L’avventura dei club faroesi in Europa è iniziata con un turno preliminare al di sopra delle aspettative. L’andata del primo turno ha riportato con i piedi per terra. Il ritorno ci porta in tavola un bicchiere faroese mezzo pieno. In Champions League il Víkingur Gøta perde con onore contro l’HJK di Helsinki.

Il Gundadalur, lo stadio del B36, si appresta a vivere un’altra importante serata europea (facebook.com)
In Europa League, l’NSI Runavik saluta tutti con un pirotecnico 5-12 complessivo contro gli scozzesi dell’Hibernian. Se ne va anche il KI Klaksvik che, contro i più forti lituani del Zalgiris di Vilnius, tiene botta per 180′ e qualche rimpianto c’è. L’impresa la segna il B36 che, andando a vincere il Montenegro, si regala un secondo turno da urlo.
HJK – Víkingur Gøta (Champions League)
Dopo la vittoria esterna per 2-1, l’HJK gioca sul velluto e dopo neppure venti minuti è già avanti 3-0. Quando attacca, il Klubi esprime delle buone individualità. Se poi, come in occasione del primo e del secondo goal, i faroesi non difendono con decisione, il tracollo è dietro l’angolo. Dopo neppure 1′ è il brasiliano Joao Klauss ad inserirsi fra portiere e difensore per accomodare in rete. Al 9′ è il suo compagno di reparto ghanese Evans Mensah a segnare un goal simile. Al 19′ invece è l’esterno Yaghoubi Moshtagh (finlandese, ma afghano di origine) a siglare un bel goal con un tiro rasoterra nell’angolino.

I giocatori del Vikingur durante la rifinitura sul campo di allenamento dell’HJK Helsinki (facebook.com)
Sarà il rilassamento, sarà che anche i finlandesi non brillano in difesa, il Vikingur Gota batte a metà campo e accorcia le distanze. E’ Gunnar Vatnhamar ad approfittare del regalo che gli confezionano difensore e portiere avversari per siglare il suo secondo goal ai finlandesi dopo quello dell’andata.
Nel secondo tempo i ritmi si abbassano e l’unico evento degno di nota è il rigore sbagliato da Joao Klauss. Tiro debole e poco angolato, Elias Rasmussen è bravo ad intuire e parare a terra. Per come si era messo all’inizio, poteva finire peggio!
NSÍ Runavík – Hibernians 4-6 (Europa League)
Dopo il 6-1 dell’andata, i gialloneri calano il poker… peccato che ne incassino altri sei. Chiunque abbia assistito ai due match non si sarà annoiato: 17 goal i goal segnati. Per i goal segnati vi rimandiamo agli highlight. Esclusi un paio di tiri da fuori area sparati alle stelle, tutte le azioni della partita si sono concretizzate.

Forse abbiamo scoperto la ragione dei 17 goal in due partite: lo scambio di “gagliardetti” fra i due presidenti ad inizio partita! (facebook.com)
Il merito dell’NSI è quello di aver provato da subito a lavare l’onta del risultato dell’andata. Dopo 40″ era avanti 1-0, al 6′ sul 2-0. Gli scozzesi hanno pareggiato i conti nel giro di 10 minuti, salvo tornare sotto al 35′ grazie al solito Klæmint Olsen. Chiuderà la partita con una tripletta e per lui ci sentiamo di fare una menzione speciale.
Con l’NSI ha segnato più di 150 goal in 250 partite. E’ stato capocannoniere dell’arcipelago per tre anni di fila (2014-2015-2016) e vice capocannoniere lo scorso anno. Ha segnato in tutti i modi ed in tutte le competizioni, anche europee. Ha 28 anni, possibile che non ci sia qualche club del continente disponibile a concedergli una chance?
Nel secondo tempo cala la nebbia e non solo per l’NSI. In campo non si vede a 20cm e sembra il derby fra Pro Patria Gallaratese e Fulgor Cardano al Campo. L’NSI è in lizza per tornare in Europa. L’auspicio è di farlo con un po’ più di fortuna nei sorteggi e sangue freddo. L’espulsione all’andata di Hansen a metà primo tempo è stata devastante per il risultato complessivo.
Zalgiris – KI Klaksvik 1-1 (Europa League)
Conti alla mano, ha vinto la squadra più forte. Molto più alto il budget a disposizione dei lituani e lo si vede dai nomi in campo. I biancoverdi, fra andata e ritorno fanno incetta di pali e traverse (due negli ultimi 90′) e legittimano un risultato sulla carta risicato. Però…
Però il KI non demerita. Si mangia le mani per aver concesso troppo all’andata (due goal su calcio piazzato). Mastica amaro per aver impostato entrambe le partite sulla difensiva quando i lituani, nella propria metà campo, non sono proprio una muraglia cinese.

