Pochi si sono accorti che la 2.deild di quest’anno, il terzo livello nella piramide calcistica in Islanda, vanta un primato storico. E’ l’unica serie senza una squadra di Reykjavik. Mai nei tempi recenti si era verificata una situazione di questo tipo, in nessuna delle cinque serie islandesi.

Vista di Husavik da mare. Città nel nord del paese, è una meta molto ambita per gli avvistamenti delle balene (visithusavik.com)
Reykjavik, con i suoi 122.000 abitanti, ospita da sola il 36,7% fra tutti i 332.000 islandesi. Se si aggiungono i suoi sobborghi si arriva a 200.000 persone. Gli altri centomila sono distribuiti in villaggi di qualche migliaio di abitanti, sparpagliati in mezzo a ghiacci vulcani su una superficie che è un terzo di quella italiana. La 2.deild rappresenta questa realtà.
Il campionato d’Islanda
Negli scorsi giorni abbiamo analizzato i campionati di massima serie, la Pepsideild, e di seconda serie, l’Inkassodeild. Entrambi sono campionati dove la partecipazione di squadre di Reykjavik si sente e spesso, come in prima serie, è predominante. In 2.deild invece è rappresentata tutta l’isola, che è un po’ una provincia a parte. Reykjavik è una città molto europea. Come vedremo, alcune squadre rappresentano posti che in Italia non avremmo problemi a definirli “dimenticati da Dio”. Spesso è proprio per queste realtà che tifiamo o che addirittura ci hanno avvicinato al calcio islandese.
Il Nord dell’isola in 2.deild
Akureyri, con i suoi 19.000 abitanti è considerata la capitale del nord dell’isola. E’ anche il centro più grande d’Islanda se non si conta la capitale e gli altri comuni dell’area metropolitana. Calcisticamente è rappresentata dal KA in prima serie e dal Thor in seconda serie. In 2.deild troviamo due squadre:
Il Tindastóll di Sauðárkrókur, una delle municipalità più a nord del paese dove abitano 2.600 persone. I locali si vantano che la popolazione di cavalli è superiore. E’ una polisportiva la cui attività principale è il basket, la squadra milita in prima serie. E’ tornata in 2.deild dopo anni di disgrazia. Nel 2014 era retrocessa dalla 1.deild facendo 4 punti in tutto il campionato (15 goal fatti, 75 subiti)
Nella sue fila è cresciuto una nostra vecchia conoscenza, Eyjólfur Sverrisson allenatore dell’U21 islandese: era un fenomeno sia a calcio che a basket.
Il Völsungur di Húsavík, “la città delle balene”, abitanti 2.100. E’ il secondo centro più importante del nord dopo Akureyri. Aveva “stupito il mondo” nel 2013 quando, in 1.deild, aveva fatto due punti in tutta la stagione. 15 goal fatti, 85 subiti e qualche anno per riprendersi.
Il Sud dell’isola in 2.deild
La parte propriamente a sud dell’Islanda è quella ai piedi dell’immenso ghiacciaio del Vatnajökull. Data la pericolosità sua e dei tremendi Jökulhlaup (improvvise alluvioni scatenate dalle eruzioni che avvengono sotto la calotta del ghiacciaio), è praticamente disabitata. L’unico paese sopra i 1.000 abitanti è Höfn, la cui squadra è il Sindri, retrocesso lo scorso anno in 3.deild. Nella suddivisione amministrativa è considerato sud anche la penisola del Reykjanes, l’area di Keflavik e Grindavik per intenderci. Due le squadre di questa zona:

