L’Islanda, sponda Valur, esordisce con il botto in Europa. E che botto! Nel primo turno di qualificazione alla Champions League, i rossoazzurri conquistano un incredibile vittoria per 1-0 contro il quotatissimo Rosenborg. Invece nell’arcipelago faroese, dopo l’ottimo esordio nei preliminari di Europa League, si incassa un doppio 1-2 casalingo. Il Víkingur Gøta perde contro i temibili campioni finlandesi dell’HJK Helsinki nel primo turno di Champions League. Il KÍ Klaksvík ha del rammarico per la sconfitta contro i litauni del Žalgiris.

Valur Rosenborg UEFA Champions League

Eiður Aron Sigurbjörnsson, il migliore in campo del match fra Valur e Rosenborg. Oltre a segnare il goal decisivo, ha guidato la difesa contro gli assalti norvegesi (nettavisen.no)

Procediamo in ordine cronologico nell’analisi delle tre partite di ieri

Víkingur Gøta – HJK Helsinki 1-2 (UEFA Champions League)

Anche fra le mura amiche, i bookmaker non davano scampo alla squadra dell’isola di Eysturoy. I campioni finlandesi sono la Juventus di Finlandia. In bacheca hanno 28 scudetti, 13 Suomen Cup, 5 Coppe di Lega. Sono l’unica squadra finlandese ad aver mai partecipato alla fase a gironi di UEFA Champions League, nella stagione 1998-1999.

L’HJK è una buona squadra, con i migliori talenti finlandesi e alcuni stranieri interessanti. Il Vikingur si presenta con la rosa al completo, la forma altalenante vista in campionato e un divario tecnico notevole.

Il primo tempo è di grande sofferenza. Il muro eretto da Clementsen dura appena 8′. Un gran tiro al volo dell’interessantissimo centrocampista (leva 1996) Sebastian Dahlström apre le danze. Il Vikingur non passa la metà campo e al 27′ concede il bis. La difesa non riesce a rompere l’assedio avversario e Atli Gregersen insacca maldestramente nella propria porta un cross dell’ala Riku Riski. Prima del rientro negli spogliatoi i finnici hanno altre due nitide occasioni per prendere il largo.

Vikingur HJK UEFA Champions League

Il portiere russo dell’HJK Maksim Rudakov sventa uno dei tanti tentativi faroesi d’attacco faroesi arrivati da calcio piazzato (dagur.fo)

Il secondo tempo è più equilibrato, complice una minor intensità dei padroni di casa. Il Vikingur esce dal guscio, crea pericoli da calcio piazzato. Al 51′ accorcia le distanze in maniera fortunosa con una punizione dai 40m. L’ala Gunnar Vatnhamar colpisce al volo per mettere al centro e svirgola quel tanto che basta a sorprendere il portiere.

L’HJK riprende il comando delle operazioni più per controllare il match che per affondare il colpo. La differenza vista in campo è troppa per immaginare un capovolgimento di fronte al ritorno che si disputerà martedì prossimo ad Helsinki. Qui potrete vedere gli highlights dei goal.

KÍ Klaksvík – Žalgiris 1-2 (UEFA Europa League)

Più abbordabile, ma non meno complicato l’impegno del KI contro i lituani. I pronostici prevedevano una vittoria degli ospiti, senza escludere qualche sorpresa. Lo Zalgiris, squadra della capitale Vilnius, è la seconda squadra con più titoli (7 campionati, 11 coppe nazionali) della repubblica baltica. Lo scorso anno ha chiuso in seconda posizione il campionato, interrompendo un ciclo di quattro vittorie di fila.

La qualità della rosa è sicuramente superiore a quella faroese. Oltre ad alcuni nazionali lituani, spiccano il trequartista ex nazionale austriaco Tomas Simkovic ed il terzino ex Ajax Donovan Slijngard.

Klaksvik Zalgiris UEFA Europa League

I giocatori mentre scendono in campo al Gundadalur, stadio della capitale, attrezzato per ospitare i match internazionali (fkzalgiris.lt)

Nonostante ciò la partita è stata sostanzialmente equilibrata e a Klaksvik non mancherà il rammarico. I lituani sono più arrembanti mentre il KI gioca più di rimessa, ma le occasioni create sostanzialmente si equivalgono. I padroni di casa si mordono le mani per aver subìto entrambi i goal da calcio d’angolo, uno al 40′ e uno al 93′. Il pareggio provvisorio di Jóannes Bjartalíð arriva su rigore al 60′.

I lituani hanno avuto il merito di crederci di più. Il KI è andato in affanno nel finale, quando il coach lituano Urbonas ha fatto entrate l’attaccante brasiliano Marquinhos Carioca per il terzino Filipov. I biancoblu non hanno retto l’assedio e il ritorno giovedì prossimo a Vilnius sarà maledettamente complicato. Serve una vittoria per 2-0 o con più di 3 goal segnati. Con una buona prestazione casalinga qualche speranza in più ci sarebbe stata. Qui potrete vedere i goal della partita.

