vice allenatore del Valur, non dista però molto dalla realtà.

Vista del complesso sportivo di Lerkendal, a Trondheim, dalle camere dell’albergo Scandic (mapio.net)
L’arbitro è il grande protagonista della vittoria per 3-1 del Rosenborg sul Valur. Passano il turno con il minimo sindacale FH e Stjarnan dopo i successi dell’andata. Pareggio casalingo per 0-0 dei bianconeri contro i finlandesi dell’FC Lahti. La Stella perde 1-0 in casa degli estoni del Nõmme Kalju. L’IBV contiene il passivo e saluta l’Europa con una sconfitta per 2-0 contro il Sarpsborg.
Rosenborg – Valur 3-1 (Champions League)
Definire questa partita una commedia grottesca non è un’esagerazione. Il risultato è frutto di tre rigori concessi dall’arbitro (2 al Rosenborg, 1 al Valur) assolutamente inesistenti. Chi ancora lamenta l’utilità del VAR, si guardi questa partita.
Stesso discorso per chi si lamenta degli arbitri italiani. L’arbitraggio del bulgaro Stefan Apostolov è stato semplicemente criminale. Il commentatore della TV norvegese, l’ex calciatore Jesper Mathisen, lo ha accusato senza giri di parole di essersi prodigato per raggiungere l’over 3,5.
Non siamo di parte, il rammarico c’è per una partita di calcio che aveva tutti i presupposti per essere divertente, rovinata per motivi poco trasparenti. Il Rosenborg aveva aperto gratuitamente le porte dello stadio e in 7.000 tifosi avevano risposto presente offrendo un bel colpo d’occhio. Con un arbitraggio normale, poteva essere una bella sfida, combattuta all’ultimo sangue, con un esito probabilmente uguale. Tuttavia l’impresa per il Valur non era impossibile. Il Rosenborg sta attraversando un momento di difficoltà e problemi interni. Nonostante la vittoria, alla fine del match l’allenatore norvegese Kare Ingebritsen è stato esonerato.

Quando la bestia si scatena… La traduzione della prima pagina di fotbolti.net subito dopo la partita fra Rosenborg e Valur (fotbolti.net)
Il primo tempo
Contrariamente alle aspettative per un match d’assalto del Rosenborg, i norvegesi sono macchinosi e poco lucidi. La loro manovra è affidata alle iniziative personali delle due stelle, il danese Nicklas Bendtner ed il capitano Mike Jensen. Il Valur scende in campo per difendere l’1-0 dell’andata, occupando bene gli spazi e cercando il varco giusto.
Il Valur parte alla grande e dopo 2′ va vicino al vantaggio con una splendida azione di Ólafur Karl Finsen terminata di poco a lato. Il Rosenborg risponde con due gran tiri di Bendtner, su cui traversa ed Einarsson mettono una pezza. Il dominio territoriale dei norvegesi non dà alte preoccupazioni al Valur, che ha un’altra buona occasione con Thomsen. Lo 0-0 con cui si rientra negli spogliatoi promuoverebbe i rossoazzurri islandesi.
Il secondo tempo
Inizia la lotteria dei rigori. Al 55′ Haukur Páll Sigurdsson devia di spalla un tiro in area, con entrambe le braccia attaccate al corpo. Primo rigore, trasformato da Bendtner. Lo svantaggio ingiusto taglia le gambe al Valur. Al 72′ una bella manovra sulla fascia di Bendtner viene finalizzata da Anders Trondsen che insacca di testa senza problemi.
Un paio di cambi rivitalizzano il Valur che si lancia in avanti. All’84’ il portiere norvegese salva su una bomba di Thomsen. Sugli sviluppi del successivo angolo, un difensore del Rosenborg salta in maniera scomposta con le braccia alza per contrastare una capocciata di Guðjón Pétur Lýðsson. Tuttavia la deviazione di faccia del difensore norvegese è evidente. Secondo rigore, trasformato da Kristinn Freyr Sigurðsson.
Pari e patta? No, su calcio d’angolo al 93′ Bendtner salta (probabilmente in maniera fallosa) su Arnar Sveinn Geirsson. La palla gli spiove addosso e tocca leggermente di testa. Terzo rigore, Bendtner tira una bomba che Einarsson tocca senza deviare abbastanza. E’ il 3-1, amarissimo, in pieno recupero che scatena il parapiglia. Pedersen viene espulso dalla panchina. Coach Ólafur Jóhannesson in panchina mima il gesto dei soldi. Triste fine dell’avventura in Champions.
FH – FC Lahti 0-0 (Europa League)
Dopo il 3-0 dell’andata fuori casa, l’FH può permettersi di tirare il fiato in vista del campionato. La formazione è quella titolare, ma i padroni di casa non si dannano l’anima per fare la partita. Gli ospiti finlandesi sembrano più preoccupati di non peggiorare lo score. Quella che ne esce è una partita sostanzialmente noiosa, dove le occasioni migliori sono dell’FH, non abbastanza lucido da concretizzarle.

