Diciamo la verità, il divertimento che ci sta regalando la massima serie islandese sta andando oltre ogni previsione. C’eravamo lasciati alla quinta giornata con in testa il Breidablik, Grindavik e FH ad inseguire, Valur e Stjarnan in difficoltà. Shakerata come un ottimo Gin Fizz, la classifica si è capovolta. Il Valur centra sei vittorie di fila e prende la testa del campionato, seguito dallo Stjarnan che di vittorie consecutive ne conquista cinque.

Tramonto sui campi di Garðabær, sede dello Stjarnan. La squadra della Stella è in corsa per il titolo di campione islandese, dopo l’unica affermazione del 2014 (wikipedia.org)
In fondo alla classifica è quasi spacciato il Keflavik: 3 punti in 10 giornate sono una sentenza. Il secondo posto per l’inferno è occupato dal KA, ma da metà classifica in giù rischiano tutte. A complicare le cose ci si mette il calendario spezzatino che dovrebbe riassestarsi entro fine luglio. Idem il calciomercato: aprirà dal 15 al 30 luglio. Vediamo di mettere un po’ d’ordine.
Le prime posizioni della Pepsideildin
Delle cavalcate di Valur e Stjarnan abbiamo già detto. Le motivazioni sono opposte. Il Valur ha sistemato la fase difensiva. Tornando alla difesa a quattro, gioca con Patrick Pedersen unica punta e lascia più libertà a Larusson e Adolphsson sulle fasce. Proprio quest’ultimo è stato richiamato in fretta e furia dal prestito all’IA in seconda serie, con ottimi risultati.
Il 4-5-1 schierato da coach Ólafur Jóhannesson è nato per necessità e non per scelta. Decisiva la stagione scostante dell’americano Dion Acoff (infortuni a catena) e il grave incidente patito da Rasmus Christensen. Il centrale danese si è fratturato tibia e perone. Per lui stagione finita, sarà sostituito dal promettente 23enne svedese Sebastian Starke Hedlund, tante presenze nelle under svedesi e cresciuto nelle giovanili dello Schalke04.

Andri Adolphsson, classe 1992, ad inizio stagione era tornato alla sua squadra d’origine, l’IA in seconda serie, per trovare più spazio. Richiamato in fretta e furia dal Valur, è un protagonista a sorpresa di queste ultime partite di Pepsideildin (mbl.is)
Lo Stjarnan compensa una difesa da brividi (terza peggior difesa del campionato) con un attacco micidiale. 27 goal in 11 partite fanno una media di 2,5 goal partita: la squadra della Stella è un over assicurato. Il protagonista assoluto è Hilmar Árni Halldórsson. Da seconda punta ha segnato 12 goal (più di uno a partita), in ogni modo: rigore, punizione, di testa, al volo.
Il Breidablik è subito dietro, ma ha perso entrambi gli scontri diretti con le prime due. Anche il Grindavik teoricamente è poco distante dalla vetta. Sembra però avviato a ripetere la parabola discendente dello scorso campionato, quando si spense dopo un avvio fulminante. Il prossimo match esterno contro l’FH sarà un test della verità per la banda di Óli Stefán Flóventsson.
Deluse e in bilico
Proprio l’FH è la grande delusione, per ora, della Pepsideildin 2018. La distanza dalla vetta inizia ad essere importante e il ruolino di marcia dà poche speranze: tre sconfitte negli scontri contro le prime tre. Devastante l’ultima sconfitta casalinga per 3-2 contro lo Stjarnan, capace di rimontare due volte lo svantaggio e segnando il goal decisivo all’88 (Halldorsson su punizione, tanto per cambiare). Pesa il mancato rigore per l’atterramento in area di Crawford in pieno recupero: ammonito per simulazione, il fallo subìto ci è sembrato evidente. Arriverà a breve il talentuoso attaccante faroese Jakup Thomsen (che avevamo intervistato un po’ di tempo fa), ma la macchina schiacciasassi delle scorse stagioni è un lontano ricordo e servirà un risveglio del collettivo per conquistare un traguardo importante.

Jákup Ludvig Thomsen, giovane promessa faroese in arrivo in Pepsideildin. All’FH troverà il connazionale Brandur Olsen (bold.dk)
Il KR che annaspa a metà classifica non è una novità. Molto emozionante si sta rivelando la lotta per non retrocedere. Dopo un pessimo avvio, l’IBV ha ripreso a macinare punti e, di fatto, dal settimo posto in giù sono tutti a rischio. Già lo scorso anno il Vikingur Olafsvik era retrocesso con il punteggio record di 22 punti. Probabilmente la quota salvezza sarà più alta delle ultime stagioni. Nel 2016 il Fylkir retrocesse con 19 punti, nel 2015 il Leiknir Reykjavik addirittura con 15.
Qualità e mercato
Le scorse stagioni ci hanno abituato a metà stagione ad avere già una pretendente al titolo ben definita. Così come in coda più o meno si sapeva chi sarebbero stati i due agnelli sacrificali. Come avevamo evidenziato nel report di inizio stagione, il livello del campionato islandese sta migliorando e, in mezzo a tanti calci, si assiste a partite emozionanti anche per un buon tasso tecnico, come ieri sera fra FH e Stjarnan. Più che le capacità economiche dei club islandesi, è aumentata l’attenzione da parte di tanti calciatori stranieri di buon livello. La Pepsideldin offre una buona vetrina per mettersi in mostra.
A breve ci saranno le due settimane di calciomercato estivo. Nonostante la brevità della sessione, non è inusuale assistere a società che stravolgono le proprie rose. Di Thomsen all’FH ed Hedlund al Valur abbiamo già detto, così come del ritorno dei nazionali Kári Árnason al Vikingur Reykjavik e quello di Ólafur Ingi Skúlason al Fylkir, entrambi convocati per i Mondiali di Russia. Un altro trasferimento interessante che vi segnaliamo è quello del bomber Hrvoje Tokic, dal Breidablik dove ha trovato poco spazio, al deludente Selfoss in Inkassodeildin.
Highlight dell’ultima giornata
La classifica di Pepsideildin
Valur* 24
Stjarnan* 22
Breiðablik 18
Grindavík 17
FH* 16
KR 13
Víkingur R. 12
Fjölnir 12
ÍBV* 11
Fylkir 11
KA 9
Keflavík 3
*Valur, Stjarnan, FH e IBV una partita in più
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