Un “nuovo” campionato
Nome nuovo, facce vecchie per il campionato faroese. Del nome nuovo vi avevamo già raccontato qualcosa, delle facce vecchie sapete praticamente tutto. I dieci protagonisti sono uguali all’anno scorso, tranne per l’AB Argir che ha preso il posto dell’ÍF. Facce talmente vecchie da rispettare già alla prima giornata appieno le sensazioni della vigilia: KÍ e NSÍ straripanti e spettacolari, squadre della capitale inguardabili. Unica parziale sorpresa il Víkingur Gøta, che supera di misura un avversario molto inferiore: è una squadra forte, ma ancora non riesce a esprimersi al meglio.

Mamma… li azzurri! Un KÍ spettacolare demolisce a domicilio un bruttissimo HB e festeggia l’inizio del campionato nel migliore dei modi (foto di in.fo)
Víkingur Gøta – Skála 1-0 (vedi highlights)
Continua a vincere senza convincere la squadra allenata da Maurice Ross, reduce dal successo ai rigori ottenuto in Supercoppa. All’esordio casalingo, contro il più modesto Skála era lecito aspettarsi qualcosa di più invece di una vittoria ottenuta con l’affanno. Gran parte del merito va data al nuovo tecnico arancione, quell’Eyðun Klakstein che ha vinto troppo poco rispetto al suo valore e al suo curriculum. Non a caso, gli ospiti tengono sotto scacco per tutto il primo tempo il Víkingur Gøta, con l’occasione più ghiotta dopo mezz’ora. Al 30° Elias Lervig trattiene leggermente in area Edvin Jacobsen, ma per l’arbitro la trattenuta è sufficiente per fischiare il rigore. Sul dischetto si presenta Pætur Jacobsen, ma Elias Rasmussen è attento e neutralizza la minaccia.
La partita dei nerazzurri inizia nella ripresa, ed inizia con l’illusione del gol di Gunnar Vatnhamar, ma è solo una palal deviata sull’esterno della rete. Il vantaggio però è nell’aria ed è Adeshina Lawal, sempre lui, a regalare l’1-0 alla sua squadra, con un poderoso stacco di testa che mette fuori gioco il portiere. Passano pochi minuti ed è Niels Pauli Danielsen a sfiorare sempre di testa il gol del pareggio, ma Rasmussen è superlativo anche stavolta e blinda la porta. Dalla ripartenza che scaturisce nasce però il potenziale 2-0, sprecato malamente da Sølvi Vatnhamar con un colpo fiacco che diventa assist per l’estremo difensore arancione.
Finisce 1-0 per i padroni di casa, che però avranno bisogno di più qualità per le partite che contano, perché quest’anno la concorrenza è più agguerrita che mai. Rammarico ma anche soddisfazione per gli ospiti, che vedono confermata la maledizione Víkingur (9 sconfitte e 2 pareggi in 11 partite) nonostante una prestazione generosa.
TB/FCS/Royn – NSÍ 0-4 (vedi highlights)
Smaltita rapidamente la delusione Supercoppa, l’NSÍ ricomincia il campionato dando spettacolo anche lì. Se qualcuno ha ancora dei dubbi sul ruolo dei gialloneri in questa stagione, è giunta l’ora di toglierseli. Al við Stórá non c’è partita, la sproporzione tra le forze in campo è manifesta fin da subito. Gli ospiti passano in vantaggio al 17° col gol di testa da calcio d’angolo del solito Klæmint Olsen, sempre più simbolo della squadra. Quattro minuti dopo e la partita è già chiusa con una magia del bomber di Runavík: in tuffo, col tacco destro. Roba da eurogol dell’anno se fossimo in un campionato più prestigioso. I neroverdi si affacciano in avanti con la punizione di Stefan Radosavljevic, ma il palo gli dice no. Poco più tardi prima Betuel Hansen sfiora il tris e poi Búi Egilsson affonda in area lo stesso Olsen. L’arbitro vede, ma clamorosamente non concede il rigore.
Nella ripresa, ancora Radosavljevic prova a scuotere i suoi, ma il suo tiro sibila a lato della porta giallonera. Per il primo quarto d’ora la squadra di Bagge Hentze soffre davvero, ma al 72° proprio Hansen trova il 3-0 che archivia la pratica. Del bel classe ’98 Petur Knudsen, appena entrato, il quarto e ultimo sigillo nel primo minuto di recupero.
Se dei gialloneri abbiamo già parlato diffusamente, dei neroverdi di Glenn Ståhl abbiamo da dire molto. Sembra superfluo notare come l’impatto dello svedese col campionato faroese sia stato devastante, ma attendiamo a esprimerci. Il suo 4-4-2, a dispetto del modulo, si è rivelato un autentico colabrodo durante l’ultima esperienza al Ljungskile, e a Suðuroy le premesse non sembrano migliori.
