Dai gol segnati alla clamorosa salvezza dello 07 Vestur, che annata memorabile!

Quella appena conclusa è stata una delle annate più belle ed appassionanti che il calcio faroese ricordi. Qualche dato a conferma di ciò lo abbiamo già visto, ma una stagione così esaltante e ricca di colpi di scena merita anche un’analisi fredda, lucida, come solo i numeri possono offrire. No, non siamo ancora nel periodo delle pagelle – quelle arriveranno a fine anno. Stiamo parlando, invece, di statistiche.

La copertina è tutta per loro, i campioni del Víkingur Gøta, il cui storico bis fornisce parecchi dati interessanti (vikingur.fo)

Partiamo dall’elemento principale: probabilmente, questo è stato l’ultimo campionato sponsorizzato dalla Effo. Di conseguenza, dall’anno prossimo il torneo non si chiamerà più Effodeildin, ma porterà il nome del nuovo sponsor. Tuttavia, al momento la FSF non ha ancora comunicato quale sarà questo sponsor. Per ora, quindi, non possiamo escludere un inatteso rinnovo del contratto e nemmeno che ritorni l’antica denominazione di 1. deild.
La Effo, azienda faroese che si occupa principalmente di petrolio, ha dunque sponsorizzato la massima serie faroese dal 2012 al 2017. Un periodo tutto sommato breve, in cui però si sono avvicendate sul trono dell’arcipelago ben quattro squadre. Dall’EB/Streymur (poi retrocesso e ri-promosso) alla storica prima doppietta consecutiva del Víkingur Gøta, passando per i due club della capitale Tórshavn. Proprio a proposito dei riconfermati campioni nerazzurri, vale la pena ricordare quanto già detto nell’articolo sull’ultima giornata di campionato. Per trovare un altro campionato in cui il titolo si assegnò per la differenza reti bisogna tornare indietro di 21 anni, al lontano 1996. Questo è un primo dato interessante su cui ragionare, segno di una lotta per il titolo estremamente incerta come raramente è capitato in passato. A conferma di ciò, c’è anche un altro dato, cioè il numero di squadre che sono state capoliste solitarie almeno per una giornata: addirittura quattro!

(fonte: pl.wikipedia.org)

Come si vede dal grafico, il dominio è stato tutt’altro che incontrastato, almeno nella prima parte della stagione. Tralasciando le brevi parentesi dell’HB e del TB/FCS/Royn, il grande rivale è stato – come noto – il KÍ Klaksvík, con una distanza massima tra primo e secondo posto di sei punti. La differenza non l’hanno fatta gli scontri diretti, conclusi con tre pareggi in altrettanti incontri, ma gli scontri indiretti. Gli azzurri hanno perso punti in partite sulla carta alla portata, e alla fine quei gol non segnati sono stati determinanti. I nerazzurri hanno vinto il titolo segnando 62 reti (primato condiviso col B36 Tórshavn) e subendone 33, sette in più del KÍ. Era dal 2013 che una squadra non si classificava prima con numeri simili. All’epoca fu l’HB Tórshavn a laurearsi campione con 68 gol fatti e 34 subiti. Da allora, tutti i campioni faroesi hanno sia segnato che subito di meno.

A proposito, in 135 partite di campionato giocate sono stati realizzati in tutto ben 427 gol, con una media affatto male di 3,18 gol per match. La giornata più ricca di reti è stata l’undicesima (23 in cinque incontri, con una media di 4,6), cioè quando si è giocata B36-Víkingur, terminata 3-5 e partita col maggior numero di gol di tutto il campionato; al contrario, le giornate con il minor numero di gol (8 in cinque incontri e media di 1,6) sono state la seconda e la terza.

Tabella completa con i dati relativi a gol e certallini di tutto il campionato 2016 (fonte: pl.wikipedia.org)

Tabella completa con i dati relativi a gol e certallini di tutto il campionato 2017 (fonte: pl.wikipedia.org)

Dal confronto tra il campionato scorso e quello appena concluso (per intenderci, i due vinti dal Víkingur Gøta), emerge un elemento interessante. Il numero di gol segnati in totale è rimasto più o meno simile, nonostante alla diciannovesima giornata dell’anno scorso se ne segnarono addirittura 27, con l’esorbitante media di 5,4! Curioso anche il numero totale di cartellini. In calo le ammonizioni (da 474 a 436), perfettamente costanti le espulsioni (21 l’anno scorso e 21 quest’anno). Possiamo quindi dedurre che, a livello globale, i due campionati più recenti siano stati estremamente simili, come tra l’altro rivela anche un confronto tra le due classifiche finali.