Il nome di Sveinn Aron Gudjohnsen non dirà forse molto alla maggior parte degli appassionati di calcio. Piuttosto, è assai probabile che ci si soffermi sul cognome di questo giovane calciatore. Sì, perché in Islanda l’equazione Gudjohnsen = calcio è praticamente automatica. Eiður (padre di Sveinn Aron) in Islanda è un’istituzione, oltre ad avere il record di gol segnati in Nazionale. Poi c’è il padre di Eiður, Arnór, che è stato un calciatore di livello europeo. Tra le altre cose, Arnór vinse il titolo di capocannoniere nel campionato belga, quando militava nell’Anderlecht. Insomma, un retaggio che parla chiaro.

Il Gudjohnsen più famoso è certamente Eidur, ex attaccante di Chelsea e Barcellona.

Arnor e Eidur Gudjohnsen: la leggenda della famiglia inizia con loro.
L’eredità della famiglia Gudjohnsen
Ma dopo nonno Arnór e papà Eiður, cosa resta dei Gudjohnsen? Gli eredi, a dire il vero, sono parecchi. Oltre a Sveinn Aron, di cui ci occuperemo più avanti in modo sistematico, ci sono ben tre giovanissimi rampanti che portano questo cognome. Potremmo partire da Arnór Borg, altro figlio di Arnór e dunque fratellastro di Eiður, seppur ben 22 anni più giovane rispetto all’ex punta di Chelsea e Barcellona. Arnór Borg Gudjohnsen è infatti un classe 2000 e in questo momento gioca nelle giovanili dello Swansea, dopo essere cresciuto nel Breiðablik.

Arnor Borg Gudjohnsen.
Poi ci sono gli altri due figli di Eiður, che giocano in Spagna e – dicono – sembrano essere quelli maggiormente promettenti. Andri Lucas Gudjohnsen, classe 2002, è appena passato alle giovanili del Real Madrid (sezione Juvenil B), e, a soli sedici anni (quindi due anni sotto età) vanta già 2 presenze nell’Under 18 islandese. Con l’Under 17 del suo Paese, sin qui, 13 presenze e 5 reti.

Andri Lucas Gudjohnsen, con la maglia dell’Espanyol.
E poi c’è la curiosa vicenda di Daniel Tristan, che addirittura è solo un classe 2006, ma è già al centro di un caso, perché dal Barcellona è da pochissimo passato al Real Madrid. Tra l’altro Daniel Tristan Gudjohnsen è in possesso della nazionalità spagnola, per cui speriamo che non faccia scherzi in futuro, visto che la stoffa c’è…

Il giovanissimo Daniel Tristan Gudjohnsen, qui con la maglia del Barcellona.
Un Gudjohnsen in Italia: lo Spezia prende Sveinn Aron
Come detto in precedenza, tuttavia, in questo articolo a noi interessa soprattutto Sveinn Aron Gudjohnsen, che dei figli di Eiður è il maggiore. E’ proprio di questi giorni la notizia della sua firma con lo Spezia Calcio, squadra di Serie B. Un affare che vi avevamo anticipato già nelle scorse settimane sulla nostra pagina Facebook, quando sottolineammo i rumors di mercato riportati dal Secolo XIX, noto giornale ligure. Sebbene le voci di mercato spesso non si realizzino, questa volta siamo stati fortunati: vedremo dunque un nuovo giocatore islandese in Italia. Peraltro, per lo Spezia è già il secondo islandese, visto che con la maglia degli aquilotti ha giocato qualche stagione fa Hörður Björgvin Magnússon, oggi difensore del CSKA Mosca e della Nazionale maggiore.

Sveinn Aron Gudjohnsen con la maglia del Breidablik.
Come molti giocatori islandesi, Sveinn Aron è assistito dall’agenzia di procura Total Football, ed è alla sua prima esperienza estera. Ancora più robusto fisicamente rispetto al padre (è 1 metro e 90 di altezza), l’ex Breiðablik può comunque ben districarsi anche come trequartista o seconda punta, avendo una certa fantasia. Già membro dell’Under 17 e dell’Under 19, punterà ad affermarsi anche in Under 21 prima di raggiungere – si spera – la Nazionale maggiore.

Sveinn Aron al momento della firma con lo Spezia. C’è anche papà Eidur (gianlucadimarzio.com).
La carriera sin qui di Sveinn Aron Gudjohnsen
Il “nostro” è nato a Reykjavik il 12 maggio 1998. All’epoca suo padre Eiður era uscito da un periodo difficile (con alle spalle un serio infortunio) e solo un paio di mesi dopo avrebbe firmato con gli inglesi del Bolton. E anche lui aveva 20 anni. Sveinn Aron si appresta ora a vivere la sua prima avventura all’estero: curiosa la scelta di andare a La Spezia. Il campionato italiano infatti non contempla molti giocatori islandesi, i quali passano prima dai campionati nordici (Svezia, Norvegia, Danimarca) per poi eventualmente arrivare in Inghilterra. Il calcio inglese è forse quello più adeguato alle caratteristiche degli islandesi, oltre a essere il campionato più seguito a Reykjavik e dintorni. Ma non divaghiamo.
Dicevamo, è la prima esperienza all’estero vera e propria, anche se gli anni della gioventù di Sveinn Aron sono stati trascorsi in Spagna, come i suoi fratelli. Prima al Barcellona (2006-2011), poi presso il piccolo Gavà (2011-2015), prima del ritorno in patria.
Finora, i suoi numeri non sono quelli di un super bomber: 6 reti complessive in Pepsideild, con una media più alta nella sua breve esperienza in Inkassodeild (5 reti in 10 presenze). Ma c’è ancora tutto il tempo per crescere, e l’esperienza a La Spezia gli sarà sicuramente utile.
I numeri di Sveinn Aron
Per le statistiche ci affidiamo alla precisione del noto portale Transfermarkt. Nel 2016, a 18 anni, l’esordio in campionato con il piccolo HK, seconda squadra di Kópavogur. 10 presenze e 5 reti bastano, già a metà stagione, per ottenere la chiamata del Valur, con cui colleziona sei gettoni nella seconda metà di campionato. Nel 2017 inizia con il Valur ma poi a metà campionato passa al Breiðablik, che di Kópavogur è il team principale. Sempre con i verdi inizia il campionato 2018: 9 presenze e 3 reti, con il Breiðablik sorpresa del campionato che è in piena lotta per lo scudetto. Arriva quindi la chiamata dello Spezia, che per Sveinn Aron rappresenta una bella occasione di crescita. Speriamo sia fruttifera, sarebbe bello se un Gudjohnsen possa affermarsi qui in Italia, nel nostro campionato.
2006-2011: Barcellona (giovanili)
2011-2015: Gavà (giovanili)
2015-2016: HK, 10 (5)
2016-2017: Valur, 12 (1)
2017-2018: Breiðablik, 19 (5)
In Nazionale: Under 17 (9 presenze, 1 gol), Under 19 (8 presenze, 3 gol).
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