Valur – Rosenborg 1-0 (UEFA Champions League)

Clamoroso al Hlíðarendi direbbe il buon Sandro Ciotti. Alzi la mano chi immaginava una vittoria del Valur contro la corazzata norvegese. I bianconeri di Trondheim non hanno bisogno di presentazioni. Lo strapotere manifestato a cavallo del 2000 è lontano. Però è la società più vincente del calcio norvegese, la sua principale fucina di talenti e una delle principali squadre scandinave attrezzate per competere a livello europeo.

Sebbene il Valur abbia potenziato la propria rosa e in Islanda sia la squadra da battere, il divario con il Rosenborg è evidente. Il loro capitano, il centrocampista Mike Jensen, nella conferenza prepartita non ha nascosto l’ambizione dei norvegesi di arrivare ai gironi di Champions o Europa League. Più prudente l’allenatore Kare Ingebgritsen che aveva definito il Valur “il peggior sorteggio che poteva capitarci”. E’ stato buon profeta.

La chiave del gioco sta per buona parte nelle scelte tecniche di Ólafur Jóhannesson. Stravolge la squadra rispetto a quanto sperimentato ultimamente in campionato, schierando di fatto un 5-3-1-1, ripescando la punta danese Tobias Thomsen nell’inedito ruolo di cerniera fra attacco e centrocampo. Il resto lo fanno motivazioni differenti: il Valur è battagliero e pronto a vendere cara la pelle, il Rosenborg sembra non considerare molto l’avversario.

Il primo tempo è abbastanza equilibrato

Il Rosenborg tiene più la palla, ma affonda con difficoltà e al massimo riesce ad ottenere qualche calcio d’angolo. Il Valur risponde affidandosi alla velocità di Sigurður Egill Lárusson, alla stazza dello stesso Thomsen, stimolate dai lanci di Haukur Páll Sigurðsson.

Valur Champions

La formazione titolare schierata per la partita contro il Rosenborg (twitter.com)

Ci sono un paio di buone occasioni per parte. Per il Valur contiamo al 17′ un’azione di forza di Thomsen fermata poco prima della conclusione a botta sicura, al 25′ una bella percussione di Geirsson il cui suggerimento taglia l’area ma viene sfiorato da Thomsen. Il Rosenborg risponde sfruttando due indecisioni della difesa avversaria. La prima al 31′ mette Mike Jensen solo davanti ad Einarsson bravissimo ad ipnotizzarlo, al 33′ Einarsson esce a vuoto in area lasciando palla a Bendtner che però viene rimontato da un provvidenziale Birkir Sævarsson.

Un secondo tempo di lotta e di governo

Nella seconda frazione il Valur ci crede ed alza il baricentro. Un Larusson scatenato crea il panico in area avversaria in un paio di circostanze intorno al 50′, ma non trova i compagni al posto giusto. Al 60′ Thomsen sfiora l’eurogoal con un gran tiro.

Ingebritsen corre ai ripari al 63′. Entra la punta svedese Alexander Søderlund al posto di un evanescente Erik Botheim, talentino della primavera bianconera (è del 2000). Søderlund, un passato all’FH nel 2010 (e anche in Italia, con Virtus Lanciano e Treviso) dà peso al Rosenborg che si avvicina al goal. Einarsson, nel bene e nel male, veste i panni del protagonista. Prima con un riflesso felino evita l’autogoal su un tiro di Bendtner deviato da Eiður Aron Sigurbjörnsson. Poi esce a farfalle su calcio d’angolo, ma Marius Lundemo fallisce clamorosamente. E’ il 65′ e fino all’80’ i norvegesi esercitano la massima pressione nell’arco del match, facendo pesare in campo tutta la loro superiorità.

Il Valur resiste stoicamente, il ritmo del Rosenborg cala e all’83 passa sorprendentemente in vantaggio. Il neoentrato Guðjón Pétur Lýðsson batte una punizione dalla trequarti che la difesa norvegese libera malamente. Lo stesso Lýðsson recupera palla e taglia il campo con un preciso lancio per Thomsen che mette al centro e un Sigurbjörnsson in versione bomber insacca con freddezza. E’ il giusto premio per Sigurbjörnsson che, fino a quel momento, era stato il migliore dei suoi, guidando la difesa e vincendo una miriade di contrasti di testa.

Ci si aspetta un assalto all’arma bianca dei norvegesi e un recupero (4′ minuti) di passione. Invece il Rosenborg appare spaesato e non riesce a creare nulla fino al fischio dell’arbitro.

La paura fa 90

Scatta il tripudio sulle gradinate e anche negli spogliatoi, dove i giocatori del Valur festeggiano con il coro diventato celebre proprio sulle gradinate del Lerkendal di Trondheim.

A Reykjavik questa vittoria viene raccolta con stupore e registrata come un’impresa. Consapevolmente viene data enfasi alla serata no di un Rosenborg poco arrembante e privo di idee, ma che difficilmente sbaglierà partita fra le mura amiche. Una curiosità ripresa da più testate sono i guanti indossati da Bendtner nonostante i 12°. L’augurio è che tenga quelli e non indossi l’elmetto da combattimento al ritorno, per raggiungere un secondo turno contro il Celtic Glasgow che avrebbe del miracoloso.