La nuova stagione della massima serie islandese è partita con molte novità, un livello più alto rispetto agli ultimi anni e una grande favorita che sta tradendo le attese. Le prime cinque giornate di Pepsideild sono state molto equilibrate e a farne le spese sono state soprattutto le grandi. La classifica è molto compatta e i valori in campo per ora sono molto diversi da quelli ipotizzati solo poche settimane fa.

Kopavogur, sobborgo residenziale dell’area metropolitana di Reykjavik, imbiancato dalla neve con la sua famosa chiesa al centro del quartiere. E’ la sede della capolista Breidablik (pinterest.com)
Le prime posizioni della Pepsideild
E’ volato in testa il Breidablik. Il nuovo corso di Ágúst Thór Gylfason (ex Fjolnir) è partito con il botto, nonostante una rosa nuova con tanti innesti giovani. Il colpo grosso lo ha siglato alla seconda giornata, andando a vincere sul campo dell’FH per 3-1, dominando dall’inizio alla fine. I pareggi contro KR e Vikingur Reykjavik nelle ultime due giornate hanno bilanciato le tre vittorie conquistate nelle prime tre giornate. I biancoverdi erano accreditati per un campionato di metà classifica, anche se ci sono voci di investimenti pesanti in arrivo. Il primo riguarda Steve Lennon, da anni uno dei migliori giocatori del campionato.
Al secondo posto sono appaiati FH e Grindavik. I bianconeri non sono una novità e anche quest’anno saranno la squadra da battere, anche se molto è cambiato e qualche difficoltà si è vista. Particolarmente in affanno la nuova retroguardia. L’unico veterano delle stagioni passate è il portiere faroese Gunnar Nielsen. Proprio contro il Breidablik si è esibito in una papera clamorosa, prendendo goal su una punizione tirata con poche pretese.
Il Grindavik invece è una bella sorpresa. Conferma una difesa rocciosa (solo tre goal subiti, miglior difesa del campionato insieme al Breidablik) e un ottimo collettivo che non ha patito la perdita del bomber Andri Runar Bjarnason. I sei goal segnati da cinque giocatori diversi sono un ottimo segnale. Ancor di più lo è stata la clamorosa vittoria contro il Valur per 2-1.
Al quarto posto troviamo un Fylkir senza mezze misure. Ha fermato la corazzata Valur fuori casa, ha vinto gli importanti scontri diretti in ottica salvezza contro IBV e KA, ma ha perso quello contro il Vikingur e all’ultima giornata si è fatto strapazzare dallo Stjarnan.

Hilmar Árni Halldórsson, trequartista dello Stjarnan, è l’attuale capocannoniere del campionato con 7 goal fatti in cinque partite (fotbolti.net)
La pancia del gruppo
A sei punti troviamo ben cinque squadre. Posizione forse un po’ stretta per il KR, tutto sommato consona all’organico per Fjolnir e Vikingur Reykjavik. Per altro i rossoneri, poco accreditati ad inizio campionato, hanno già affrontato e fermato con altrettanti pareggi la capolista Breidablik e le due big Valur e Stjarnan. Da ostriche, champagne e infarto il pareggio per 3-3 maturato con questi ultimi: ben quattro rigori concessi, uno al 95′.
Il Valur è la grande favorita del campionato… e per ora anche la grande delusione. Sul mercato ha migliorato ulteriormente una rosa collaudata con innesti importanti, ma finora sul campo ha balbettato. L’unica vittoria risale alla prima giornata, conquistata al 95′. Per il resto tanti pareggi, la recente sconfitta col Grindavik e la sensazione di aver quasi paura dei propri mezzi. Manca il valore aggiunto dei suoi pezzi pregiati. Il portiere Einarsson, grande protagonista della scorsa stagione, ha responsabilità su almeno un paio di goal subiti. Dalla fascia di Birkir Mar Saevarsson sono arrivati i goal presi da Stjarnan e Fylkir. In avanti il duo danese Pedersen – Thomsen non sta pesando come si immaginava.
Diverso discorso per lo Stjarnan. Fra le più forti è quella che ha perso di più sul mercato. Qualche addio e un po’ di giovani innesti lasciavano immaginare un inizio difficoltoso. Sulla classifica però pesano tanto gli episodi. Contro il Keflavik ha preso due goal sugli unici due tiri subiti. Nella pirotecnica sconfitta casalinga contro il KR per 3-2 così come nell’altrettanto pirotecnico 2-2 contro il Valur, la squadra di Gardabaer ha tenuto il pallino del gioco raccogliendo molto meno di quanto seminato. Contro il Valur pesa anche il dubbio rigore concesso su Pedersen. Al momento hanno la peggior difesa del campionato: dieci goal, due reti subite a partita. Sistemando questo fondamentale, Baldur Sigurðsson e compagni possono risalire la china.

La classifica della Pepsideild alla quinta giornata
Bassa classifica
Cinque punti sono pochi per il KA. La squadra di Akureyri sul mercato si è notevolmente rinforzata, ma in campo i risultati sono arrivati a singhiozzo a fronte di un calendario favorevole. L’unica vittoria è il 2-0 sull’IBV ultimo in classifica. Le prossime due partite contro KR (fuori) e Vikingur Reykjavik (in casa) saranno importanti per pesare le ambizioni dei gialloblu.
Pentola vuota per Keflavik e IBV, uniche due squadre a non aver ancora vinto una partita. Entrambe hanno difficoltà a segnare (tre reti a testa) e in difesa ballano. Eccezion fatta per il 4-1 subito dall’IBV, non hanno mai preso grandi imbarcate, ma le due compagini si stanno rivelando le principali indiziate per la retrocessione. Fra tre giorni c’è lo scontro diretto a Keflavik, potrebbe già essere una mezza sentenza.
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