Il titolo più bello
Cinque anni dopo, la Tórshavn rossonera torna a guardare tutti dall’alto; inque anni dopo, la Tórshavn rossonera è più temibile che mai; cinque anni dopo, la Tórshavn rossonera si riprende il titolo che le appartiene e fa a brandelli la concorrenza. Non ce n’è per nessuno, non ce n’è mai stato. A Klaksvík l’HB vince la partita più bella e si prende la soddisfazione più grande della sua storia recente. Tornare alla vittoria finale festeggiando davanti ai suoi occhi, dopo averlo sconfitto in casa sua, dopo che lui ti ha inseguito per tutta una stagione. Un sacrilegio, per gli azzurri. Una liberazione dopo gli anni più bui, per i rossoneri.

Questa foto è destinata a restare nella storia del calcio faroese. L’HB che festeggia il 23° titolo in casa dei rivali di sempre, dopo aver fatto il vuoto dietro di sé (dalla pagina Facebook dell’HB)
KÍ – HB 1-2 (vedi highlights)
La copertina non può che essere che per l’HB, che arriva a giocarsi la madre di tutte le partite col titolo già in tasca. Quella che i rossoneri cercavano a Klaksvík non era la matematica, ma la possibilità di umiliare i rivali di sempre.
La squadra di casa lo sa, e nel primo tempo cerca di rovinare la festa dell’HB, mettendo in mostra buone cose. Eppure, nei primi minuti sono proprio gli uomini di Heimir Guðjónsson a sfiorare subito il vantaggio, con la conclusione di Justinussen respinta sulla linea. Il KÍ cerca di combinare qualcosa, ma negli ultimi sedici metri è troppo impreciso e non sfrutta la propria superiorità.
Errore che si rivelerà fatale nella ripresa, quando gli ospiti rientrano in campo e decidono di porre fine all’agonia avversaria. Al 53° Kristian Joensen sbaglia i tempi dell’uscita, spalancando la porta a Ari Olsen, che segna l’1-0 con un rigore in movimento. La partita si incattivisce, e i padroni di casa pensano solo a impedire il successo avversario. Il risultato è un eccessivo nervosismo che favorisce solo l’HB, che annulla totalmente i suoi ormai ex-inseguitori, incapaci di fare un solo tiro da qui al 90°.
All’86° Jógvan Nolsøe la chiude approfittando di uno sciaguratissimo retropassaggio a vuoto di Jákup Andreasen, facendo esplodere la gioia dei tifosi accorsi numerosi in trasferta. Al 90° la rete della bandiera (ormai ammainata) di Kristoffur Jakobsen.
I numeri di un trionfo storico (festeggiamenti HB)

Il supplemento sportivo ÍtróttarSosialinum non fa troppi giri di parole: “L’HB è campione in grande stile”. Più chiaro di così…
23° successo in campionato, nessuno come l’HB. Questo si sapeva, ma questo trionfo fa più rumore degli altri per tanti motivi. Innanzitutto questo trionfo pone fine a cinque anni di nulla totale. Non cinque anni senza vincere, ma proprio cinque anni anonimi, cinque anni da provinciale. Lo sappiamo che sembra passata un’eternità, ma era solo l’anno scorso che l’HB perdeva punti a Fuglafjørður, sul campo dell’ultima in classifica.
I meriti principali li abbiamo già più volte sottolineati, quindi in questa sede li citeremo soltanto: il taumaturgo islandese Heimir Guðjónsson e la stella nascente del calcio faroese Adrian Justinussen. Sono loro che hanno reso l’HB un’armata invincibile (la finale di coppa persa col B36 rientra nell’infinita saga dei derby oltre ogni logica). Talmente invincibile da poter realizzare numeri spaventosi, da record storici per il calcio faroese.
Vi abbiamo già parlato dei potenziali 73 punti, cifra mai raggiunta da nessuna squadra faroese. Sarebbe un record difficilmente superabile, e il B36 trema, perché i suoi 67 punti realizzati nel 2011 rischiano seriamente di essere superati. L’HB adesso ne ha 61, ma ne ha ancora altri 12 disponibili. Tuttavia, il B36 non è la squadra messa peggio. Infatti, c’è sempre il KÍ che si becca per il terzo anno di seguito il secondo posto: quale sia il più infame, però, lo lasciamo decidere a voi, perché tra quello per differenza reti dell’anno scorso e quello dello “scudetto in faccia” di quest’anno c’è l’imbarazzo della scelta.
Ma nemmeno il KÍ è la squadra messa peggio. No, perché la palma dell’umiliazione va al Víkingur Gøta, riuscito nella titanica impresa di scivolare dalle stelle alle stalle nel giro di un anno. A Leirvík hanno sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare, collezionando una serie di figuracce indegne per una squadra campione in carica – l’ultima è proprio il 2-2 con lo Skála di questa giornata. Al momento i nerazzurri sono a -23 dal primo posto, una distanza già grande di per sé ma addirittura oceanica nel piccolo campionato faroese. La possibilità che si arrivi fino a -35 è remota ma c’è, e sarebbe uno scarto tra ex campioni e nuovi campioni mostruoso in qualsiasi campionato.
Non meno mostruoso è il distacco tra prima e seconda, perché l’HB adesso è sopra al KÍ di 16 punti. Anche qui, si rischia un cappottone senza precedenti.
Le altre partite
Poco spazio alle altre partite, ma ci perdonerete. Detto del 2-2 del Víkingur, i nerazzurri si mantengono in corsa per l’Europa League grazie al contemporaneo 2-2 dell’NSÍ sul campo del TB/FCS/Royn, che ormai veleggia verso una salvezza davvero tranquilla (+9 sul penultimo posto a quattro turni dal termine). Vince invece il B36, che schianta per 5-1 l’EB/Streymur e aggancia proprio i gialloneri sul gradino più basso del podio.
In coda, blitz importante dello 07 Vestur in casa dell’AB Argir. Gli ospiti s’impongono 2-1 e superano i padroni di casa in classifica. Al momento, il Vestur è al penultimo posto, che come abbiamo ricordato nello scorso articolo potrebbe valere una nuova insperata salvezza.
23° giornata
TB/FCS/Royn – NSÍ 2-2
Víkingur – Skála 2-2
AB Argir – o7 Vestur 1-2
KÍ – HB 1-2
B36 – EB/Streymur 5-1
24° giornata
KÍ – AB Argir
TB/FCS/Royn – Skála
NSÍ – 07 Vestur
Víkingur – B36
EB/Streymur – HB
Classifica
HB 61 (+33)
KÍ 45 (+21)
NSÍ 43 (+27)
B36 43 (+20)*
Víkingur 38 (+7)
Skála 26 (-7)
TB/FCS/Royn 22 (-14)
EB/Streymur 20 (-16)
07 Vestur 13 (-34)*
AB Argir 12 (-37)
* Una partita in meno
Non sono presenti commenti.