Il caldo umido e opprimente di questi giorni ha un dolce significato per gli appassionati di calcio: è il tempo dei preliminari (e dei sorteggi) delle coppe europee. Sfide improbabili e di dubbia qualità vanno in scena per tutto il Vecchio Continente. Dai verdi prati dell’Irlanda alle infinite steppe del Kazakistan, dai freddi fiordi della Norvegia alle bollenti spiagge di Malta. E in questo autentico tritacarne calcistico, i club islandesi e faroesi sono pienamente coinvolti.

Ieri l’urna di Nyon ha stabilito con i tradizionali sorteggi gli accoppiamenti dei turni preliminari di Champions ed Europa League. Chi supera questo spareggio, accede al primo turno di qualificazione, e così via. Una trafila lunga ben 5 turni (preliminare, primo turno, secondo turno, terzo turno, play-off) con andata e ritorno, per un totale di 10 incontri prima della fase a gironi; una trafila talmente lunga che chi comincia a giugno generalmente ad agosto è già fuori dai giochi.
In Champions League fortunatamente non troviamo squadre islandesi o faroesi costrette a cominciare dall’infame preliminare di fine giugno. In Europa League troviamo invece ben due compagini feringie: KÍ Klaksvík e NSÍ Runavík.
Sorteggi dolci per il KÍ Klaksvík
Entrambi i club faroesi coinvolti in questa fase partivano come teste di serie ed era quindi lecito attendersi sorteggi comodi. Nessuna sorpresa quindi per gli azzurri allenati da Mikkjal Thomassen, attesi da un’impresa tutt’altro che titanica. E sì, perché i loro avversari saranno i ragazzi del Tre Fiori, formazione sammarinese che ha sede nel “castello” di Fiorentino, poco distante dal Monte Titano che è il principale rilievo della piccola Repubblica circondata dall’Italia.
Sorteggio appunto agevole se si considera il curriculum europeo dei gialloblù: sempre eliminati dopo un solo turno giocato. Attenzione a non sottovalutarli però. L’anno scorso hanno scritto una piccola pagina della storia del calcio europeo, eliminando i quotati gallesi del Bala Town al preliminare e diventando il primo club sammarinese in assoluto capace di superare un turno di qualificazione in una qualsiasi competizione europea. In particolare, fu vittoria per 3-0 in casa e sconfitta per 1-0 in Galles, quindi per evitare pericoli imprevisti sarà fondamentale congelare il risultato già in terra amica.
Sulla carta, comunque, non dovrebbero esserci dubbi sull’esito. Da un lato, infatti, il KÍ che sta dominando il campionato con prestazioni solide e convincenti. Dall’altro, invece, il Tre Fiori che ha chiuso al terzo posto il proprio torneo e arriverà all’appuntamento dopo un mese di inattività. L’unica grande incognita è data dal fattore climatico, un noto nemico delle formazioni nordiche in questo periodo.
Gli amanti delle statistiche non potranno invece consultare almanacchi a caccia di precedenti tra le due squadre, perché non ce ne sono, così come non ce ne sono tra altre squadre faroesi e sammarinesi. Pertanto, questa sarà la prima sfida in assoluto tra Fær Øer e San Marino a livello di club. Esistono invece due precedenti tra le nazionali (doppia vittoria faroese), ma c’entra poco in questa sede.
Appuntamento dunque per il 27 giugno con la sfida d’andata nell’arcipelago, in uno stadio ancora da definire, mentre il ritorno si terrà a Serravalle il 4 luglio. Da segnalare che rispetto ai sorteggi l’ordine dei campi è stato invertito per cause non note, ma è probabile che sia stato fatto per scongiurare l’eventualità che KÍ Klaksvík e NSÍ Runavík potessero disputare la gara di ritorno lo stesso giorno nello stesso impianto.
NSÍ Runavík, sarà un sfida ostica!
Meno fortunati i gialloneri di Guðjón Þórðarson, attesi dai nordirlandesi del Ballymena United. Un nome non del tutto sconosciuto, almeno per i tifosi della Roma. I giallorossi eliminarono infatti con un 6-0 complessivo questa squadra ai sedicesimi della Coppa delle Coppe 1981-1982.
Per il resto, si tratta di un carneade del calcio europeo, che però nell’arcipelago ha destato qualche malumore nei confronti dell’urna. Ranking alla mano, le preoccupazioni sembrano del tutto infondate. ça squadra con la maglia celeste è infatti la peggiore di tutte le partecipanti all’intera Europa League con il suo coefficiente stentato di 0,775. Inoltre, ogni volta che il club oggi guidato dall’iconico David Jeffrey si è affacciato fuori dai confini nazionali, è stato sempre eliminato con goleade e risultati pesanti.
Perché questo pessimismo, dunque? Ma semplicemente perché le squadre nordirlandesi non portano bene a quelle faroesi. Lo stesso NSÍ fu fatto fuori nel 2015 dal Linfield, che nella propria bacheca espone anche gli scalpi dell’ÍF Fuglafjørður e del B36 Tórshavn, quest’ultimo sconfitto per ben due volte. Insomma, una vera e propria bestia nera. Tuttavia, è un po’ poco per generalizzare a tutto il movimento, perché di incontri tra altre squadre nordirlandesi e faroesi non c’è traccia.
Alla luce di tutto ciò, i gialloneri sembrerebbero partire sfavoriti. Il Ballymena United ha chiuso il campionato al secondo posto con 83 gol segnati. Certo, anche l’NSÍ si sta comportando bene finora, e in questo caso il fattore climatico non sarà un fattore potenzialmente determinante. Tuttavia, l’ago della bilancia pende comunque dalla parte dei nordirlandesi, se non altro per la maggiore competitività del loro campionato. Servirà dunque una grande prestazione, ma se si teme anche la squadra col peggior ranking allora è inutile proseguire il percorso. Insomma, non si parli di impresa in caso di passaggio del turno, perché l’esperienza dei gialloneri è sicuramente invidiabile per gli avversari.
Appuntamento dunque a Ballymena il 27 giugno, come stabilito durante i sorteggi, con il ritorno previsto il 4 luglio allo Svangaskarð di Toftir.
Non sono presenti commenti.