Continuiamo la nostra avventura nei meandri dei numeri e delle statistiche dell’Effodeildin appena finita

Adeshina Lawal (fonte: in.fo)
Per concludere coi numeri relativi ai gol segnati in questa Effodeildin, come accennavamo prima quest’anno Adeshina Lawal è diventato capocannoniere con appena 17 reti, interrompendo il dominio di Klæmint Olsen che durava da quattro anni. L’ultimo capocannoniere con meno marcature fu Sonni Petersen, che nel 2004 segnò 13 reti con la maglia dell’EB/Streymur in un campionato che però prevedeva 18 giornate al posto delle attuali 27. Praticamente, Adeshina Lawal è il peggior capocannoniere nella storia del campionato a 27 giornate.

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Passiamo ora alle posizioni in classifica occupate nel corso del campionato. Un elemento, questo, che rende giustizia alla vittoria finale del Víkingur Gøta, l’unica squadra capace di restare sul podio dalla prima all’ultima giornata. Il numero di giornate consecutive passate sul podio sale quindi a 48. L‘ultima volta al di sotto del terzo posto risale alla quinta giornata dell’Effodeildin 2016. Dall’altra parte, colpisce il tracollo del TB/FCS/Royn. Capace di passare dal primo all’ottavo posto, è la squadra che ha subito i cambiamenti più bruschi in termini di classifica.

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Ultimo dato su cui ci soffermeremo: la retrocessione dell’ÍF Fuglafjørður. In termini di classifica, con 12 punti non è la retrocessione peggiore della storia. Per dire, l’anno scorso il B68 Toftir ne racimolò appena 7 (con altrettanti pareggi e nessuna vittoria), e in passato non sono mancati casi di retrocessioni con 0 punti (ad esempio l’NSÍ Runavík nel 1970). Il disastro nasce innanzitutto dalla doppia retrocessione di prima squadra e squadra riserve, che però non è una cosa così rara. Sempre l’anno scorso, infatti, l’AB Argir retrocesse dall’Effodeildin alla 1. deild e l’AB II dalla 1. deild alla 2. deild. Il vero primato è il fatto che, da quando sono previste due retrocessioni, l’ÍF è l’unica squadra a retrocedere comunque da sola, viste le circostanze che hanno portato lo 07 Vestur a salvarsi nonostante la nona posizione.
Insomma, anche i dati confermano che questa è stata una stagione straordinariamente ricca di sorprese, e questa è un’ottima base di partenza per avere già l’acquolina in bocca in attesa della prossima.
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