Meglio di così non si poteva
Oggettivamente, un esordio più dolce di questo era impossibile. Secondo gli scettici è merito di un primo turno sulla carta molto agevole, perché Malta non è un così grande avversario. Magari sarà pure vero, ma nella neonata creatura della UEFA questi discorsi contano relativamente. La serie D della Nations League è la casa delle nazionali più deboli del continente, quindi il livello è tutto sommato omogeneo. Certo, in un girone che accoglie Azerbaigian, Kosovo e Malta forse la selezione mediterranea rappresenta il cliente più comodo (soprattutto in casa), ma crediamo di essere nel giusto dicendo che il movimento faroese ha trovato un’ulteriore conferma della propria crescita con un esordio più che convincente nella nuova competizione europea.

Il gol di Mifsud al 42° ha rianimato i maltesi che erano sotto 2-0, ma nel secondo tempo la nazionale faroese ha fatto una prova di grande spessore e ha legittimato la vittoria (foto in.fo)
Le scelte dei ct Olsen e Farrugia
Lars Olsen ha già dato più volte prova di non amare molto i cambiamenti nella formazione, e i risultati recenti gli stanno dando ragione. Per lui ieri 4-2-3-1 in cui la novità di spicco era l’esordio assoluto di Gunnar Vatnhamar (centrocampista del Víkingur Gøta) in una partita ufficiale della nazionale. A guidare l’attacco come al solito Jóan Símun Edmundsson, mentre non è stato convocato Adrian Justinussen, il trascinatore dell’HB. Questo ha destato un po’ di perplessità tra i tifosi faroesi vista la stagione fenomenale della nuova stella rossonera, ma per ora l’unico Justinussen esistente agli occhi del tecnico danese continua a essere soltanto Finnur (tra l’altro subentrato all’86° col risultato in ghiaccio).
Di contro, Raymond Farrugia – esordio anche per lui in gara ufficiale con la sua nazionale – opta per un più equilibrato 3-5-2, affidandosi soprattutto alle invenzioni del Messi maltese Michael Mafsud.
Primo tempo aggressivo
Quello che stupisce fin da subito è un atteggiamento diverso dal solito, perché raramente i tifosi faroesi hanno visto la loro nazionale aggredire l’avversario. Invece, spinti forse dall’aria dei grandi eventi e dai favori del pronostico (i media locali parlavano addirittura di 3 punti da conquistare assolutamente!), i giocatori di Olsen assaltano letteralmente i sorpresi colleghi maltesi. Nonostante ciò, il risultato si sblocca solo dopo 31 minuti di gioco, grazie a un tocco sbagliatissimo di Zerafa che diventa un assist involontario per Edmundsson e gli permette di presentarsi tutto solo davanti alla porta di Hogg e di trafiggerlo. Il raddoppio arriva al 38°, quando una nuova ripartenza brucia l’insolitamente alta difesa avversaria, certo non irreprensibile. Di nuovo colpevole Zerafa, che si lascia sfuggire René Shaki Joensen, il quale poi aggira come un birillo Borg e delizia tutti con un bel tiro sotto l’incrocio.
Sopra di 2-0 a pochi minuti dall’intervallo, i ragazzi di Olsen si rilassano e quattro minuti dopo concedono a Mifsud di penetrare nella difesa di casa come un coltello nel burro caldo e di controllare e tirare indisturbato addirittura dai limiti dell’area piccola. Gran parte del merito però va soprattutto all’apertura di Schembri, straordinariamente preciso e bravo a servire il compagno quella frazione di secondo prima che finisse in fuorigioco.
Una ripresa magistrale
I primi minuti del secondo tempo vedono Malta osare un po’ di più, ma ancora una volta la difesa si dimostra fragilissima. Al 52° l’ennesima azione personale (stavolta di Gilli Sørensen) mette in crisi la retroguardia maltese, che atterra il numero 9 faroese in area. Ci starebbe il rigore, ma l’arbitro finlandese Ville Nevalainen non ravvisa gli estremi per concedere il tiro dagli undici metri. L’azione prosegue, ma i difensori ospiti guardano solo la palla, disinteressandosi completamente degli uomini. Risultato: Hallur Hansson resta all’altezza del dischetto e, quando riceve palla, calcia un rigore in movimento completamente libero.
Sul 3-1 la partita è praticamente finita perché i padroni di casa spegneranno ogni velleitario tentativo ospite di riaprirla. La gestione del risultato riesce perfettamente, e anche se lo spettacolo ne risente a fine gara i tifosi sono giustamente entusiasti.
Nel post-partita Farrugia parlerà di una sconfitta maturata soprattutto a causa degli errori dei suoi uomini e ha ragione, ma la sua fase difensiva va rivista. Il terzo gol faroese deve essere una spia per Malta. Questa è la terza sconfitta in altrettante partite nell’arcipelago nordatlantico (la quarta su cinque confronti in totale). Tuttavia, ci sono molti altri dati da guardare: terzo risultato utile di fila per la nazionale faroese di cui due vittorie (mai successo prima), tre gol segnati a partita per due match di seguito (anche questo mai successo prima) e testa momentanea del Gruppo 3.
L’altra partita e prossimo turno
L’altra partita del gruppo tra Azerbaigian e Kosovo termina sullo 0-0 e questa è un’ottima notizia. Tuttavia, il prossimo turno potrà dirci molto sulle reali ambizioni delle Fær Øer. Passare dall’esordio più semplice alla trasferta più ostica potrebbe essere traumatico. Infatti, ad attendere i nordatlantici a Pristina ci sarà il Kosovo, l’avversario più temibile nel girone. La nazionale balcanica è quella con maggior qualità nel raggruppamento e l’unico precedente esistente è un’amichevole del 3 giugno 2016 giocata sul neutro di Francoforte (Germania) e terminata 2-0 per i kosovari. Uscire con un pareggio sarebbe un ottimo risultato. Occhio però, perché i pronostici stavolta sono tutti contro i faroesi, che potrebbero anche scivolare al terzo posto se l’Azerbaigian dovesse espugnare Ta’ Qali.
Prima giornata
Azerbaigian – Kosovo 0-0
Fær Øer – Malta 3-1
Seconda giornata
Malta – Azerbaigian
Kosovo – Fær Øer
Classifica
Fær Øer 3 (+2)
Azerbaigian 1 (0)
Kosovo 1 (0)
Malta 0 (-2)
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