I giocatori dello Zalgiris festeggiano la vittoria sotto la curva dei propri tifosi (biggestfreebets.com)
La partita per i lituani si mette bene fin da subito, con la rete al 6′ del solito Antal. La partita è tutto sommato equilibrata anche se il pallino del gioco è nelle mani dei padroni di casa.
Al solito i biancoblu scendono veramente in campo con il secondo tempo. Pareggiano i conti al 66′ con l’esterno danese Ronni Möller Iversen e mettono alle corde i lituani con una lunga serie di attacchi. Manca solo il goal. Poi la stanchezza prende il sopravvento e lo Zalgiris ha buon gioco ad agire di rimessa, andando più volte vicino al 3-1. Lo Zalgiris pesca il Vaduz (Liechtenstein) e il KI, a saperlo, si mangia ancor più le mani.
OFK Titograd – B36 (Europa League)
Dulcis in fundu, perché il passaggio del turno del B36 era tutt’altro che scontato. Il pareggio a reti inviolate all’andata era un’arma a doppio taglio e i faroesi ci mettono 4′ minuti ad accorgersene. Con una bella percussione, l’attaccante montenegrino Zoran Petrovic si beve tutta la difesa bianconera e insacca con freddezza. I montenegrini sciupano un paio di occasioni, lo stesso Petrovic si infortuna al 32′ e la loro partita praticamente finisce qui.
Al rientro in campo il possesso palla degli ospiti è più fruttuoso. E’ soprattutto da calcio piazzato che i faroesi sono pericolosi e da punizione nasce il pareggio, siglato dal difensore Benjamin Heinesen nell’inedita veste di bomber. L’1-1 taglia le gambe all’OFK Titograd. La squadra in campo si scompone e non riesce mai ad impensierire Hentze. All’83’ sono loro stessi a chiudere i conti, ma nella loro porta. Punizione dalla trequarti, tutta la squadra in area a difendere contro un paio di faroesi. Nella confusione il difensore Radulovic batte di testa il proprio portiere nel più classico degli autogoal.
Per il B36 è festa grande. Il passaggio del turno garantisce un secondo turno di alto livello e soprattutto tanti bei soldini dalla UEFA. Per questo l’allenatore, l’intramontabile Jákup á Borg, a fine partita si inventa questa danza per festeggiare: un mix fra la haka degli All Blacks e un coro scout. Suona però un campanello di allarme: in quattro partite, solo quattro goal e mai su azione: due rigori contro i gibilterrini, da punizione e autogoal contro i montenegrini. Calcio moderno?
I prossimi impegni faroesi in Europa
Il Vikingur Gota affronterà gli enigmatici georgiani del Torpedo Kutaisi. Sono usciti anch’essi dalla Champions League, per mano dei moldavi dello Sheriff Tiraspol. Rappresentano la seconda città georgiana, Kutaisi appunto, e schiera alcuni giocatori della nazionale locale. Nelle passate qualificazioni europee ha collezionato qualche figuraccia, tuttavia può contare sui trascorsi positivi fra squadre georgiane e faroesi.
Proprio la Torpedo Kutaisi nel 2002 batté il B36 andata e ritorno, 5-2 e 1-0, in CL. Nel 2004 il WIT Georgia batté l’HB all’andata per 5-0 salvo rischiare la rimonta al ritorno, 3-0 per i rossoneri faroesi. Il 2008 è il turno della Dinamo Tbilisi che vince contro l’NSI in casa per 3-0 e perde nell’arcipelago per 1-0. Nel 2013 il confronto peggiore: sempre la Dinamo batte l’EB/Streymur per 6-1 in casa e per 3-1 fuori. In Coppa UEFA segnaliamo un doppio 2-0 rifilato dall’Olimpia Rustavi al B36. Nella fu Coppa delle Coppe del 1996/1997 la Dinamo Batumi batté l’HB per 6-0 e 3-0.
Il B36 invece proverà tenterà l’impossibile contro il Besiktas. Qui non ci sono bisogno di presentazioni, se non lasciare spazio all’ironia faroese. Sulla loro pagina facebook hanno ricordato a Senol Gunes, allenatore dei turchi, l’esonero dell’allenatore dell’OFK Titograd subito dopo la partita contro di loro. Difficile che si ripeta la stessa cosa.
Gli unici due precedenti fra squadre turche e faroesi riguardano proprio il B36. Nella Coppa UEFA del 1999 subì un doppio 1-0 ad opera dell’Ankaragücü. Nel 2006 andò peggio in Champions League. Contro il Fenerbache perse 4-0 all’andata e 5-0 al ritorno. Una certezza però c’è: vincerà il botteghino.
Non sono presenti commenti.