In questa strana estate calcistica, che vede sovrapporsi le stagioni 2019/2020 e 2020/2021, il mercoledì di Champions non sembrava dover regalare grandi soddisfazioni a noi appassionati di calcio islandese e faroese. Il sorteggio aveva infatti messo sulla strada dei campioni d’Islanda del KR gli scozzesi del Celtic e per il KI Klaksvik, campione dell’arcipelago dopo ben due decenni, gli slovacchi dello Slovan Bratislava. Se i bianconeri hanno rimediato una magrissima figura (6-0 al Celtic Park), tutta da raccontare è invece la vicenda che vede protagoniste le altre due compagini.
Preambolo
Come tutti bene sapete le gare delle coppe europee si stanno giocando a porte chiuse e i turni preliminari si disputano in gara secca. Il sorteggio aveva predisposto che la gara tra KI e Slovan si disputasse nelle Isole Fær Øer mercoledì 19 agosto. La squadra di Bratislava, per sicurezza e per rispettare i vari protocolli, decide di partire con largo anticipo e arriva sull’arcipelago lunedì 17 agosto. Ovviamente, prima di partire, tutti e 18 i giocatori più lo staff sono sottoposti a tamponi che risultano negativi. Arrivati a Torshavn nuovo giro di tamponi e poi tutti in campo per gli ultimi allenamenti di rifinitura in vista di quella che sembrava poco più che una sgambata, visto il dislivello tecnico tra le due compagini. Tutto normale fin qui ma proprio da qui inizia quella che è una delle più assurde storie del calcio recente.
Primo caso
Dai risultati dei tamponi effettuati, infatti, risulta positivo un membro dello staff tecnico, un massaggiatore per la precisione. Sui social la notizia rimbalza da Klaksvik fino a Bratislava e dintorni scatenando accese polemiche. Gira voce anche che un giocatore, Vladimir Weiss (la stella della squadra, con una parentesi anche al Pescara nel 2012-2013) sia risultato positivo e che sia stato visto in giro in attesa dei risultati. In questi casi il regolamento UEFA è abbastanza chiaro: vanno seguiti i protocolli nazionali e la legge faroese prevede la quarantena per tutto il gruppo e l’allontanamento dalle isole il prima possibile.

Lo Slovan durante un allenamento nelle Faer Oer
Spostamento e seconda squadra
La partita viene rinviata a venerdì 21 agosto per dare la possibilità allo Slovan di far arrivare una seconda squadra da Bratislava. Il nuovo regolamento UEFA, infatti, prevede che nel caso di positività e di impossibilità di schierare almeno 13 giocatori (di cui un portiere), la squadra può schierare una seconda compagine con calciatori non iscritti nella lista comunicata alle UEFA.
In tutta fretta a Bratislava si chiamano 9 giocatori della prima squadra non convocati in prima battuta, ai quali si aggiungono 7-8 ragazzi del settore giovanile. Giovedì mattina, dopo i tamponi di rito (tutti negativi), la squadra parte dalla Slovacchia e arriva Torshavn, dove viene effettuato un altro giro di tamponi.
Secondo caso
Sembrerebbe tutto sotto controllo ma, mentre la squadra rabberciata è sul campo ad allenarsi, arriva la notizia che due giocatori slovacchi sono risultati positivi. Allenamento interrotto e squadra in quarantena insieme ai compagni. Da qui inizia un teatrino che raramente si è visto fuori dai confini italiani. “Campo di battaglia” sono le pagine Facebook del Klaksvik e soprattutto dello Slovan. Qui i tifosi slovacchi partono all’assalto di un po’ tutto il mondo calcistico e non: si parla di complotto del governo faroese, di debolezza della federazione slovacca, di razzismo nei confronti delle squadre dell’Est Europa. Quasi tutti concordano su una cosa: la partita si sarebbe dovuta giocare lo stesso, escludendo, ovviamente, i positivi ai tamponi. Era già stato concesso all’Atletico Madrid ed il regolamento UEFA lo prevede. Il problema sta nel fatto che la UEFA si rimette ai protocolli nazionali nel caso vengano trovati dei positivi al virus e quello faroese prevede la quarantena per tutto il gruppo, a differenza di altre nazioni che prevedono solo l’isolamento per i positivi.
Il teatrino
A questo punto, con 35 giocatori più staff chiusi in albergo, sembra chiaro che non possa disputarsi il match. Tutto sembra portare ad un annullamento definitivo della gara ma la notizia ufficiale tarda ad arrivare. E’ evidente che lo Slovan non può violare la quarantena (pena l’arresto da parte della polizia) e quindi presentarsi allo stadio. Questo però non ferma il Klaksvik dal presentarsi al Við Djúpumýrar, per iniziare il riscaldamento. La squadra di casa allestisce anche uno studiolo per i commentatori che iniziano la diretta sul canale YouTube del club alle 17:00 (potete vederlo a questo LINK), andando avanti per oltre un’ora e intervistando anche un giocatore, vestiti di tutto punto, come se dovesse scendere in campo di lì a breve. Questo teatrino va avanti per un’ora e mezza finché, poco dopo le 18:00 non arriva l’ufficialità dell’annullamento del match. Il tutto non fa altro che gettare benzina sul fuoco e far inviperire ancor di più i tifosi dello Slovan che si sentono (a ragione) presi in giro.