La curva del Kaplakriki, lo stadio di Hafnarfjordur
Fra gli sbadigli, ci sono due elementi di interesse. E’ la prima partita in cui l’FH schiera come coppia di centrali difensivi il guineense Eddie Gomes e il giamaicano Rennico Clarke. I bianconeri hanno investito molto su di loro, ma fra infortuni ed altre indisponibilità di rado si sono visti insieme. Nelle passate stagioni l’FH ha fatto della solidità difensiva la sua forza, mancata in questa stagione. Che sia la svolta?
La seconda annotazione riguarda la panchina dell’FC Lahti. Contava solo 6 sostituti anziché 7. Infortunio dell’ultimo minuto o difficoltà a mettere in piedi la rosa?
Nõmme Kalju – Stjarnan 1-0 (Europa League)
Anche lo Stjarnan parte per l’Estonia con la qualificazione in cassasforte, forte del 3-0 dell’andata. Come per l’FH a scendere in campo sono i titolarissimi e così come poca è la motivazione a spingere. Rúnar Páll Sigmundsson fa scendere i suoi esterni sulla linea dei centrocampisti e così trasforma il suo iperoffensivo 4-3-3 in un molto più prudente 5-4-1. Fra gli estoni è capitano l’italiano Uggé, un passato in Lega Pro.
Nonostante questo, di rimessa, lo Stjarnan colleziona un paio di occasioni per tempo per mettere il sigillo sul match. All’88 subisce il goal del neo entrato Alex Tamm, promettente attancante estone, bravo a sfruttare un pasticcio difensivo. E’ del 2001 e ha già siglato 4 goal in 12 match in campionato, oltre che vantare un buon score nelle under nazionali.

Vista di Tallin, capitale dell’Estonia. Il Nomme Kalju è una delle sue squadre (travelswearecom)
Per lo Stjarnan la buona notizia è il rientro di Jósef Kristinn Jósefsson. Il terzino sinistro, autore di una gran stagione nel 2017, è stato fermo ai box per diversi mesi in seguito ad un grave infortunio. Per chi gioca al fantacalcio, è una notizia da segnarsi sul taccuino.
Sarpsborg – IBV 2-0 (Europa League)
Con un goal per tempo, i norvegesi strappano una seconda vittoria contro l’IBV. Nessuna delle due squadre si danna troppo l’anima dopo lo 0-4 dell’andata. Aggiungendo che nelle due squadre non abbondano i piedi fini, è una partita giocata su rimpalli e palle lunghe.
Il protagonista di giornata è il bomber di riserva Mikkel Agger che segna una doppietta. Ad un bel goal su azione personale al 13′, ne aggiunge un secondo a fine partita dove il portiere islandese Geirsson è imbarazzante. Si china per raccogliere un pallone senza tante pretese e lo devia nell’angolino.
Dal ritorno in Europa dei bianconeri dell’arcipelago, onestamente, ci aspettavamo brividi di altri tipi.
I prossimi impegni islandesi in Europa
Il Valur se la vedrà con gli abbordabili andorrani dell’FC Santa Coloma, usciti anch’essi dalla Champions, sconfitti dai kosovari del KF Drita. Il rammarico per la mancata qualificazione in Champions è enorme. Si sarebbe affrontata una sfida proibitiva come il Celtic Glasgow, ma avrebbe garantito uno scontro di prestigio e soprattutto dei contributi UEFA molto più sostanziosi.
Lo Stjarnan se la vedrà con il temibilissimo FC Copenaghen. L’impegno è proibitivo, però i danesi non stanno passando un gran periodo. In campionato hanno esordito con una sconfitta. In Europa League hanno passato a fatica il primo turno contro i non irresistibili finlandesi del KuPS.
Infine l’FH affronterà gli israeliani dell’Hapoel Haifa. Hanno chiuso al quarto posto lo scorso campionato dopo essere stati anche in testa. Nonostante l’Hapoel sia stato fondato nel 1924, ha una bacheca smilza (uno scudetto nel 1999, quattro coppe). Mancano dall’Europa da alcuni anni, ma la qualità della rosa è, per nomi ed esperienza, superiore ai bianconeri di Hafnarfjordur.
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