HB – KÍ 0-3 (vedi partita integrale)
Il classico dei classici faroesi ormai si è snaturato da tempo. Prima la crisi degli azzurri e poi quella attuale dei rossoneri hanno reso questa partita scontata. Gli ultimi cinque scontri diretti sono significativi: tre vittorie per la squadre di Klaksvík, una per quella della capitale e un pareggio. Gli ospiti però calano nella Tórshavn rossonera con l’obiettivo di iniziare alla grande la stagione che per loro deve essere quella del titolo. I padroni di casa cercano invece una resurrezione sempre più complicata, e per farlo si affidano quest’anno a un pezzo da novanta come Heimir Guðjónsson.
Resurrezione rimandata almeno di una settimana però, perché l’HB contro gli avversari di sempre è parso poca roba come al solito. Al 22° è il montenegrino classe ’89 Boris Došljak, giunto dall’Iskra Danilovgrad, a segnare il primo gol stagionale per gli azzurri alla sua prima partita faroese. Gran destro il suo, che fa secco un non impeccabile Teitur Gestsson. Ma nel primo tempo il KÍ si abbatte come un tempesta su un HB assente ingiustificato, e sul finire del primo tempo solo la traversa evita il raddoppio di Semir Hadzibulic. Lo stesso numero 22 trova comunque il gol al 60° con un colpo di testa da calcio d’angolo, spezzando le ali alla flebile reazione avversaria.
Sipario al 64°, quando un lancio lungo dalle retrovie innesca perfettamente Páll Klettskarð, che con un diagonale micidiale sigla il gol del definitvo 0-3. Gravemente rimandato il tecnico rossonero, che non ha scuse legate all’ambientazione: il campionato faroese è il più simile di tutti a quello islandese. Una debacle così, giunta in casa alla prima giornata contro una rivale, fa giustamente rumore. Sugli uomini di Mikkjal Thomassen c’è poco da dire: sono i principali candidati al titolo dopo i campioni in carica. Questa era solo l’ennesima dimostrazione.
EB/Streymur – B36 3-2 (vedi highlights)
Partita divertente per i padroni di casa e per gli spettatori neutrali, un po’ meno per gli ospiti che cadono a sorpresa su un campo a loro favorevole negli ultimi anni. Per gli uomini di Jákup á Borg uno stop inatteso, soprattutto considerando che la gara si era messa in discesa già dopo 28 minuti. Percussione di Benjamin Heinesen sulla destra, cross a centro area e dalla mischia esce vincitore in scivolata Meinhard Olsen. Il vantaggio bianconero colpisce nel profondo Gestur Dam e compagni, che poco dopo rischiano di subire il raddoppio, ma è provvidenziale l’uscita di Rói Zachariasen su Łukasz Cieślewicz.
Dall’altra parte, è invece l’uscita a vuoto di Trygvi Askham a spianare la strada al pari firmato da Rógvi Nielsen al 47°. Dieci minuti più tardi Jónstein Magnussen trova addirittura il gol del sorpasso da calcio di punizione, con un tiro rasoterra che sorprende barriera e portiere. Non si scompone più di tanto il B36, che dopo nemmeno sessanta secondi riacciuffa il match col tacco dell’attaccante estone Kaimar Saag, alla sua prima apparizione nel campionato faroese. Ma gli uomini di Heðin Askham non si danno per vinti e si rituffano in attacco, trovando all’81° il gol del 3-2 col colpo di testa di Oddur Højgaard. Sembrerebbe fatta, ma incredibilmente l’arbitro annulla il gol per fischiare un rigore allo stesso EB/Streymur. Nonostante le proteste, il direttore di gara è stato irremovibile. Dal dischetto però Ragnar Danielsen segna di nuovo e mette fine a ogni polemica.
Ottimo risultato per l’EB/Streymur, che vince contro ogni pronostico: l’ultima vittoria sui bianconeri risaliva a quasi quattro anni fa. Di contro, gli ospiti sembrano avere pregi e difetti della scorsa stagione, e dimostrano a proprie spese che la trasferta di Streymnes non è e non sarà mai una passeggiata.
AB – 07 Vestur 1-1 (vedi highlights)
Il primo vero scontro salvezza della stagione si conclude con un pareggio. Esordio niente male come allenatore in prima per Sorin Anghel Vasile, l’ex giocatore rumeno con cittadinanza faroese/danese dal giugno 2010. Il suo AB Argir, da neopromossa, fa una mezz’ora niente male contro lo 07 Vestur, ma al 31° si arrende al gol in contropiede di Gilli Samuelsen. I padroni di casa non si scompongono e continuano ad attaccare a testa bassa, ma il pareggio arriva solo al 57°, quando Bárður Olsen approfitta di un errore della difesa ospite e con l’aiuto della traversa trova il gol.
A conti fatti, un pareggio che sta anche stretto all’AB, ma che nasce da una prestazione incoraggiante per il continuo della stagione.
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