Una super-partenza!

Inutile girarci intorno: il quest’anno è davvero partito a razzo. Quarta vittoria in quattro partite per la squadra azzurra, intenzionata più che mai a vincere quel titolo che nel Terzo Millennio non ha ancora visto. Praticamente doppiata la partenza dell’anno scorso (6 punti in 4 gare). Bene anche l’NSÍ, che non molla la presa, così come il Víkingur che risorge dalla crisi. Passi indietro invece per l’EB/Streymur.

Jóannes Bjartalíð e la sua tripletta consentono al KÍ di mantenere la vetta solitaria a punteggio pieno dopo quattro giornate (foto da nordlysid.fo)

Skála – TB/FCS/Royn 3-0 (vedi highlights)

Seconda vittoria consecutiva per lo Skála che s’impone nettamente nell’anticipo con il TB/FCS/Royn. Partita subito in discesa per gli uomini di Eyðun Klakstein grazie al vantaggio siglato già al 4° da Brian Jacobsen con un delizioso pallonetto. Perfetto il suo taglio centrale a sfruttare il lancio lungo di Jákup Jakobsen. Match che però potrebbe riaprirsi dopo pochi minuti, ma Búi Egilsson tutto solo tira la palla tra le mani di Karstin Hansen.

Nella ripresa i neroverdi spingono con maggiore intensità, ma Egilsson da buona posizione spara alto sulla traversa. Purtroppo per gli ospiti la mole di gioco prodotta si rivela insufficiente, perché all’81° gli uomini in maglia arancione partono in contropiede e chiudono la pratica con Andri Benjaminsen. Poco prima del 90° arriva anche il 3-0 con doppietta di Jacobsen favorito da un rinvio horror del portiere avversario, ma forse l’azione è viziata da un fallo in partenza di Leivur Joensen.

KÍ – AB 3-1 (vedi highlights)

Dal meraviglioso Via col vento di Victor Fleming all’indecoroso via col liscio di Mikkjal Hentze il passo, evidentemente, è breve. E’ infatti un liscio difensivo da paura che permette a Jóannes Bjartalíð di aprire le danze contro un AB in condizioni pietose. Per carità, la squadra ospite prova anche ad opporsi all’uragano azzurro, ma se lasci Bjartalíð costantemente da solo in area non puoi aspettarti di far punti. E infatti la capolista, al suo esordio casalingo, alla mezz’ora prende il largo con la doppietta del suo numero 8.

Dominata in lungo e in largo dalla squadra di casa, la partita si apre inaspettatamente al 60°, quando l’AB beneficia di un calcio di punizione battuto rapidamente. Bjarki Nielsen riceve palla e scatta sulla destra, per poi servire in area il puntuale Rasmus Dan Sørensen, che di destro firma il 2-1. Passano solo tre minuti prima che Bjartalíð faccia tripletta dal dischetto, beneficiando di un rigore molto generoso. Nella fattispecie, Jónas Stenberg tocca la palla col braccio solo dopo che questa rimbalza sulla coscia.

Con questa vittoria il KÍ sale a quota 12, a +3 sulla seconda in classifica, mentre l’AB resta al penultimo posto con 2 punti.

NSÍ – 07 Vestur 3-1 (vedi highlights)

Partiamo dal presupposto che se l’NSÍ avesse segnato almeno metà delle palle gol prodotte in questa partita, staremmo parlando di una goleada. Basta pensae che nel solo primo tempo le occasioni nitide sono state ben sette, con interventi talvolta miracolosi di Ivan Stojkovic.

Era dunque inevitabile che il meritatissimo vantaggio giallonero dovesse arrivare con un episodio, come puntualmente è accaduto. Al minuto 58 Árni Frederiksberg si presenta dalla bandierina per battere un calcio d’angolo, ma complice il vento, la palla termina direttamente in porta per un gol già candidato per il più bello dell’anno. A quel punto la flebile resistenza degli ospiti si sfalda, e lo stesso Stojkovic sveste i panni del supereroe, capitolando nuovamente al 60° col colpo di testa di Jóhan Davidsen. Escluso il gol abbastanza casuale di Gilli Samuelsen al 70°, lo 07 Vestur non è pervenuto in campo. Di Pól Jóhannus Justinussen l’incornata del definitivo 3-1 che vale tre punti e un tranquillo secondo posto in solitaria.

Víkingur – B36 2-1 (vedi highlights)

Soffre, ma alla fine si rialza il Víkingur, che in casa contro il B36 sprofonda all’inferno e ritorna sulla Terra nella stessa partita. A far tremare i tifosi nerazzurri è Meinhard Olsen, che dopo soli quattro minuti segna dagli sviluppi di un calcio d’angolo. In quel preciso istante, a Norðragøta hanno capito di aver toccato il fondo. I campioni faroesi in carica incassano inermi un colpo dopo l’altro, sembra il preludio di una tragedia sportiva. Al 33°, però, a cambiare le sorti di una gara già morta ci pensa un giocatore moldavo. Adrian Cașcaval, non più giovanissimo difensore della Moldavia, va a battere senza troppe pretese un calcio di punizione ai limiti dell’area e trova un soprendente 1-1.

La partita si fa divertente, e il B36 sbatte ancora contro la sfortuna (questa volta un palo dopo i rigori sbagliati della settimana scorsa). Al 69°, però, i padroni di casa hanno ancora un tiro dal limite dell’area, e Cașcaval incredibilmente trova di nuovo la traiettoria perfetta! Maurice Ross non avrà ancora trovato la quadratura del cerchio, ma per il momento resta a galla in qualche modo. Pessima la situazione dei bianconeri, di poco sopra la zona retrocessione.

EB/Streymur – HB 0-1 (vedi highlights)

Si ferma la corsa dell’EB/Streymur, che in casa contro l’HB si suicida in modo incredibile. Al 65° Oddur Højgaard atterra senza alcun motivo Dan í Soylu nell’area di rigore, regalando un penalty ai rossoneri. La reazione dei padroni di casa si esaurisce su un palo colpito dalla distanza da Teit Jacobsen qualche minuto dopo. Lo stesso Jacobsen segnerebbe all’88° il gol del meritato pareggio, ma l’assistente segnala un fuorigioco su cui non possiamo esprimerci causa mancanza di filmati dalla giusta prospettiva. Dall’unico che c’è, la decisione sembrerebbe giusta, ma non riusciamo a dare giudizi certi. Passano due minuti e la squadra di casa protesta per un calcio di rigore non assegnato per falo ancora su Jacobsen. Decisione che anche in questo caso sembrerebbe corretta.

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