Uno dei tanti fari di cui è disseminata la costa del Reykjanes (www.extremeiceland.is)
Il Víðir di Garður, municipalità di 1.400 anime, fra i quali i componenti della celebre band Of Monsters and Men. Lo scorso anno ha sfiorato per due punti la promozione.
Il Þróttur Vogar, dell’omonima municipalità (1.100 abitanti) è una delle due neopromosse.
L’est dell’isola in 2.deild
Tutto l’Austurland, la regione dei fiordi dell’est, è circa un quarto della superficie dell’isola. Insieme ai fiordi dell’ovest è una delle zone più selvagge dell’isola. I suoi abitanti sono solo 16.000, ma è l’area più rappresentata in questa serie. Egilsstaðir, 2.300 abitanti, è il centro più importante. Il resto sono tutti villaggi di pescatori disseminati lungo i fiordi. Spesso d’inverno sono raggiungibili solo via mare o per via aerea.
Il Fjarðabyggð gioca per l’omonima municipalità dove risiedono 4.500 abitanti. E’ retrocesso un paio d’anni fa dalla 1.deild dopo aver affrontato una difficile situazione economica. Lo scorso anno ha rischiato il doppio salto all’indietro, prima di rilanciarsi nella seconda parte della stagione. Negli ultimi anni, in questa regione, è stata la società di riferimento.
Lo Huginn difende i colori di Seyðisfjörður, villaggio di 650 pescatori e 15 calciatori. Due anni fa venne miracolosamente promosso in 1.deild, salvo retrocedere in maniera assolutamente roccambolesca a fine stagione. Lo scorso anno è stata la mina vagante del campionato.

Vista del fiume Lagarfljót che, in prossimità di Egilsstaðir si allarga in un vero e proprio lago (facebook.com)
L’Höttur di Egilsstaðir è la “nobile” decaduta della regione. E’ la società ad aver raggiunto i posizionamenti migliori in 1.deild, da cui manca da parecchi anni. La scorsa stagione ha rischiato a lungo di retrocedere.
Il Leiknir di Fáskrúðsfjörður è un altro miracolo sportivo di questa zona. Villaggio di 660 abitanti, è arrivato fino alla 1.deild grazie alla passione del suo presidente e alle scelte del suo allenatore. E’ retrocesso lo scorso anno dopo due anni di 1.deild.
L’Ovest dell’isola in 2.deild
Per Ovest ci riferiamo alla “coda d’anatra”, il complesso di fiordi che caratterizza il nord-ovest dell’Islanda, e alla regione che sta a settentrione della capitale.
Il Vestri, squadra nata dalla fusione delle società di Ísafjörður (il centro più importante della coda d’anatra) e Bolungarvík, villaggio che dista qualche chilometro. E’ nato sulle ceneri del BI/Bolungarvik, al termine della sua permanenza in 1.deild, finita con una retrocessione abbastanza catastrofica.
Il Kári di Akranes, 7.000 abitanti, è la sorella minore del più celebre IA, una delle squadre più vincenti d’Islanda. Molti dei titolari dell’IA hanno disputato almeno una stagione nelle fila del Kari. Ha vinto la scorsa 3.deild.
L’area metropolitana in 2.deild
In realtà un pezzo dell’Islanda più “cittadina” è rappresentato da Afturelding (sede a Mosfellsbær, comune a 12km da Reykjavik) e dal Grótta di Seltjarnarnes (sobborgo di Reykjavik). Il Grotta è retrocesso l’anno scorso dalla 1.deild dopo una stagione incolore. L’Afturelding ha sfiorato la promozione per tre anni di fila con tre terzi posti. Ha interrotto la striscia lo scorso anno… con un quarto posto. Di questa maledizione ne avevamo parlato con Magnús Már Einarsson, giocatore del team e giornalista di fotbolti.net
I pronostici di fotbolti.net
Il criterio è lo stesso usato per il pronostico dell’Inkassodeild. La graduatoria è stata stilata facendo votare allenatore e capitano di ogni squadra. Ognuno poteva dare un punteggio da 1 a 11 a tutte le squadre del campionato tranne la sua. Questa è la classifica:
1. Grótta, 226
2. Afturelding, 196
3. Vestri, 187
4. Völsungur, 160
5. Leiknir F., 145
6. Kári, 142
7. Þróttur V., 141
8. Huginn, 122
9. Víðir, 103
10. Fjarðabyggð, 86
11. Höttur, 40
12. Tindastóll, 36
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