I giocatori del Klaksvik durante il “riscaldamento”
Conclusione
Sabato mattina arriva la conferma da parte della Federazione europea che sarà lo UEFA Control, Ethics and Disciplinary Body a dover decidere sul da farsi, cioè prendere la decisione finale sul risultato. La situazione, allo stato attuale, sembra abbstanza chiara, soprattutto tenendo in considerazione i precedenti. Nel turno preliminare, infatti, è accaduta una cosa simile; a giocarsi un posto erano i nordirlandesi del Linfield e kosovari del Drita. Vengono trovati positivi due giocatori kosovari, squadra messa in quarantena e, vista l’impossibilità di allestire una formazione in tempi utili, la gara viene vinta a tavolino dai britannici per 3-0. Probabilmente anche in questo andrà a finire in questo modo,con gli slovacchi puniti per non essersi “presentati” (ma avrebbero rischiato il carcere) e vittoria per il Klaksvik che affronterà gli svizzeri dello Young Boys nel turno successivo.
A prescindere da come finirà questa vicenda dai tratti a volte grotteschi e ridicoli, sicuramente dovrà servire da lezione. La UEFA deve assolutamente prendere una posizione per evitare che ci possano casi simili in occasioni ben più importanti. Pensate se fosse successo questa sera in occasione di Bayern-PSG!!!
Le altre gare
Approfittiamo per fare il punto della situazione anche sulle altre squadre impegnate in questi giorni nelle coppe europee. Detto già all’inizio della figuraccia del KR a Glasgow (che potrà rifarsi retrocedendo in Europa League), le uniche altre squadre impegnate erano le faroesi nel turno preliminare di Europa League. Vince di misura il B36 a Gibilterra contro il St Joseph’s per 2-1 (reti di Przybylski al 28′ e di Mellemgaard su rigore al 43′, con il momentaneo pareggio dei padroni di casa al 30′ con Boro). Nel turno successivo ci sarà la sfida casalinga con il Levadia Tallin. Sconfitta ed eliminazione per l’HB che a Belfast perde per 1-0 con i padroni di casa del Glentoran; rete decisiva di McDaid al 42′. Terza e ultima faroese in gioco è l’NSI Runavik che dopo un primo tempo sonnolento, si scatena nella ripresa sommergendo per 5-1 i gallesi del Barry Town (tripletta di Olsen, poi Knudsen e Lokin; rete della bandiera all’88’ per gli ospiti di McLaggon). Nel turno successivo ci sarà l’Aberdeen per i gialloneri.

Tweet del Barry Town a proposito delle condizioni climatiche a Runavik
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