Il Víkingur vince ai rigori, beffato l’NSÍ
Stagione calcistica faroese che ricomincia nello stesso modo in cui si era aperta e chiusa la precedente: Víkingur Gøta che festeggia e gli altri a bocca asciutta. Per la quinta volta di seguito, infatti, la Stórsteypadystur (vale a dire la Supercoppa faroese) è andata alla squadra nerazzurra, vincitrice dello scorso campionato. Sconfitto ai rigori l’NSÍ Runavík, vincitore della scorsa edizione della coppa nazionale a cui non è bastata una prestazione più che positiva. Con questo, il club nato nel 2008 sale a cinque vittorie di seguito nella competizione, su sette finali totali disputate (di cui sei tutte di seguito).

(fonte foto: pagina Facebook vikingur.fo)
Destini incrociati
Stadio Tórsvøllur di Tórshavn, ore 20.45, la sfida è di quelle belle. Al di là del trofeo in sé, già a guardare le panchine ci sono spunti di cui discutere per giorni. Un mercato di tutto rispetto per l’NSÍ, guidato da un volto noto: Sámal Erik Hentze. Esatto, proprio il tecnico che ha condotto il Víkingur alla conquista degli ultimi due campionati, ma non solo. Hentze arrivò primo anche nel 2014 con il B36, ha vinto le ultime due edizioni della Supercoppa ed è stato nominato allenatore faroese dell’anno sempre nel 2014. Di fatto, il tecnico più vincente degli ultimi anni nell’arcipelago, una garanzia. Insieme a lui, però, anche il leggendario Fróði Benjaminsen si è trasferito alla corte giallonera.
Di contro, i nerazzurri dimostrano sfrontatezza e convinzione nel proprio progetto, al di là della guida tecnica. E infatti in panchina oggi a guidarli c’era Maurice Ross, l’energico scozzese allenatore del TB/FCS/Royn l’anno scorso. Per lui, come ricorderete, una stagione decisamente double-face.
I precedenti tra i due parlano chiaro, con un equilibrio più nei risultati finali che nei gol segnati: 2 vittorie a 1 e 8 gol contro 3 per Hentze. Insomma, le premesse per un incontro scoppiettante sembrano esserci tutte.
Primo tempo d’alto livello
I primi minuti si giocano prevalentemente a centrocampo, con l’NSÍ che passa alla prima occasione utile. Al 6° il Víkingur perde palla a centrocampo in fase di costruzione, la palla giunge sulla destra a Bárður Hansen, che crossa al centro e trova la sponda involontaria di Gunnar Vatnhamar. Árni Frederiksberg, a quel punto, non deve far altro che insaccare e portare in vantaggio i suoi. Cinque minuti dopo gialloneri vicini al raddoppio, quando il rigore in movimento di Klæmint Olsen viene respinto da un reattivo Elias Rasmussen, da cui nasce una ripartenza che porta i campioni in carica vicini al pareggio. Pareggio che arriva al 18°, quando Pól Jóhannus Justinussen frana in area addosso all’esordiente Dennis Nieblas. Dal rigore che ne consegue, Adeshina Lawal prima si fa neutralizzare il tiro, poi si avventa sulla palla e segna sulla ribattuta.
Ristabilito l’equilibrio nel risultato, anche le squadre giocano ad armi pari, con gli uomini di Ross che pian piano trovano le contromisure al pressing della banda di Hentze. Nel finale della prima frazione, al 42°, l’equilibrio rischia di rompersi di nuovo in favore dei gialloneri, ma il colpo di testa di Klæmint Olsen si stampa sulla traversa. Ed è con questo brivido che le squadre tornano negli spogliatoi.
Ripresa equilibrata e rigori
Il secondo tempo ricomincia così come il primo, con un NSÍ particolarmente aggressivo. Al 53° è ancora Árni Frederiksberg a impegnare il portiere avversario, ma senza riuscire a trovare il secondo gol. Passano i minuti ma la gara continua a giocarsi prevalentemente a centrocampo, tranne rare sortite dall’una e dall’altra parte. Al 69° però è di nuovo l’NSÍ a rendersi pericoloso, con la conclusione sicura del subentrato Øssur Dalbúð deviata all’ultimo in corner dalla difesa avversaria.
Tuttavia, la situazione non cambia e la partita diventa sempre più brutta col passare dei minuti. Chiusi i tempi regolamentari sull’1-1, si rendono necessari i rigori per stabilire e decidere il vincitore. Dagli undici metri vanno a segno Árni Frederiksberg e Petur Knudsen per i gialloneri, Adeshina Lawal e Heðin Hansen per i nerazzurri. Il primo errore arriva al quinto rigore, con Øssur Dalbúð che si fa ipnotizzare, contrariamente a Sølvi Vatnhamar che firma il 3-2 per il Víkingur. I tiri successivi vedono una serie impressionante di errori per entrambe le squadre che consegnano la Supercoppa 2018 alla squadra di Ross.
Statistiche
Una vittoria non pienamente meritata per i campioni faroesi in carica, che però fanno pesare la maggiore esperienza nel gestire situazioni complicate. In campo, infatti, la qualità maggiore dei detentori della coppa nazionale non è stata premiata, complici un pizzico di sfortuna e tanta fretta nel concludere. Invece, Lawal e compagni vincono ma non convincono pienamente. Il carattere c’è, le idee un po’ meno, e infatti gli unici due tiri seri in porta nascono da una ripartenza (13°) e da un rigore (18°). Per il resto, di occasioni degne di nota se ne ricordano poche.
Comincia male dunque l’avventura di Hentze sulla panchina giallonera, perdendo ai rigori il trofeo che lui stesso aveva conquistato due volte nell’ultimo biennio. Tra l’altro, esattamente 10 anni fa l’NSÍ vinse la sua prima (e finora unica) Supercoppa, superando con un netto 4-0 l’EB/Streymur. Completamente diversa la situazione del Víkingur. Con cinque vittorie è il club che più volte ha vinto la Supercoppa (segue proprio l’EB/Streymur con tre), ma non solo. Nel calcio faroese, infatti, mai nessuno è riuscito a vincere sei titoli di fila. Il record appartiene all’HB con 5 Coppe Nazionali di seguito (1968-1973, 1978-1982)* e al KÍ Klaksvík con 5 campionati di seguito (1966-1970). Quindi, qualora il Víkingur dovesse vincere anche la Supercoppa dell’anno prossimo, stabilirebbe un nuovo record. Lontano il record di finali disputate: l’EB/Streymur ha preso parte ad otto finali di coppa nazionale di fila tra il 2007 e il 2013.
*La finale del 1970 non fu disputata
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